lunedì 8 febbraio 2010

CHI SIAMO?

Certo, a qualcuno di voi, che legge l'atto costitutivo e lo statuto, con i suoi principi e scopi ai quali la nostra associazione si ispira e fa riferimento, può essere un po’ complicato comprendere chi siamo (?).

Giusto per cominciare vi diremo che "ci siamo persi la comunità" e che vorremmo ricostruircene una nuova, anche se provvisoriamente.

Ora, considerato che molte persone si sono "addormentate" in un sonno "incantato" e non si stanno accorgendo che la terra ci sta dando avvertimenti di continuo sulle “malattie” che incombono, abbiamo capito che solo ascoltando la saggezza dei bambini, del bambino che è in noi, possiamo continuare a sperare in un mondo migliore e trasformarci tutti in “uomini di medicina” riciclando tutti i nostri rifiuti urbani ed emozionali tossici e nocivi e come prima cosa "prenderci cura di noi stessi".

Come?
“L’uomo di età avanzata non esiterà a chiedere a un bambino di sette giorni dov’è il luogo della vita, e quell’uomo vivrà. Perché molti dei primi saranno ultimi, e diventeranno tutt’uno.” (Jesus)

E, così ci siamo anche rivolti alla Fatina Isa La Bella che abita in un paesino non molto lontano da qui, in un bellissimo castello affiatato per aria, con scale e torri e segreti passaggi (pare che sia abitato anche da qualche streghetta che la notte può venire a soffiare sotto la porta per darvi anch’essa un sacco di legnante….., ma questa è un’altra storia), ci ha raccontato un po’ di tempo fa, che lei, proprio perché tutti “dormono” è costretta ad “entrare” nei sogni delle persone e dargli (anche lei) un sacco di legnate in testa, per svegliarle (però) da questo incantesimo mortale in cui sono cadute, a differenza della strega che le legnate le dà per fare incatesimi.

E, così che lei e si la Fatina Isa La Bella ci ha consigliato di “praticare il sogno”, per evitarci anche noi delle legnate in testa.

Anch’essa ci ha confidato di voler studiare per essere una brava clown “dottofessa”. E, sì anche lei vuole diventare “donna di medicina”, per prendersi cura di tutti i mali del mondo e fare tante "magie gentili".
Ecco, i nostri migliori consiglieri sono i bambini. E, per questo ci affidiamo al nostro clown: il nostro “bambino interiore” (uomo intero: ultimo e primo).
Ora lo sappiamo tutti che la terra è incinta e batte anche ad un frequenza maggiore. Certo travaglia un po’ a partorire il nuovo e per questo la dobbiamo tutti aiutare affinché possiamo continuare a sperare che “ … gli ultimi saranno i primi”.

Ma come chiedere ad un bambino di sette giorni? Ecco il nostro è un tentativo di ritornare alla creazione attraverso una ri-creazione gioiosa. Il corpo è movimento ed ogni movimento è frequenza e vibrazione, le emozioni che ognuno può vivere nelle note musicali. La prima nota è il DO che si identifica come la prima nota della nascita dell’universo. Sette sono le note musicali, sette sono i giorni e possono essere tutto e niente al settimo ci riposeremo anche noi.
E, si possiamo essere tutti come le cellule staminali: ricostruirci partendo da noi stessi il nostro bambino di sette giorni. Per questo uno dei compiti della nostra “ricerca scientifica” dovrà essere quella di misurare le vibrazioni musicali delle nostre cellule e comprendere se sono accordate e restano in armonia con la nostra madre terra. E, così attraverso il nostro corpo dargli voce , emotività, ritmo, improvvisazione, energia, armonia e disciplina.
Ecco perché crediamo che il clown è “poesia fatta persona” perché è l’unico capace di accordare il nostro corpo (la nostra verità) con la nostra anima e così trasformare come d’incanto l’illusione dei nostri pensieri trasformando così tutte le nostre cellule come quelle di un bambino di sette giorni.
E, così può ritornare il tempo delle alchimie dei maghi. Come quando con la mia moto del tempo ho raggiunto un luogo dove un grandissimo Mago di nome Mrs. Lapo proponeva a tutti solo “magie gentile”.
Ecco questo è il luogo che vogliamo creare: una Comunità Libertaria di Clown Dottori e Sognatori Pratici dove tutti possono essere in grado di fare “magie gentili”.
Oh! Che gioia ritornare bambino! E, già la storia è sempre la stessa: e ...“....che i grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta” (A. de Saint-Exupery)

Qual'è la via? Ma, come non l’avete ancora capito... è "praticare il sogno, l'utopia" nel cerchio dei clown scemani.
Clown “Dottore” Nanosecondo
Presidente “Comunità RNCD”

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