mercoledì 31 dicembre 2008

Un anno di infiniti cieli azzurri

C’è bisogno di perdere l’idea della nostra vita di dolore e liberare la mente dal suo potere. Solo così si può rinascere veramente ed abbracciare il mondo. Come?
Desiderando di entrare nella sfera dell’amore incondizionato dove si potrà essere in perfetta pace e libertà. Haniel è l’Arcangelo dell’innamoramento, ha il compito di togliere agli uomini il peso del loro passato. L’innamoramento è un’esperienza di liberazione del passato e di rinascita. Per questo auguro a tutti di vedere sempre in chi sembra ostile un altro aspetto di se, per questo auguro amore per scoprire e creare un anno d’infiniti cieli azzurri e colorare insieme il nostro mondo. Nanosecondo
(La Foto è di Antonio Luongo - il fornaio di Cairano: "l'isola che non c'è"! http://cairano.wordpress.com/ )

sabato 27 dicembre 2008

la biblioteca dell'anima


APPUNTAMENTO FUORI ROTTA
La Biblioteca dell'Anima:
DOMENICA 18 Gennaio ore 16,30
a casa di Linda terza sede provvisoria

IL TEMA del council è: IL SOGNO.

Il sogno del cuore da praticare come possibilità di cambiamento della realtà che non ci piace.

L'incontro si concluderà con una spaghettata offerta e preparata da Linda con le sue splenditissime manine fatate. Il menù è segreto perchè Linda mi ha detto che sarò magico.

Coordinate per CASALinda:
Contrada San Tommaso n 19, Ariano Irpino (AV), vicino l'Ospedale.

(Fà casa e putea.)

Se la vostra Automobile non è fornita di carte nautiche o di navigatori intergalattici non disperate. Inseguite la macchina di Angela Stanco o di Michele Ciasullo ...LORO... sono già ANDATI UNA VOLTA a casa di Linda e sono iscritti anche al Club delle Guide Irpiniche.



Il Bibliotecario Nanosecondo




P.S. La spiritualità è un alito di vento che soffia dove vuole, ne senti la voce, ma non sai da dove viene e dove và. Lo spirito è sempre libero. Il sogno diventa realtà se lo pratichi.

martedì 23 dicembre 2008

approposito dell'anima!

Per prendersi cura della propria anima la prima cosa da fare è capire dove stà.

Qualcuno, pare che l'abbia anche pesata: 21 grammi; altri prendono le misure per vedere le sue dimensioni: pochi millimetri o massimo centimetri; altri ancora dicono che non è una sola ma tre; altri ancora studiano dove sono posizionate nel corpo e qualcuno ipotizza che ce ne sia una fuori dal corpo: l'anima cosmica.

Negli ultimi tempi anch’io mi sono imbarcato, con la mia moto del tempo, alla ricerca della mia(e) anima(e) ed un giorno se né pure presentata una, si chiama: Tegolina è dolcissima!

Poi, ho incontrato diversi scienziati e grazie alle loro ricerche sono arrivato ad una prima individuazione del posto dove stanno le mie anime.
In verità ormai sono sempre più convinto che sono tre e che devono congiungersi in armonia ad una quarta universale.

Le anime, per comunicare tra di loro sembra che utilizzino la rete del sistema endocrino ma ciò vale anche per comunicare con il resto del nostro corpo, anche se i "mezzi" sono diversi.
La ghiandola pineale è l'antenna per l'animo universale, ma sembra che sia essa stessa una delle tre anime umane, la quarta è come vi dicevo essenza spirituale: energia pura, vuoto quanto meccanico, atto ricreativo, gioia pura; l'altra, la seconda, sta dietro o meglio nel cuore, che come tutti sanno, oltre ad essere una semplice pompa, appartiene anch’esso al sistema endocrino ed è già per molti: la stella polare; l'altra ancora, la terza, pare che stia nella ghiandola endocrina coggigea un piccolo granellino di 3-4 millimetri (alcuni la chiamano LuschKa o Kundalinde) ed è al centro del Eros (l'amore); è quella più dimenticata dagli uomini.
Tutte comunicano in rete tra di loro attraverso i chemocettori, conosciuti quali il glomo carotideo ed il glomo aortico. Pare che utilizzino onde elettromagnetiche a bassa frequenza, biorisonanza per interderci, un pò come comunicano oggi i sommergibili sott'acqua. Pare anche che sfruttino questo sistema di comunicazione e se così sembra chiaro perchè l'animo umano sia l'unico "organo/i" che possa/no comunicare con gli "altri mondi" in men che non si dica: alla velocità del pensiero. Come il motore della mia moto del tempo.
Il problema è l'armonia, l'equilibrio tra le anime quando c'è diseguilibrio c'è malattia: "il serpente che si morde la coda". Adesso devo riprendere il viaggio per andare in cerca dei suoni dell'armonia.

Clown Dottore Nanosecondo
La fiaba continua......

sabato 20 dicembre 2008

Terapia Verbale: la malattia metafora di vita


Il 18 Dicembre, in compagnia delle Dottoresse Clown Poppy, Momò e Pepina dell’Associazione Missione Sorriso di Avellino, ho partecipato alla conferenza a Roma della D.ssa Gabriella Mereu sul tema: www.terapiaverbale.it .

Interessantissimo l’approccio “terapeutico” della D.ssa Mereu anche lei un pò Clown, la quale ci ha detto:
"La malattia è un'espressione che non fa altro che rivelare in maniera metaforica un vissuto emozionale che ha portato alla malattia stessa. La risposta terapeutica più bella è la risata del paziente dopo che gli traduco la sua metafora. Quasi sempre so che guarirà. Con il riso mi dice tante cose: che si è sentito compreso e che ha capito nel profondo del suo animo la terapia, che ha preso le distanze dall'afflizione che l'ha portato alla malattia, che la vede come una rappresentazione, che non ha più paura, ma soprattutto, finalmente, paziente che si diverte mentre viene curato."

Quando gli abbiamo fatto notare che anche il nostro obbiettivo terapuetico è la risata, Lei ci ha detto che sarebbe stata felice di comprendere meglio le nostre modalità terapeutiche per focalizzarle e per eventualmente integrarle.

Per questo siamo stati felicissimi di invitarla a partecipare al nostro "raduno nazionale di clown dottori ...mierec a consulto" per tenere una sua conferenza di presentazione.
Il titolo? “Terapia Verbale: la malattia metafora di vita”.

Uacc Uaa
Clown Dottore Nanosecondo

martedì 16 dicembre 2008

E' tempo......


"E' tempo per noi di andare oltre. E' tempo d'andare oltre la colpa e il biasimo. Non sono d'aiuto. Non ci guariscono. Ci siamo dentro tutti, e dobbiamo avere cura gli uni degli altri e di noi stessi. E' tempo di andare oltre le nostre prospettive individuali. E' tempo di rimuovere i ceppi delle nostre storie personali, di essere liberi e di ricreare noi stessi."

(brano tratto da Ritorno alla Creazione di Manitonquant)

sabato 13 dicembre 2008

La Biblioteca dell'anima:


"appuntamenti fuori rotta"

il 21 dicembre alle ore 16,30 sulla panoramicissima terrazza di casa del Miereco Michele Ciasullo a Flumeri (AV) - sede socialissima della Biblioteca dell’Anima - si terrà il cerchio council di tutti i bibliotecari.

Mi sono chiesto in questi giorni: potendo rinascere, come avrei vissuto la vita in maniera diversa?

La prima risposta che mi sono dato è stata: facendo il clown, parlando di meno ed ascoltando di più.
E, così ho ascoltato quello che disse un "grande allenatore":

"La nostra più grande paura non è quella di essere inadeguati. La nostra più grande paura è quella di essere potenti al di la di ogni misura. E’ la nostra luce, non la nostra oscurità che ci spaventa. Agire da piccolo uomo non aiuta il mondo, non c’è nulla di illuminante nel rinchiudersi in se stessi così le persone intorno a noi si sentiranno insicure. Noi siamo nati per rendere manifesta la gloria che c’è dentro di noi, non è solo in alcuni di noi è in tutti noi.Se noi lasciamo la nostra luce splendere inconsciamente diamo alla altre persone il permesso di fare lo stesso.Appena ci liberiamo dalla nostra paura la nostra presenza automaticamente libera gli altri."

Due parole e un sogno: Abbracci Liberi!
Il Bibliotecario Nanosecondo

(La Giotonda è di Andrea Maddaloni)

giovedì 11 dicembre 2008

Ricetta Miereca: abbracci liberi... almeno una volta al giorno

"In un mondo in cui si tenta disperatamente di sopravvivere, come si possono giudicare le persone che decidono di morire? Nessuno può giudicare. Ciascuno conosce la grandezza della propria sofferenza, o la dimensione della totale mancanza di significato della propria vita"...così "Veronika" si vuole lasciare morire (tratto da Veronika di Paulo Coelho).

Il romanzo è ambientato in un ospedale psichiatrico dove il direttore elabora una tesi su un veleno malefico a volte non rilevabile che contamina l’organismo con il passare degli anni: il vetriolo.

Così è stato scoperto che questa sostanza malefica si produce attraverso l’amarezza. Per questo la maggior parte delle persone, inquinate da questo veleno, identifica come "amara" il sapore della propria vita.

L’amarezza dei nostri pensieri, delle parole, del senso della realtà, diventa così "terreno di coltura" per la formazione di una nuova sostanza "il vetriolo" che causa tante altre malattie.

Ora, dopo anni di studi patascientificissimi ed immaginifici si è scoperto che l’unico antidoto all’amarezza è la “libido”, altra sostanza che produce il nostro corpo e che tutti noi conosciamo molto bene anche se l’associamo solo al "desiderio sessuale". Per questo molti scienziati si sono posti il problema: come produrre “naturalmente” (e non solo artificialmente) "la libido"?

Dopo vari consultalmenti tra Clown Dottori, Mierec Esperti e scienziatissimi affiatati e affilatissimi ci siamo (ri)detti che l’unica cosa che può far produrre la “lidido” è il desiderio d'amore.

Certo quello sessuale è sopraffino ma non sempre lo teniamo disponibile. Ma, ce nè anche un'altro che un pò tutti noi abbiamo dimenticato ad usare ed è quello che abbiamo vissuto nella nostra prima infanzia,quando a comandare la nostra vita non era la paura d'amare ma la curiosità: il desiderio d'amare.

Ma se con l’amarezza abbiamo perso il desiderio oggi come facciamo a riprodurre il desiderio?

La prima cosa è smetterla di “pensare di vacche";
recuperando quel minimo di volontà e con la volontà il desiderio che può eliminare l’amarezza e
con questo il malefico veleno: il vetriolo

"Ma chi può prendersi cura di noi adesso quando sempre più persone sono colpite da questo male che sembra incurabile?" Mi ha chiesto un paziente impazientissimo.

Certo, i segni della malattia sono ormai evidenti: perdita della volontà, assenza di speranza, paura dell’altro, senso di sfiducia in se stessi e non solo negli altri, qualcuno addirittura si mette pancia a terra per le vertigini perchè ha paura di volare. E, così l’amarezza la fa da padrona nel nostro organismo lasciandoci morire lentamente.... come Veronika.

Qui, c’è bisogno di una terapia d’urto: tornare bambini!

E, così ho deciso di prescrivervi una "ricetta miereca": andare tutti alla ricerca del vostro Clown, il vostro bambino interiore, il folle, il sognatore pratico, il poeta, l’unico capace di recuperare, attraverso la volontà, il desiderio d'amore ed infine la libido.


L'antidoto dell’amarezza. L'unica sostanza che può eliminare il malefico veleno (il vetriolo) che ci sta uccidendo tutti.

Per questo motivo c'è bisogno di costruire una strategia d'amore: abbracci liberi!


Gli abbracci liberi ci fanno ritrovare il nostro bambino interiore e solo così possiamo (ri)produrre di nuovo il desiderio e praticare i nostri sogni.

Vi raccomando, almeno una volta al giorno, abbracciatevi!

Clown Dottore Nanosecondo


domenica 7 dicembre 2008

LA BIBLIOTECA dell'ANIMA: appuntamenti fuori rotta.

Il cerchio del Council del 6 dicembre 2008 a San Nicola Baronia è stato per me, e spero per chi vi ha partecipato, magico. Grazie Antonio per l'ospitalità. Il cerchio è continuato intorno ai fuochi allietato anche da pasta e fagioli, provolone alla brace, salsicce e funghi porcini con le patate, ed un buon bicchiere di vino novello.

"appuntamenti fuori rotta":
  • ogni MERCOLEDI' dalle ore 16,30 alle 21,30 si riunisce a Cava dei Tirreni (SA) il gruppo di studio "alla ricerca del senso delle nostre malattie: i programmi speciali, biologici e sensati della natura";
  • il 18 Dicembre 2008 ore 20,00 a Roma presso la sede dell'Associazione non profit MANIPURA Via Nomentana, 248 scala B p.terra : "LA TERAPIA VERBALE" incontro conferenza della D.ssa Grabriella Mereu http://www.terapiaverbale.it/;
  • il 21 dicembre alle ore 16,30 sulla panoramicissima terrazza di casa del Miereco Michele Ciasullo a Flumeri (AV) - sede socialissima della Biblioteca dell’Anima - si terrà il cerchio council di tutti i bibliotecari.
  • il 12 Gennaio 2009 ore 10,00 Flumeri (AV) presentazione agli Alunni ed Insegnanti del progetto clown: "La fiaba della nostra vita";
  • il 24 Gennaio 2009 dalle ore 9,30 alle 19,30 a Roma a casa di Sidney Journò Via Flaminia 1857 seminario per facilitatori di COUNCIL;
  • il 31 Gennaio 2009 ore 17,00 a Flumeri (AV) presentazione pubblica del "percorso progetto" Raduno Nazionale Clown Dottore" (il luogo dell'incontro sarà comunicato in tempo utile).
(N.B. Ogni eventuale variazione sarà comunicata in tempo utile. Le iniziative proposte sono senza scopi di lucro).

E' di nuovo notte e siamo seduti davanti al fuoco. Le scintille danzano nell'aria buia, cercando di salire oltre gli alberi ed i nostri pensieri. In cerchio ci inventiamo poesie che dedichiamo alle stelle. Ascoltiamo Dott. Vago che ruba per un'attimo l'organo alla chiesa e ci suona una musica leggere che ci circonda l'animo. Così, sistemiamo tutti i nostri ricordi nella culla della nostra vita per la nuova notte che si avvicina.

Che la bellezza vi circondi, Nanosecondo

giovedì 4 dicembre 2008

Invito alla riflessione

“La VISIONE PROFONDA delle nostre MALATTIE”
Il “percorso di transito” che stiamo costruendo insieme ci impegna tutti quotidianamente a ricercare un nuovo senso alla vita ed anche alle nostre malattie.
Attraverso questa ricerca “personale”, che sto facendo da molti anni, insieme a tanti amici vicini e lontani, voglio proporre alla vostra attenzione alcune riflessioni "ritornando" in un possibile futuro della “Nuova Medicina" con la mia moto del tempo.......(continua a leggere dal link).....

http://www.girodivite.it/La-VISIONE-PROFONDA-delle-nostre.html




lunedì 24 novembre 2008

Avanza........

“Avanza sulla scia dell’arcobaleno,avanza sulla scia di una canzone,e tutto sarà bello per te.
C’è una strada fuori da ogni oscura foschia,oltre la traccia dell’arcobaleno.”

giovedì 20 novembre 2008

Buona fiaba a tutti



BUONA FIABA A TUTTI!



Cos’ è una fiaba? La fiaba non è solo un susseguirsi di fatti fantastici, essa e’ un cammino interiore percorso senza muoversi: è poter fare grandi cose stando fermi nel proprio luogo.
Ascoltare una fiaba è come tornare a casa, un ritorno alle origini, alle radici, un cambiamento dolce, un cammino interiore senza stanchezza. Volare dentro ad ogni cosa, volare nell’acqua e nuotare tra le nuvole.
Nelle fiabe cio’ che sembra non servire e’ utile. Niente e’ nulla: anche un’apparente nullità, come un sassolino, nelle fiabe puo’ essere un amuleto magico, un mistero…
Una briciola puo’ contenere un paesaggio fatato, un intero universo… E non e’ cosi’ anche nella realtà? Il microcosmo con le sue particelle, non e’ forse lo specchio del macrocosmo..., dell’Universo intero, che nella fiaba si anima? La nostra fantasia in fondo non puo’ che contemplare cio’ che già conosce, compresa quella parte di realta’ che spesso si cela ai nostri occhi.
La fiaba è anche una sequenza di simboli che comunicano su due piani: quello della coscienza, che deve comprendere utilizzando la sua parte razionale, e quello piu’ profondo dell’inconscio che lo rielaborerà al di la dei limiti della mente e nell’ambito di un sapere antichissimo e comune a tutta l’umanità.
Scrivendo o inventando una fiaba attiviamo una parte del cervello che ci proietta in una dimensione di rilassamento e creatività, ricreando la stessa condizione che si ha, durante la meditazione, la recita di mantra... Condizione di grande ricettività al cambiamento. Ecco perchè già solo per questo fatto la fiaba è terapeutica!
Quando iniziamo a inventare e scrivere, mettiamo in moto diverse energie dentro di noi, le nostre caratteristiche interiori sono riassunte in ogni simbolo contemplato dal racconto.
Alla luce di questo Fata Stellina augura buona fiaba a tutti!

lunedì 17 novembre 2008

LA BIBLIOTECA dell'ANIMA: appuntamenti fuori rotta!



"E, si ....(così un'amico mi ha risposto questa mattina, quando gli parlavo della nostra biblioteca)..... ma voi fuggite la realtà così rischiate di perdervi. E poi, che significa realizzare una biblioteca dell'anima, con questi tempi di burrasca?"


Elogio alla Fuga
"Quando non può più lottare contro il vento e il mare per seguire la sua rotta, il veliero ha due possibilità: l'andatura di cappa (il fiocco a collo e la barra sottovento) che lo fa andare alla deriva, o la fuga davanti alla tempesta con il mare in poppa e un minimo di tela. La fuga è spesso, quando si è lontani dalla costa, il solo modo di salvare barca ed equipaggio. E in più permette di scoprire rive sconosciute che spuntano all'orizzonte delle acque tornate calme. Rive sconosciute che saranno per sempre ignorate da coloro che hanno l'illusoria fortuna di poter seguire la rotta dei carghi e delle petroliere, la rotta senza imprevisti imposta dalle compagnie di navigazione. Forse conoscete quella barca che si chiama Desiderio."

(tratto da: Henri Laborit ELOGIO DELLA FUGA)


Nel frattempo, ci ha raggiunto un'altro carissimo amico Mierec ALFONSO Mauro (neurologo dell'ospedale dove lavoro) e, quasi per magia - senza che avesse sentito quello che stavamo dicendo prima - già da lontano mi ha detto al volo mentre andava verso il suo reparto: "Nanos, ho letto la tua email che mi hai mandato ieri, ma è bellissima questa cosa che state facendo, aggiungimi al gruppo della biblioteca dell'anima....perchè anch'io sto battento nuove rotte, anche se più rischiose per costruire una nuova realtà!"

Uacc Uaa.....ho pensato! E, così gli ho risposto: "Certo, stasera ti mando l'invito per un prossimo appuntamento, FUORI ROTTA!"




Il Gruppo così si (RI)InCoNtRa, FUORI DALLE ROTTE ABITUALI a.....

SAN NICOLA BARONIA un paesino vicino Flumeri in provincia di Avellino ...


SABATO 6 dicembre 2008

  • Proposta per la serata:
    ore 16,00
    ritrovo del gruppo a casa di TONINO MORGANTE - Via Garibaldi , 8 - San Nicola Baronia (AV) - vicino la farmacia. (seconda sede provvisoria, dopo la terrazza di Ciasullo, della BIBLIOTECA dell'ANIMA)
    ore 16,30 Council dell'apprezzamento (1);
    ore 18,00 Discussione sulle cose da fare (vedi programma di massima PRECEDENTE POST - bozza), il percorso di transito che qui si propone alla vostra attenzione è l'integrazione delle iniziative già in corso con l'obiettivo finale dell'organizzazione del Raduno Nazionale Clown Dottori & Mierec sui processi di umanizzazione all'interno delle strutture socio-sanitarie per una reale presa in cura delle persone, a partire dai luoghi di vita (comico terapia, medicina narrativa, council, ecc.);
    ore 20,30
    BALLI INTORNO AI FUOCHI DI SAN NICOLA (con salsiccia e vino a volontà - si fà alla romana).

Oltre ad aprirci la sua casa Tonino ci apre anche il suo cuore. La sua stella polare, è meglio della bussola!
Il Bibliotecario Nanosecondo

Nota (1) Informazioni su che cosa è il COUNCIL:
http://www.girodivite.it/Il-Council-un-percorso-di-transito.html

venerdì 14 novembre 2008


Il nostro percorso di transito è iniziato un po’ di tempo fà, con la costituzione a Flumeri (AV) del COMITATO NAZIONALE promotore del raduno. Raduno che per noi non rappresenta un punto di arrivo ma una svolta di ripartenza per il nostro viaggio ai confini della realtà.

Noi crediamo e ne siamo super convinti che l’unico compito che abbiamo nella vita è rendere più bello l’Universo…...giocando, danzando, ridendo… ed è così che chiediamo al (nostro) clown come si fa!

Il clown spalanca gli occhi davanti alla Bellezza perché sa vederla con gli occhi di un bambino…il bambino che è dentro di noi che piu che insegnarci a volare ci svela ad ognuno di noi come fare…

Il Clown Dottore è poesia fatta persona, Il Clown Dottore è psicologo, il Clown Dottore è sciemano, il Clown Dottore è lo scemo del villaggio, il Clown Dottore è il Giullare, Il Clown Dottore è muratore, Il Clown Dottore è imbianchino, Il Clown Dottore è imbroglione, stupido, magico…certo è anche un po’ bastardo! Il Clown è tutto questo messo insieme e per questo unico e divino...come ognuno di noi.

L’idea del percorso di transito che qui vi proponiamo è sperimentare la Comico-Terapia per ridare voce al proprio Clown interiore, nella coscienza più profonda che è proprio nella vita di tutti i giorni che dobbiamo studiare le leggi che governano le eccezioni anche in medicina per tentare di proporre un mondo supplementare a quello in cui ci troviamo noi attraverso la scrittura di fiabe ed i racconti della nostra vita. La storia che cura.

Meno ambiziosamente, il Clown ci svela come “raccontare, guardare e descrive” senza sforzi alcuno con occhi diversi un possibile mondo migliore cercando di guarire da tutte le nostre “malattie”. E, certamente se riusciamo a guardarlo insieme, potremmo riuscire a realizzarlo.

Lo strumentro che abbiamo scelto è “l’utopia” e “l’immaginazione” che non attribuisce il potere solo al sapere, ne alla comunicazione ed agli oggetti ma ai soggetti che si incontrano e si raccontano al di la dell’estasi del vivere quotidiano (che ci ha portato a credere più negli oggetti che nei soggetti) per assaporare meglio gli effetti benefici nell’anima e nella salute!

NELLA SOSTANZA:
“In un tempo di grande malattia, non dovremmo occuparci di nient’altro. Come si dice, se non facciamo parte della medicina, siamo parte della malattia. Per poter guarire, è necessario diagnosticare le cause della malattia. Le cause della malattia dell’ambiente, della società e dei singoli individui, sono tutte connesse fra loro. Hanno radici sia nel modo di come consideriamo la natura, la società e gli esseri umani, sia nelle istituzioni che plasmano i nostri pensieri, sentimenti, emozioni. La saggezza del cerchio non si interessa del potere personale o della manipolazione della creazione…..”
(tratto da RITORNO ALLA CREAZIONE di Manitonquant)…..

Ed è così che il 5 novembre 2008 abbiamo costruito insieme a mierec, archeologhe, sociologi, magazzinieri, clown, fatine ed insegnanti la BIBILIOTECA DELL’ANIMA,

(ASPETTIAMO ALTRE QUALIFICHE SPROFESSIONALIZZATE).

La sede provvisoria del Comitato è casa della Principessa Naiza (Angela Stanco) e della Biblioteca dell’ANIMA è sulla terrazza di casa del mierecO Michele Ciasullo …era un caso disperato ma anche lui sta diventando esperto di “medicina narrativa” ….la storia che cura e si prende cura.

La forma della storia però è fondamentale e non può essere certo essere scritta in una forma NORMALE MA SOLO ATTRAVERSO la FIABA.

La Fiaba è la sola storia a lieto fine e, a differenza della favola, non HA MORALE anche perché nonostante tutte sté morali gli uomini NON hanno ancora imparato.

E’ COSI CI SIAMO MESSI sullatESTA quest'idea PROPOnendo sto progettone.

Da dove partiamo adesso?
DALLA SCUOLA MATERNA ALIMENTARE E MEDIA DI FLUMERI (av) PER svelare a tutti, bambini, alunni, studenti, insegnanti, padri e madri , zie, zie fratelli e sorelle come si scrive una fiaba.

Il percorso continuerà attraverso la storia che cura e la medicina narrativa per giungere FINALMENTE TUTTI INSIEME AL RADUNO

DATA IPOTIZZATA 24 - 28 GIUGNO 2009

Che la bellezza vi circondi , Nanos

martedì 1 luglio 2008


Il percorso è ormai avviato…..ed ogni occasione ….come questa …sarà buona …per fare conoscere a tutti la proposta del nostro Comitato Promotore per realizzare il primo “RADUNO NAZIONALE CLOWN DOTTORE” a Flumeri (AV) dal 24 al 28 Giugno del 2009 (data al momento ipotizzata).

Nel frattempo il 12 e 13 luglio 2008 con inizio alle ore 9,30 di sabato il Comitato ha promosso un SEMILABORATORIO (aggratis) a Flumeri (AV), nella sede della Protezione Civilisissima, dal titolo: “Nanosecondo “Jones” e Zi’pippinella “O’Connery” ....alla ricerca del (Tuo) Clown perduto….(sottotitolo) … prima che si perdono loro.”

L’evento immaginifico è aperto a tutti gli “indigeni” del luogo e/o extra comunitari, anche se provvisori e non, umani da 6 anni a 95. In via d'eccezione più che eccezionale sono ammessi anche cani di grande taglia (al di sotto del metro e novanta però) purchè con i propri padroni a guinzaglio.

Per ulteriori dettagli organizzativi potete consultare la maginificissima Presidentessa del Comitato promotore RNCD, la Principessa Naiza (al secolo Angela 3493726463 - vi raccomandiamo però telefonate ad orari decenti, fa la pennichella il pomeriggio e va a dormire con le galline la sera. Sapete com'è è moltissimamente “stanca”).

Nel frattempo vi informiamo che, i Clown Dottori de “La Compagnia del Sorriso Campania” sono impegnati a … CASTELLARTE in compagnia anche dei Clown Dottori e Dottoresse dell'associazione "MISSIONE SORRISO" di Avellino. Quest'anno l'importantissima rassegna è stata dedicata ai Clown Dottori: "ROSSO DI SERA".
15^ Rassegna Internazionale Artisti di Strada 25,26,27 luglio 2008
(Capocastello Mercogliano)

info: http://www.castellarte.org/ www.compagniasorrisocampania.it

mercoledì 25 giugno 2008

Il Clown Nanosecondo alla prese con gli occhi neri

tratto dal sito: http://www.girodivite.it/Il-Clown-Nanosecondo-alla-prese.html

L’amore è fatto di luce di bellezza che da bellezza, come gli occhioni neri di quei bambini che Nanosecondo ha incontrato quella sera alla festa dei popoli. E, così, che Nanosecondo ha compreso di come sia vero che, quello che vedi lo puoi diventare.
mercoledì 25 giugno 2008, di Enzo Maddaloni - 1 letture

A distanza di quattro anni che è nato il Clown Nanosecondo mi chiedo, ancora oggi, che cos’è?

Un pò di tempo fa sono stato a Castel Volturno alla Festa dei Popoli organizzata dal Centro Immigrati Fernandes e dal Distretto Sanitario della zona. Enzo Caporale Direttore del Distretto Sanitario ci aveva invitati per sostenere una campagna di informazioni e prevenzione sulle malattie trasmissibili attraverso il sesso.

C’erano un sacco di bambini nerissimi e bellissimi con i loro genitori. Nei loro occhioni neri ritrovavi la gioia infinita non solo di stare li ma di vivere e fare il Clown. Nanosecondo li ha strombazzati come al solito suo con la sua moto del tempo volando tra Tunisia , Nigeria, Congo, Ucraina e tanti altri paesi di questo bellissimo anche se triste mondo.

Molti bambini oggi in Etiopia ed in altri paesi africani muoiono di fame. Me lo raccontava un Medico di “Medici Senza Frontiera” che partecipavano alla serata. In molti paesi africani c’è pure la roba nei negozi ma nessuno ha i soldi per comprarla.

Nanosecondo ha strombazzato un po’ anche il Sindaco di Castel Volturno, persona di una simpatia infinita con quei suoi buccolotti da angioletto-diavoletto.

Lui ha promesso che vuole ripetere la festa nel centro storico del paese a luglio: “Questa è terra di grandi contraddizioni…” ha detto “….ma deve essere sempre di più terra dell’accoglienza, non ci sono alternative a questa soluzione per il nostro futuro.”

Ecco cosi ho compreso anche meglio il Clown Nanosecondo. Siamo fatti d’acqua, di terra e di fuoco. Tutti della stessa maniera ma, come il vetro siamo fragili. Però, come il vetro se ci rompiamo possiamo ricomporci e rinascere. Fonderci insieme e con un soffio rinascere.

Il sorriso di un bambino, è come il soffio che rigenera il vetro che si è rotto. Il sorriso dei bambini ci mette a contatto con la nostra anima. Ecco il Clown è lo specchio della nostra anima che si nutre di soffi, di sorrisi. Si nutre della gioia degli altri e cosi crea.

Costruire attraverso il Clown significa costruire da noi stessi il meglio. Ciò non presuppone scarso entusiasmo.

Certo quando sono partito da Salerno mi sono anche chiesto: ma dove sto andando da solo? Ed in verità mi ero dimenticato che seduto in macchina con me, dietro di me, c’era anche Nanosecondo con la sua valigia di cartone. E, mi è ritornato di nuovo l’entusiasmo.

Certo tutto ciò è il frutto anche di autodisciplina. Una crescita che non si ottiene con l’obbedienza a bisogni personali, a paure, come ad esempio la vergogna o la percezione di essa o come ancora peggio la paura di essere soli, ma solo attraverso l’osservazione e l’ascolto dello sconosciuto che ci accompagna sempre.

Certo, a volte, ancora oggi, Nanosecondo và in crisi quando incontra un ragazzino o una ragazzina che lo prende a calci di brutto. Eppure in quel momento Nanosecondo ha compreso che quella bambina aveva tutto il diritto a farlo e che era giusto che Nanosecondo accogliesse anche i suoi calci per liberarla dalla sua rabbia. Ogni manifestazione d’amore si ottiene così con l’esigenza di liberarci e liberare l’altro da ogni paura. Alla fine si sono abbracciati e lei gli ha regalato un bacio.

Solo così ci possiamo rigenerare e sorridere alla vita. Solo così il soffio rianimerà le nostre paure e la nostra anima gioirà.

E’ così Nanosecondo ha compreso anche meglio perché si sposta, con la sua moto del tempo, in diversi mondi e nelle (tra) separazione di questi mondi.

Lui si è accorto che la sofferenza può nascere dall’orgoglio di costruire ed ecco perché un Clown deve perdere anche l’orgoglio, anche prendere botte se necessario. Per costruire c’è bisogno prima di qualcosa a cui far posto dentro di noi.

Bisogna tornare ad essere capaci di immaginare tutto proiettandoci anche al di la del gioco, delle barriere, delle nostre paure. Smettere di fantasticare per riunirci tutti nel sogno. Il sogno come soffio rigeneratore di gioia.

Oggi molti parlano di felicità e ci si interroga qual sia il percorso giusto per raggiungerla. Per molti è la semplicità di apprezzare le cose semplici della vita, per moltio altri e possedere delle cose. Invece la feleicità è semplicemente la speranza per il futuro. E’ il credere. Per molti è la fede amcne se le stesse religioni, in molti casi (lo dico un po’ da agnostico), non ci hanno dato ancora una risposta, perché il tutto è legato al concetto prima di sofferenza e di sacrificio per ottenere la felicità di una vita terrena che oggi appartiene più a quel girone di purgatorio e/o di inferno che ci promette solo il paradiso nel cielo.

Ma se il paradiso fosse nel cielo chi prima di noi c’è già arrivato? In verità il paradiso è dentro già ognuno di noi non dando più per scontato che qui non possiamo solo che soffrire e morire di fame.

Lo stesso bene e male è diviso e non come facente parte della stessa cosa. Le botte e il bacio di quella bambina. E, quindi semmai il problema non è eliminare il male ma ricercare un’armonia tra essi. Abbracci liberi.

Per millenni questa credenza ha falsificato i contesti. Le stesse religioni in molti casi sono diventate strumento di morte e non di amore.

Per questo credo che bisogna avere più coscienza che la meta non è la felicità ma la gioia dell’essere, qui adesso, in questo momento. Non di una gioia effimera, solo la tua ma, ma la gioia dell’altro che ti ritorna a specchio.

Certo la gioia non sorride a chi raccoglie solo le parole dell’altro, bensì a coloro che si spostano liberi all’interno delle proprie parole. Parole come verità ricercate e ritrovate. Unità tra corpo e anima. Unità tra Terra e Cielo. Unità tra gli esseri umani. Unità tra rabbia e amore. Lo stesso segno di croce è un segno di unità tra il terreno (l’orizzontale) e il cielo – lo spirituale - (il verticale). Esso non è un segno di morte e di sacrificio ma è un segno di gioia.

La verità non è nuda ma è simboli ed immagini. La verità và ricercata. Quando prima parlavo di fuoco di terra e di acqua parlavo di tre elementi di cui sono fatte le cose e di cui siamo fatti anche noi bianchi o neri che sia. Il nostro corpo come ad esempio il vetro. Essi sono animati dal soffio (un sorriso) creatore. L’anima è tutto. Nell’animo umano c’è l’unità tra terra e cielo e quello che c’è in mezzo. Se vuoi il tuo Dio, se vuoi il tuo Clown, che certamente non può gioire della sofferenza dell’altro ma del sorriso dell’altro e solo cosi si può nutrire. Questo è amore gratuito. L’amore è fatto di luce di bellezza che da bellezza, come gli occhioni neri di quei bambini che Nanosecondo ha incontrato quella sera.

E, così, che Nanosecondo ha compreso di come sia vero che, quello che vedi lo puoi diventare.

Le foto dell’evento: http://www.centrofernandes.it/festa%20dei%20popoli%202008/index.html

mercoledì 11 giugno 2008

E' l'inizio di un'avventura!

Bene bene... cari nipotini tutti, chi vi scrive è nonno PiPPO, clown de "La Compagnia del Sorriso" di Chieti. Sono ben lieto, in qualifica di "u'Mastr ru Web", di essere il primo a scrivere sul blog del RNCD: il mega, fantastico, unico, RIPETIBILE e mai visto prima

Raduno Nazionale Clown Dottori
Clown Dottori a Consulto

L'idea, nata dal mitico Nanosecondo, e accolta subito a braccia aperte dal neo-(in fase di formazione)-comitato organizzatore, è volta a radunare, con cadenza annuale a partire da Luglio 2009, tutti i Clown Dottori nazionali e internazionali. E bene sì! Non importa se sei da solo nella tua città o se fai parte di un'associazione a livello nazionale, se fai coppia con qualcuno o se ci litighi spesso, se sei nomade o statico, se ti trucchi o sei bello/a acqua e sapone, se ti metti la parrucca o se usi crescina... Per noi l'importante è che hai voglia di condividere con noi il tuo naso rosso!

Perchè una cosa così non si è mai vista prima? Ce lo siamo chiesti e questa è la nostra risposta. Speriamo che possa diventare la risposta di tutti quelli che si sono fatti o che si faranno la nostra domanda.

Passando alla mia mansione, quella di gestore del reparto informatico, ho l'onore di presentarvi il nostro blog. Questo utilissimo strumento sarà presto riempito di tutto quello che ci sarà da sapere sulla manifestazione più tutto quello che voi, e sottolineo voi, vorrete chiederci, dire e commentare.

Lascio la parola agli altri organizzatori.


Saluti, sorrisi e risate,
nonno PiPPO