lunedì 30 novembre 2009

Appello degli amici di PESCOMAGGIORE - L'aquila

Ci è arrivato un appello pubblico dagli amici di Pescomaggiore - Frazione dell'Aquila.
Ci siamo passati per salire al Campo di Filetto ad Aprile e Maggio e ci siamo anche fermati. Erano in pochi se vi ricordate, ma tosti. Si sono messi in testa il FAI DA TE...si stanno costruendo le case con le BALLE DI PAGLIA.



Le Macerie nel cuore....(?)

ma che ........
Meglio rimboccarci le maniche

Il testo dell'appello
"Siamo un gruppo di semplici cittadini di Pescomaggiore, un antico borgo in montagna vicino l’Aquila.
Il 6 aprile alle 3 e 32 abbiamo perso la casa.
Invece di attendere abbiamo preferito rimboccarci le maniche, per continuare ad abitare la nostra terra ed il nostro paese, per ricostruirlo da subito."

Agenzia ANSIA:
Dal nostro inviato, Daniela Da Milano:
Hanno anche bisogno di due camper nel frattempo che si costruiscono la casa di PAGLIA, per passare l'inverno
Se la stanno stanno costruendo da soli le case con le balle di paglia, hanno bisogno di una mano: conoscete qualcuno che può prestargli un camper per superare l'inverno?
Veramente loro sono una decina senza un tetto sulla testa (quindi di camper ce ne vorrebbero almeno un paio), gli irriducibili, insomma, quelli che non hanno accettato di farsi deportare in qualche albergo sulla costa o chissà dove.
Non possono andarsene per non interrompere l'autocostruzione delle loro case.
Fate girare il più possibile la richiesta, se ne avete bisogno ho il loro telefono.
Se volete vedere cosa stanno facendo andate su http://eva.pescomaggiore.org/
li potete anche contattare tramite i contatti nel blog.

mercoledì 25 novembre 2009

Raduno 2010 CONFERMATO A Palermo dal 17 al 20 giugno








Uaoooooo..che favola di posto!
portatevi le pinne e la cianbella per chi non sa nuotare .....



CONFERMATO DAL 17 AL 20 GIUGNO
SIETE TUTTI INVITATI
GLI Amici di Palermo

coordinamento generale Associazione RNCD
&
per l'organizzazione e logistica: Associazione
LA CASA CHE SORRIDE di Palermo
II RADUNO NAZIONALE
CLOWN DOTTORI
dal 17 al 20 giugno 2010
Località
BAIA DEL CORALLO
YHA Ostello della Gioventù
PROPOSTA DI MASSIMO DEI COSTI:
Soggiorno e sede RADUNO nell'Ostello,
  • RISERVATO per i partecipanti al Raduno Clown Dottori:
    Pernottamento 15 euro
    Pernottamento + prima colazione 16 euro
    Mezza pensione 24 euro
  • Pensione completa 32 euro
  • Per un pasto 8 euro

    nota:
    considerato che l'attività si svolge in alcuni giorni anche a Palermo,
    si sta proponendo anche di esporre la mostra fotografica
    DIETRO LA TENDOPOLI (missione in abruzzo)
    con incontro CLOWN per raccontare l'esperienza, a Palazzo di Città di Palermo.
  • ANDREA PAOLINI ...uno degli autori della mostra ci ha garantito per il periodo la disponibilità di esporla (in ogni caso). Per questo si pensa che tutti noi possiamo optare per la mezza pensione e quindi il costo complessivo del soggiorno potrebbe essere di:
    24 x 3 = 72 euro + il viaggio nave o macchina.
  • CAMPING:
  • A circa 1 Km dall'Ostello (base del Raduno) ci sono due camping:
  • CAMPING TRINACRIA Via Barcarello, SFERRACAVALLO (PA)
  • Tel. +39 091 530590;
  • CAMPING DELL'ULIO Via Pegaso, 5 , SFERRACAVALLO (PA)
  • Tel. +38 091 533021;
  • Il costo medio per tenda canadase e 5 euro al gg + 5/6 euro a persona.
  • Nella sostanza si può prevedere al momento per la partecipazione al raduno un costo complessivo medio a persona con soggiorno nell’Ostello YHA con mezza pensione per tre giornate è di 74,00 euro;
    Viaggio andata e ritorno in nave da Napoli passaggio/ponte
  • 94,00 euro circa (Tirrenia);
    Quota iscrizione (per spese materiale vario e ed organizzative)
    10.00 euro;
  • Spese personali varie per il soggiorno 50.00 euro
  • TOTALE CIRCA COSTO MEDIO 228,00 EURO a persona

    PER CHI OPTA PER LA GABINA SULLA NAVE CHIARAMENTE
    IL COSTO AUMENTA di circa + 100/150 EURO a persona, rispetto a quello indicato prima.

CONSIGLI PER I NAVIGANTI:
Per chi arriva VIA MARE da Napoli (A NUOTO, IN CANOTTO O IN NAVE) e dintorni -----GLI AMICI DI PALERNO suggeriscono in verità di prendere la nave che parte alle ore 20,00 da Napoli del MERCOLEDI 16 GIUGNO 2010 ed arriva l'indomani mattina alle 7,00 a Palermo in modo da poter sfruttare tutta la giornata di GIOVEDI' 17 GIUGNO.

L'Ostello dispone di spazio sia al chiuso che all'aperto, quindi invece di fare gli incontri si possono fare direttamente nell'Ostello. A parte l'incontro al Comune per la mostra fotografica ed in ospedale sulla comica terapia.

L'Ostello è collegato con la città con un servizio di bus di linea urbana che fà capolinea proprio davanti l'Ostello, a riempirlo ci pensiamo noio.

un abbraccio caseario da tutti gli inquilini della CASA CHE SORRIDE di Palermo.

Pronti, Partenza, Via....?
Bollettino metereologico
Gli amici di Palerno prevedono burrasca e pioggia e ci consigliano di prolungare la vacanza.....uaoo ...il posto è una favola!!!!
AGENZIA ANSIA

DARWIN 1809 - 2009

(Riflessione su Darwin di Renato Palmieri)

"L'eredità concettuale di Darwin": "selezione naturale, albero della vita, classificazione delle specie sulla base della loro genealogia, estinzione in seguito a selezione, "tempo profondo" - deep time, cioè l'enormità della scala dei tempi trascorsi - e ancora la distribuzione biogeografica dei viventi, la selezione sessuale, la coevoluzione, l'economia della natura e infine il cambiamento graduale. Anche un grande fisico come Lord Kelvin sentenziò che non c'era stato abbastanza tempo perché si fosse evoluto tutto quello che si è evoluto.

Non mi resta, ora, - come corrispettivo del famoso viaggio di Darwin alle Galapagos, fondamento dell'Origine delle specie - altro che uscirmene sul terrazzo di casa mia e fotografare questo geranio:

Sono evidenti il trivium dei tre petali superiori, più sottili, e il bivium dei due inferiori, più grossi: tra questi si situano gli organi sessuali del fiore. E' la stessa struttura formale che nel regno animale va dagli echinodermi zigomorfi del Paleozoico all'Uomo di Leonardo e in quello vegetale perviene alla specializzata Orchidea. Al punto che, non molto tempo fa, sulla rivista FOCUS fu pubblicata una fotografia di orchidea, tanto somigliante a una figura umana da suggerire al fotografo la didascalia: Sorrida, prego!

Si tratta quindi, semplicemente, di domandarsi come può essere accaduto che una serie identica di modificazioni casuali abbia portato a una morfologia omologa dopo la separazione dei due regni, animale e vegetale, risalente a miliardi di anni fa.

La risposta a tale domanda chiude il cerchio con le epigrafi sugli embrioni-chimera che ho preposte alle questioni della fisica: se l'universo fosse sotto il segno del caso, dovremmo consentire con Monod sulla sorte umana (Il caso e la necessità): "L'uomo finalmente sa di essere solo nell'immensità indifferente dell'Universo da cui è emerso per caso. Il suo dovere, come il suo destino, non è scritto in nessun luogo". Per fortuna un geranio ci assicura il contrario."


Una sera andai a fargli visita a casa sua "alle porte del paradiso" a Napoli con alcuni amici per parlare della sua legge unigravitazionale, "ricordammo anche Darwin, e alla fine della sua lezione ci disse:

“....il cammino dell’uomo nel terzo millennio è sicuramente predeterminato da un riconoscimento o da una rinuncia: il riconoscimento della sua autonomia dalle "cose" o la rinuncia ad essa ......l’unica cosa a cui non possiamo rinunciare però adesso è magiarci le pizze"

.... ne aveva ordinate cinque, con cinque birre. E, si una a testa!

Fonti:
Renato Palmieri
Napoli, 13 aprile 2008
http://zed8.tripod.com/coper.htm

martedì 24 novembre 2009

FRAMMENTI d'IMMAGINAZIONE ....

"..non parlare , danza! "

.......ultimo suggerimento come atto estremo d’amore per la vita di odio dichiarato per ogni forma di sapienza dottrinale o di autorità. La vita come canto e come danza “ quello stato di ebbrezza in cui tutto si arricchisce con la propria pienezza “ e che risponde all’arte dell’imperativo della perfezione in cui l’uomo gode se stesso nella festa del dio.

O tu che guidi il coro delle stelle che spirano fuoco, guardiano delle parole notturne, fanciullo, progenie di Zeus, manifestati, o Signore, insieme alle Tiadi, che ti seguono che folli per tutta la notte danzano intorno, celebrando, te, Iacchos, il dispensatore Sofocle, Antigone

“..non parlare, danza!"

“Pensiero impensabile lasciato agli uomini prima di affrontare, come nella tragedia classica, la vendetta del dio che lascia all’uomo che ha osato sospettare o abbattere il padrone lògos e la meretrice mètis, la unica via di uscita possibile: il sacrificio di sé nella notte della follia".

ZIBALDONE DI PENSIERI

"Altro è la forza altro la fecondità dell'immaginazione e l'una può stare nell'altra. Forte era l'immaginazione di Omero e di Dante, feconda quella di Ovidio e dell'Ariosto. Cosa che bisogna ben distinguere quando si sente lodare un poeta o chicchessia per l'immaginazione. Quella facilmente rende l'uomo infelice per la profondità delle sensazioni, questa al contrario lo rallegra colla varietà e colla facilità di fermarsi sopra tutti gli oggetti e di abbandonarli e conseguentemente colla copia delle distrazioni. E ne seguono diversissimi caratteri. Il primo grave, passionato, ordinariamente (ai nostri tempi) malinconico, profondo nel sentimento e nelle passioni, e tutto proprio a soffrir grandemente della vita. L'altro scherzevole, leggiero, vagabondo, incostante nell'amore, bello spirito, incapace di forti e durevoli passioni e dolori d'animo, facile a consolarsi anche nelle più grandi sventure ecc. [...] Così una stessa facoltà dell'animo umano è madre di affetti contrari, secondo le sue qualità che quasi la distinguono in due facoltà diverse. L'immaginazione profonda non credo che sia molto adattata al coraggio, rappresentando al vivo il pericolo, il dolore ecc. e tanto più al vivo della riflessione, quanto questa racconta e quella dipinge. E io credo che l'immaginazione degli uomini valorosi (che non debbono esserne privi, perché l'entusiasmo è sempre compagno dell'immaginazione e deriva da lei) appartenga più all'altro genere". (Giacomo Leopardi, 5 luglio 1820)


"Frammenti di immagini" raccolti da Mauro Orlando su...
Elisir d'amore per ........l'immaginazione!
http://elisiramore.blogspot.com/2009/11/elisir-damore-per-limmaginazione.html

lunedì 23 novembre 2009

Signori Vi presento i Clown "Dottori" di Sala Consilina...


Il Gruppo di Clown di Sala Consilina (SA)






Uaooo ..eccoli
il "sipario" si aperto, hanno lasciato il loro mistero alle spalle, è per la prima volta sono usciti sul palco della vita.
Ora però gli Dei li proteggono...loro hanno un alto ideale.


Certo sono all'inizio del loro viaggio.
Sono ancora piccolissimi, però di grande bravura.
Si! Sono capaci di ridere di sé.. ops di "se" (senza accento ..che congiunge nell'andare verso..)... il proprio clown.
E' così hanno fatto lo spettacolo più bello del mondo e della loro vita. E, già, hanno imparato a ridere dei loro difetti e compreso che solo così possono divertirsi e divertire un mondo!!!!
"Ogni cosa deve trasformarsi in qualcosa di migliore e acquisire un nuovo destino" (Paulo Coelho)

DOVE SI FA' QUEST'ANNO IL RADUNO NAZIONALE CLOWN DOTTORI?

Sergio Sorgi dell'associazione LA CASA CHE SORRIDE ci ha inviato un messaggio per proporci di fare il prossimo Raduno Nazionale Clown Dottori a Palermo sempre a fine giugno.

Questo è il programma di massima che ci propongono gli amici di Palermo.


- Giovedì sera , coctail di benvenuto e cena in ostello;

- Venerdì mattina Convegno presso la sala congressi dell'Ospedale Vincenzo Cervello sulla clown terapia;
- Venerdì pomeriggio inaugurazione della mostra dietro la tendopoli al palazzo delle Aquile sede del municipio di Palermo;

- Sabato mattina e pomeriggio riunione dei partecipanti presso scuola di danza della compagnia "NUOVA DANZA" per condivisione e scambi esperienziali;

- Domenica mattina a passeggio clown per la città.... partenza nel pomeriggio CON ABBRACCI LIBERI.

HO CHIESTO A SERGIO DI QUANTIFICARE I COSTI PER IL SOGGIORNO E LE SOLUZIONI DI DORMITORIO E MANGIATORIO.....e, se c'è possibilità di piazzare tenda.

PER IL PROGRAMMA SI ACCETTANO PROPOSTE E PROPONIMENTI.

C'ERA ANCHE LA candidatura di BRINDISI e CHIETI a ragà FATECE SAPE' .........

LA FORMULA DEL PROGRAMMA PUO' ESSERE UN PO' QUELLA GIA' PROPOSTA QUEST'ANNO A FLUMERI, EVITANDO STAVOLTA LE SOVRAPPOSIZIONI TRA LE VARIE INIZIATIVE LABORATORI E SEMINARI (MEGLIO POCHE COSE PER TUTTI INSOMMA, CHE MOLTE PER POCHI....).

CONSIDERATO CHE LA PARTECIPAZIONE AL RADUNO NON DOVREBBE SUPERARE LE 10,000 PERSONE ...MA CHE DICO 5.000, MA NO ......100? BOH! .....INSOMMA COME ALLE OLIMPIADI E' APERTO IL BALLOTTAGGIO TRA LE CITTA' PROPONENTI:

DOVE SI FARA' IL 2° RADUNO NAZIONALE CLOWN DOTTORI per FINE GIUGNO DEL 2010? A PALERMO , BRINDISI O CHIETI?

FATEVI SOTTO!
PROPONETECI E DITECI ANCHE SE SIETE D'ACCORDO SULLE IPOTESI CHE CI VERRANNO PROPOSTE. AGGIORNAMENTO IN PROGRESS

Natale di seconda MANO.....

Un collage di foto reali e crude per riflettere un pò e per pensare che il Natale non è solo cesti natalizi, mangiate, spendi e spandi o altro... c'è tanta gente che trascorrerà un natale di seconda mano, dietro l'incertezza di vivere il domani ....

PRESO A PRESTITO DA.....
http://www.youtube.com/watch?v=4vZTuXGm55M&feature=related

venerdì 20 novembre 2009

Appuntamento fuori rotta: LEONARDO legge DANTE e... UN PARADOSSO MATEMATICO

CONFERENZA di RENATO PALMIERI
presso
l’ISTITUTO ITALIANO PER GLI STUDI FILOSOFICI

P.zzo Serredicassano
Via Monte di Dio, 14 - 80132 NAPOLI


Mercoledì 9 dicembre 2009, ore 17,00
“Leonardo legge Dante”

Martedì 15 dicembre 2009, ore 17,00
“Un paradosso matematico…. la quadratura del cerchio”


Il prof. Renato Palmieri è nato 85 anni fa a Napoli. Cosi egli scrive nel sul libro “LA FISICA UNIGRAVITAZIONALE E L’EQUAZIONE COSMOLOGICA” Ed. Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli:

“Il 18 marzo del 1969 scribacchiavo, sul tavolo dove facevo colazione, su una pagina di un quaderno http://xoomer.virgilio.it/cid12/coper.htm che conservo ancora e che perciò risulta in qualche parte palesemente unta. Vi si trovano abbozzate le prime confuse idee di un tentativo di ricerca su moti e propagazioni gravitazionali, che sarebbero sfociate trentasette anni dopo nella pubblicazione del libro presentato più oltre. Quella pagina, appunto, stava aprendo "un nuovo mondo". Formidabili interessi sono oggi coalizzati per la conservazione di un mondo parkinsoniano di tecnica senza scienza, incapace persino di "vedere" - letteralmente - che la gravitazione non è a simmetria sferica e isotropa, come la descrive Newton, ma è polarizzata e anisotropa, come la più ovvia delle calamite. Su questa cecità si svolgono dibattiti simili alla "dotta disputa" che accalora gli ospiti del quinto capitolo dei Promessi Sposi.” (Renato Palmieri)

NON VI PERDETE QUESTO APPUNTAMENTO
INFO:

martedì 17 novembre 2009

STO PROVANDO A FARE SINTESI....

Il clown è come una "plastica" spirituale, ti può solo far sentire più giovane di quello che adesso dimostri. Il clown ti può aiutare a far spianare le "rughe" dell'anima e del tuo volto. Cosa vuoi che ti dica (?) il clown se non: qual'è il tuo problema?

Il clown può mettere solo una scintilla negli occhi di coloro che sono protesi nel futuro e si aspettano serenamente ancora molte cose. Ecco noi tutti abbiamo due possibilità o la "fuga" o la "lotta".

A volte consiglio la "fuga" ma sempre se sei capace di costruirti una "moto del tempo", altrimenti consiglio di presentarti al "pubblico" come se fossi su un "ring" davanti al "tuo avversario", facendo la/lo spaccona/e .... e menargli di brutto.

Il naso del tuo clown ti può solo aiutare ad attutire i colpi, anche perchè alla sua punta c'è... il tuo paradiso.

La pratica del clown è una "mediazione" corporea, che può essere considerata "fuga" o "lotta" allo stesso momento come un pugile che arretra e/o attacca. E, come la box puo sembrare uno degli sport più folli, quando sei clown preparati a prenderle di brutte. Il clown affida alla sua follia l'uscita e l'entrata di scena per vincere tutte le sue paure, ma anche recuperare i suoi bisogni di libertà.

Cosi il clown riesce a soddisfare quelle espressioni più belle della nostra umanità: la rabbia, la tenerezza, la tristezza, la gioia e l'amore.

lunedì 16 novembre 2009

l'Angelo Mercurzio e il Clown Nanosecondo sulla via del cerchio...

Nanosecondo: Carissimo Mercurio sta storia però di eros… sapere e potere non mi convince. E poi che centrano le Rane? E, dai mi so fatto pure convincere e come un Gabbiano mi so andato a infilare con la testa in una busta della spazzature per soddisfare i miei bisogni di sopravvivenza. E, poi, per non far cadere la mia “fama” di clown ho continuato a viaggiare sui limiti dei confini umani (troppo umani) e mi so pure trasformato in Rana per cadere in una pozzanghera di merda più che di acqua torbida. Figurat... io che volevo nascere Principe, oggi mi sono pure adattato a star meglio come Ranocchio, anche se come Gabbiano mi sentivo meglio, a dirti il vero, mi sentivo più libero.

MERCURZIO: Aristofane che si dilettava come te nell’inventare favole allegre e ironiche per educare gli uomini del suo tempo quelli di potere in particolare ma anche il povero e pulcioso Socrate, pensava che le Rane (anfibi che sono in effetti rane-cigni dalla voce meravigliosa), simboleggiavano il valore della poesia e dei poeti e creativi come voi Clowns. C’è persino un incontro con il tuo amico Dioniso con le rane, che cantano il loro amore per la poesia, poiché proprio su questo è incentrato il loro canto e il loro breve dialogo con Dioniso. Ecco quindi che in questo modo il titolo della commedia appare alludere al potere della poesia, della fantasia e delle creatività, una cosa che, secondo la visione ideale di Aristofane può persino portare la salvezza alla città, alla comunità o al gruppo…….Euripide scriveva dei poeti “Il poeta deve nascondere il male, non rappresentarlo e insegnarlo. Come c’è il maestro per i ragazzi, così c’è il poeta per gli adulti. È del bene che bisogna parlare.”

NANOSECONDO: la storiella potrebbe essere per l’occasione quella dell’… “…uccellino era caduto da un albero e si era rotto un’ala. Un elefante passo di li, lo vide e gli fece una cacata addosso. All’inizio si rattristi ulteriormente ma quando si accorse che il calore lo aiutava a sopportare il dolore e quando dopo un po’ iniziarono a comparire i vermetti si rese conto che tutto sommato quella caccona gigante lo stava aiutando a guarire. Dopo qualche giorno passo di li un Leone che lo vide e con una zampata ne fece un solo boccone.”

MERCURZIO: Queste sono storielle un po volgari…..per il vulgus per intenderci….Sai noi arcangeli siamo un po’ aristocratici. ”Aristos” …..il meglio, per intelligenza contro la stupidità che pensiamo sia il male peggiore che gli uomini possono praticare nella loro vita terrena. Se dovessimo pensare a un nuovo patto con voi o a un possibile nuovo decalogo della ‘postmodernità’ se no al primo al massimo a terzo punto lo classsificheremo. Cosi anch’io ho imparato che non sempre chi ti mette nella merda ti vuole male e chi ti toglie ti vuole bene. Io ti voglio raccontare un’altra storiella di uno di voi che per avere usato troppo la ragione ha finito per perderla… ” Un uomo sedeva per terra e sembrava discorrere con le bestie, tanto che esse non avevano alcun timore di lui: un uomo pacifico, un predicatore della montagna, dai cui occhi parlava la bontà un persona. ”Che cerchi qui?” Gridò Zarathustra stupito. “Che cerco? Rispose quegli: la stessa cosa che tu cerchi, guastafeste! La felicità sulla terra. Ma per questo vorrei imparare da queste mucche (o rane)”

NANOSECONDO: Anche lui fa i “cerchi” di parole? Come la Rana fa i cerchi nello stagno. Beh! Mi so reso conto che tutta la società degli umani è basata sul controllo e sul potere, ma credo anche che il potere finirà sempre per essere il problema. Sai io penso che “...la liberazione incomincia proprio in un cerchio, ascoltandosi gli uni con gli altri,…” per questo faccio i cerchi del clown scemano.

MERCURZIO: Il “Cerchio” di cui tu continui a parlarmi va bene per voi mortali purchè sia per gioco e non diventi un mito come la coperta per Linus. Voi siete adusi ad inventare miti o simboli per dare un nome all’innominabile ma soprattutto per fronteggiare resistere alla paura dell’ “ assolutismo della realtà” e alla pretesa di un possibile controllo delle vostra esistenza, contenere le minacce, allontanare i pericoli, placare le ansie e esorcizzare le paure o la “ la paura” prima: la morte. Voi avete bisogno di creare simboli, sogni, utopie per dare un ordine alle cose, alle persone e perfino all’anima inventandolo irascibile, concupiscibile e razionale…

NANOSECONDO: Ma non nessun mito solo una “via” se vuoi per confrontarci con questa voglia innata nell’uomo di dominio su gli altri , ma fondamentalmente su se stessi che rendono la gente più stupida, non più intelligente. La competizione esiste per trarre il maggior vantaggio economico ma ciò che sta facendo è quello che gli uomini oggi vedono distruzione e rovine. E poi tu parli di sogni ed utopie come se fossero da maledire ma se forse è proprio l’utopia il sogno, l’immaginazione di vedere un nuovo mondo una nuova realtà che può salvare l’uomo? Manitonquant, un mio carissimo amico, nativo d’America mi dice sempre: “Sai Nanos…..ho sentito dire che la via del conflitto e della competizione, del dominio e della superiorità, rende le persone più forti e più intelligenti – la vecchia teoria della "selezione naturale". Penso che ciò sia totalmente sbagliato. E’ stata la cooperazione a creare la nostra intelligenza. Gli uomini non erano veloci come le gazzelle né forti come i leoni, e dovettero riunirsi in gruppi per sopravvivere. Dovettero imparare a comunicare per poter cooperare. Così si sviluppò il linguaggio, e l’intelligenza, grazie alla cooperazione - non la competizione - tra esseri umani. Quando mettiamo insieme le nostre menti e facciamo rimbalzare il nostro pensiero e la nostra creatività l’uno sull’altro, diventiamo brillanti. Il conflitto e ilriempire il mondo di immondizia e distruggere la terra, creando povertà e ineguaglianza. Promuove le guerre tra nazioni e fa progredire l’oppressione. Nutre il crimine, le droghe, e la disperazione. Ma tutto ciò e’ intelligente? "

MERCURZIO: Bisogna prima di tutto mettersi d’accordo sulla parola “intelligenza”. Il kaos, i conflitti , il disordine , il dolore vi inorridisce ed impaura. So che alimenta la poesia. Poièin per i greci è la parola che fa accadere. Che ordina la improbabilità e l’irreversibilità del mondo, del reale, delle esistenze individuali per dare senso, contenere, regolare le diversità, le irregolarità. Un poeta, un clown, un pazzo sono cari agli Dei: regolarizzano gli irregolari umani. La linea retta crea tensioni, ansie . Il futuro è sempre in avanti e va anticipato o profetizzato o incanalato in una possibile dialettica razionale: tesi, antitesi e sintesi. Che noia non c’è tensione, dinamismo ….vita. Il cerchio potrebbe diventare tranquillità, ordine e rassicurante e avvolgente come la sacca materna. Ma la vita umana è la fuoriuscita dall’utero materno e anche nel caso del “cerchio” è il ritorno alla vita, alle gioie, dolori di tutti i giorni.

NANOSECONDO: Ma, Tu mi parli ancora di eros, sapere e potere è questa è una vecchia storia quando il mondo ma io so pure che il mondo, la realtà che viviamo può cambiare, il problema è comprendere qual è la via migliore.

MERCURZIO: La via migliore è la vita per quella che è data agli uomini. Il mondo umano è enigmatico, ambiguo e la concretezza del vivere ci rende artefici e risolutori di enigmi. Noi stessi siamo “enigma” di noi stessi. Vi siete trastullati per secoli e secoli a cercare di seguire il detto “conosci te stesso”. E siete ancora punto e a capo. Siete ancora al punto dello sciocco che confonde la luna con il suo dito. Non esiste la via migliore. Ogni via è la migliore in quel momento e per quelle circostanze. Vi rendete conto che potete pensare, sentire e agire solo secondo una “etica del finito”? Ma perché pensate sempre a noi immortali o persino a Dio che avete per vostra comodità d’ordine voluto pensare persino “trino”. Basta “pizellacche e fanfaluche” fate i seri …… vuie “…appartenite a morte” diceva saggiamente il grande Totò,il saggio Totò.

NANOSECONDO: Tra cielo, mare e terra ci deve essere un’altra via….la via del cerchio secondo te potrebbe essere una strada. Dove gli uomini si siedono tutti alla pari, nel rispetto reciproco e iniziano cosi a confrontarsi fuori dalle logiche di potere. Sai ogni volta che faccio i cerchi del mio clown scemano “la biblioteca dell’anima” mi rendo sempre più conto di quanta magie ci sia in questa esperienza e come questa faccia bene alla salute.

MERCURZIO: Voi non dovete cercare vie d’uscita, dubbi, scuse. Oggi avete scelto di vivere la modernità (così la chiamate).Vivete una cultura incentrata sulla libertà individuale e la responsabilità in una “etica del finito”. Avete compiti di contrastare, capire destini avversi e paradossali sfide e dispute ma solo tra gli uomini. Lasciate perdere le contraddizioni di Edipo o i paradossi di Giobbe che pretendevano niente meno che contrastare il Destino o interrogare il Dio del patto e della promessa. Gli dei si divertono con gli uomini e come dicevo al massimo prediligono o sopportano i poeti, i pazzi o i clowns.

NANOSECONDO: Insomma faccia bene alle tre nostre anime: animale-eros; affettiva-il cuore (il sapere); lo spirito- quella che ci congiunge all’universo ed agli altri. Sai, tempo fa ero un po’ umano anch’io (ora un po’ tutti mi definiscono “disumano”) , ma quando sono andato in giro con la mia moto del tempo non sono "fuggito" dalla mia "realtà" ma dalla mia "verità" cercando attraverso la fuga come il mio amico Henry Laborit di recuperare quella parte autentica di me: la mia “realtà biologica” che non più in armonia mi faceva star male. Io non sono una creatura immaginaria del “se” - “se” senza accento, come “ponte” tra la nostra verità e la nostra realtà – ma creatura molto più reale della mia stessa fantasia, l’unica che mi permette di “navigare fuori dalle rotte abituali” per ricostruire anche una nuova comunità. E, si il clown “strumento sociale” per ricostruire una nuova comunità che non usi “eros …sapere e potere” nella sua esclusiva formula, ma che possa ripristinare il vero senso dell’amore a partire dal quotidiano, per far rivivere la stessa democrazia. Perché? Ma, il clown è l’unica creatura che può riuscire a far vivere le tre dimensioni dell’amore:

EROS ( Io > Altro ) : Amore sensuale caratterizzato dal voler possedere l’altro (Sensualità). Io voglio possedere te perché sei mio. "Voglio esclusivamente il mio bene". Desiderio sessuale del corpo;

FILIA ( Io = Altro ) : Amore che si fonda su un rapporto relazionale libero, paritario, senza alcuna velleità di possesso (Amicizia). Tu ed Io siamo sullo stesso piano. "Desidero il bene d’entrambi";

AGAPE ( Io <> altro) : Amore che diventa totale dono di se (Carità). Io mi dono liberamente a te. "Per me il tuo bene è più importante del mio".

A Mercù…ogni tipologia d’amore genera una sua specifica modalità di relazione tra le persone coinvolte. Secondo questo schema, ogni persona dovrebbe saper vivere questi tre tipi di relazione a secondo della situazione. Purtroppo, in moltissimi casi non è così. Oggi, tutti riescono a vivere la dimensione della sensualità caratterizzata da un egoistico voler possedere o essere posseduti. Pochi riescono ad instaurare liberi rapporti d’amicizia senza chiedere niente in cambio. Ed è sempre più raro trovare chi vive la stessa carità (il vero senso del dono, non pietista) nella propria vita. Io scopro sempre più che il mio Clown è di per “se” la "mediazione" delle “pratiche” corporee, avendo coscienza che la materia, il nostro corpo, è “vuoto-vuoto” e l’unico che lo può riempire è lo spirito, per questo il Clown è: “uomo intero” la via del cerchio poi mi sembra una via giusta da riprendere come uomini.

MERCURZIO: A queste tue considerazioni degnamente umane ho già risposto anche se la tua formulazione è aggiornata e più complicata. Siete tra gli animali gli essere più deboli ed esposti a danno .Evitate le complicazioni, i paradossi vi espongono a seri rischi.

NANOSECONDO: Sempre più mi accorgo che non c’è motivo di conflitto all’interno del cerchio perché ogni umano ha bisogno delle stesse cose: essere riconosciuto, essere amato.

MERCURZIO: Ah vedo che ogni tanto la tua anima razionale fa capolino e comincia a mettere ordine .”Legèin” legare è la stessa radice di “lògos” ciò che voi mortali italiani avete tradotto con la parola “ragione”. Sappi però che la logica del “cerchio” è premoderna .E’ “olistica” come per i greci antichi “la singolarità è meno importante della totalità”. L’uomo singolo, pensatore o cittadino, è niente rispetto al gruppo,comunità,’pòlis’.

NANOSECONDO: Ma mi sono reso conto che per essere riconosciuto ti puoi solo riconoscere negli altri e nel cerchio questa cosa travalica anche la stessa dimensione del nostro spazio e del nostro tempo. Lo stesso clown non è ricettacolo di spazzature ma canale di energia vitale che ci mette a contatto con gli altri.

MERCURZIO: Non è possibile per voi mortali riconoscersi negli altri. Vedo che ancora vi trastullate con paralogismi o falsi discorsi. Ogni uomo è nel su spazio e nel suo tempo che può viverlo dall’interno o dall’esterno. Tanti vostri filosofi si sono trastullati sul concetto di tempo interiore. Vi ricordo Pascal, Bergson e tanti altri. E allora? Pensate che si scervellassero per riconoscersi negli “altri”? Ma era l’ultimo dei loro più reconditi dei problemi.

NANOSECONDO: Quando mi siedo di fronte ad un altro uomo vedo in ognuno la “santità” , l’essere unico e divino e quindi c’è solo motivo di amarlo per così com’è anche perché ha gli stessi miei bisogni.

MERCURZIO: Ecco ….il “mito” ritorna, insidioso e puttano. Ma di quale ‘santità’ vai parlando- o Nanos. Non sarai ancora sotto l’effetto di quell’altro giochino che voi chiamate ‘amore’ per non affrontarlo di petto come ‘forza’ tutta materiale, fisica e chimica ma che dalle nostre parti chiamano ‘eros’. Non ho mai visto due soli uomini con gli stessi bisogni. Che noia mortale una vita di questo tipo.

NANOSECONDO: Sai quel mio amico mi ha detto che “La via del cerchio fa parte delle Istruzioni Originali dell’umanità. Non è solo una via indigena, è una via umana, la via che aiutò gli esseri umani a divenire esseri umani - homo sapiens, l’uomo saggio. Diventammo umani quando formammo un cerchio e incominciammo ad ascoltarci l’un l’altro, e diventiamo ancora saggi quando ci riuniamo in quella maniera …”

MERCURZIO: Questo va già un pò meglio. Voi uomini avete inventato una cosa molto intelligente anche se dolorosa e difficile. Il senso tragico della vostra esistenza. La vita è bella e crudele, felice e dolorosa insomma “tragica”. Avete la possibilità di giocare tra il ‘caso’ (tyche) e la ‘necessità’ ( anànke). I greci sono stai i vostri maestri da seguire. I greci non sono stai tragici perché hanno inventato e scritte le tragedie ma perché era un popolo umanamente e precipuamente tragico. E questo gli dato senso,lustro e rispetto nella storia delle vostre culture. Lasciate stare i popoli primitivi, gli aborigeni e quant’altro. Essi non conoscono il gusto della sfida tragica con sé stessi , con gli altri e con gli dei come gioco “umano troppo umano” per dare senso alla vita e soprattutto alla morte.

NANOSECONDO: Insomma sta storia dell’eros, sapere e potere appartiene al vecchio paradigma il nuovo paradigma non può che essere altro e per questo bisogno continuare a viaggiare per vie fuori dai confini abituali in cui ci ha relegato questo modello di società umana. C’è bisogno che ci siano molti più clown, molti più esploratori di nuovi sentieri…insomma ….. mo, dimmi che ne pensi Mercù….

MERCURZIO: Il clown, il poeta, il folle hanno ben altri compiti e funzioni nell’economia della vita terrena. Essi non devono esplorare nuovi sentieri, indicare vie, essi stessi sono il sentiero e la via. Non riconoscono confini perché sono insensati e irresponsabili come i bambini che invitano Zarathustra a guardarsi allo specchio per vedere il suo vero volto “con un ghigno deforme di un demonio”. Voi potete in un modo o nell’altro aiutare i sofferenti umani a imparare a meglio gioire, a disimparare a fare male agli altri o a escogitare cose che fanno male agli altri. Ad essere oltre la compassione insomma lavando per prima la propria anima dall’orgoglio o dalla vergogna. Praticare l’amore che superi anche il perdono e la compassione. Tenendo fermo il proprio cuore che non si porti via troppo lontano anche la ragione, “guai a coloro che amano, se non hanno una elevatezza che sia superiore alla loro compassione”…..così parlò Zarathustra uno dei mortali che meglio vi sia riuscito umanamente.

NANOSECONDO: Sai dopo che mi hai detto sta storia dello specchio per vedere il vero volto mi convinco sempre di più che il cerchio può essere una via. Sedersi nel cerchio in silenzio e guardarsi semplicemente negli occhi può aiutarci a specchiarci con se stessi e con gli altri e farci ritrovare quel armonia e la bellezza del poter rinascere, da quel utero materno nel quale ognuno di noi prima o poi dovrà ritornare, ed una volta “usciti fuori”, confrontarsi con la bellezza degli angeli e dei demoni che vivono in ogni essere umano. Sai Mercù il mio Clown, mi sta aiutando anche a fare questo.

Dialogo immaginifico tra l’Angelo Mercurzio - Mauro Orlando,

http://elisiramore.blogspot.com/?zx=8a7c56e3d7a2fcf7

ed il Clown Nanosecondo - Enzo Maddaloni




La domanda infinita: "se" io sono ...clown?

La pratica del Clown è una mediazione corporea che può essere considerata “fuga e/o lotta” (Henmry Laborit) allo stesso momento è certamente un affidare al Clown (alla sua follia) l’uscita dagli schemi, (il fuori dalle rotte abitauali) per recuperare i bisogni di libertà (il cerchio) e il mistero (la biblioteca dell'anima) dello stesso senso della vita per ognuno di noi.

Il Clown risponde alla “domanda infinita”: "se" io sono? E, cerca di aiutarci a dare una risposta: Mi Chiamo….. , Mi presento....

Il Clown cerca di rispondere così a quei bisogni di libertà, per soddisfare quelle espressioni più belle della nostra umanità: la rabbia, la tenerezza, la tristezza, la gioia, l’amore.

Le nostre stesse preoccupazioni, in fin dei conti, ci tengono compagnia, se provassimo a sbarazzacene , ci sentiremo vuoti lo spirito del clown è l’unico che può trasformarle e canalizzarle.
Noi non siamo ricettacoli di spazzatura ma veri canali di energia che il clown riesce ad utilizzare, riciclando tutte le nostre preoccupazioni in “elain vitale”.

Il clown quindi come trattamento di bellezza. Una “plastica facciale e spirituale”che vi farà apparire e sentire più giovani per fare onore così alla grande intuizione di un grande uomo come Mandela: “c’è sempre tempo per avere un infanzia felice”.

Il vostro Clown vi farà spianare le vostre “rughe” dell’anima e del volto. Il volto, la maschera che ci accompagna per tutta la vita e che a volte non riconosciamo, perchè non ci piace neppure o non sappiamo vedere dietro la sua apprenza di bruttezza anche la sua autenticità. Il clown per questo diventa scintilla negli occhi di coloro che sono protesi nel futuro e si aspettano serenamente ancora molte cose. Gli occhi arrivano dopo il vostro naso, perchè è alla sua punta che potrete trovare il paradiso.

Il Clown così vi potrà prendervi per mano ed accompagnare nel luogo più bello della vostra vita, neutralizzando il vostro pensiero (le vostre verità) e potrà farvi contattare il vostro corpo e farvi toccare la vostra realtà: il vostro paradiso nel qui ed ora.

Ora non riconoscere che la biologia è strutturata secondo archetipi, che la catena della vita è formata da 21 aminoacidi, che molti dei cicli vitali si ordinano sulle energie. Che la nostra memoria biologica rappresenta la realtà, mentre i nostri pensieri - come accennavo in un precedente post - sono solo la nostra verità; che bisogna porre più attenzione alla nostra "realtà biologica" più che alla nostra "verità di pensiero", potremmo dire che la "realtà biologica" e la stessa "realtà spirituale" e tutte e solo queste due raccontano la stessa storia reale e che il resto “la nostra verità” il nostro pensiero è pura illusione.

Il corpo la materia è un vuoto-vuoto solo lo spirito lo/la può riempire.

Quindi ogni volta che ci raccontiamo la "nostra verità" che è composta di pensieri, apprendimenti, credenze, cultura, dovremmo comprendere che tutto ciò non è vero, reale, non è l'IO SONO ma siamo noi (cioè l'ego) le maschere che ci siamo costruite e che ci hanno costretto a costruire per difenderci e per questo rischiamo di “essere illusione”. L'IO SONO invece è reale, è la nostra realtà biologica ed evolutiva e nel Clown la si può ritrovare. Il clown non è una maschera, è la maschera.

Perché è importante ritrovare la nostra realtà biologica? Ogni volta che noi non riusciamo a nominare la nostra realtà allora siamo malati. Ma quando si può nominare la realtà? Quando siamo in grado di dire “IO SONO” abbandonando l’ego, neutralizzando il pensiero e trasformando il sentimento o il ri-sentimento, nella sostanza riscrivendo le nostre “false credenze”.
Nel laboratorio Clown che propongo “Alla ricerca del tuo clown … se trovi qualcos’altro và bene lo stesso” c’è un esercizio incentrato proprio su questa frase e quando "IO SONO" parlo e si inizia a parlare del “se”. La parola prende contatto con la “realtà”, che non è più pensiero ma è “memoria biologica” essenza della nostra realtà. E' un pò una parola magica nel mentre "io sono", io creo. Il pensiero, la "credenza" controlla la percezione; la percezione controlla il comportamento ed i geni; La percezione riscrive i geni ed il comportamento. Riscrivere la credenza da la possibilità di riscrivere la percezione. Riscrivere la percezione significa poter riscrivere i geni ed i comportamenti.

E, se mi accade quello che mi accade è perché “IO SONO” perché quella memoria biologica è la sola che nominandola mi fa vivere la mia realtà. Solo così, “nominandola” è possibile cambiare la “realtà” che non mi piace. E ciò può avvenire solo, immaginandone una diversa, senza volontà semplicemente immaginandola.

Nella sostanza attraverso il mio clown Nanosecondo non sono "fuggito" dalla mia "realtà" ma dalla mia "verità" cercando attraverso la fuga (Elogio alla Fuga di Henry Laborit) di recuperare quella parte autentica di me: la mia “realtà biologica” che non più in armonia mi faceva star male.
Il clown creatura immaginaria del “se” - “se” senza accento, come “ponte” tra la nostra verità e la nostra realtà - creatura molto più reale che di fantasia, l’unica che ci può permettere di “navigare fuori dalle rotte abituali” per ricostruire anche una nuova comunità. E, si il clown “strumento0 sociale” per ricostruire una nuova comunità che non usi “eros …sapere e potere” nella sua esclusiva formula ma che possa ripristinare il vero senso dell’amore a partire dal quotidiano, per far rivivere la stessa democrazia. Perché? Ma, il clown è l’unica creatura che può riuscire a far vivere le tre dimensioni dell’amore:

EROS ( Io > Altro ) : Amore sensuale caratterizzato dal voler possedere l'altro (Sensualità). Io voglio possedere te perché sei mio. "Voglio esclusivamente il mio bene". Desiderio sessuale del corpo;

FILIA ( Io = Altro ) : Amore che si fonda su un rapporto relazionale libero, paritario, senza alcuna velleità di possesso (Amicizia). Tu ed Io siamo sullo stesso piano. "Desidero il bene d'entrambi".

AGAPE ( Io < Altro ) : Amore che diventa totale dono di se (Carità). Io mi dono liberamente a te. "Per me il tuo bene è più importante del mio".

Ogni tipologia d'amore sopra descritto genera una sua specifica modalità relazionale tra le persone coinvolte. Secondo questo schema, ogni persona dovrebbe saper vivere questi tre tipi di relazione a secondo della situazione.

Purtroppo, in moltissimi casi non è così. Tutti riescono a vivere la dimensione della sensualità caratterizzata da un egoistico voler possedere o essere posseduti. Pochi riescono ad instaurare liberi rapporti d'amicizia senza chiedere niente in cambio.

Ed è sempre più raro trovare chi vive la stessa carità (il ero senso del dona, non pietista) nella propria vita. Il Clown è di per “se” la mediazione delle “pratiche” corporee, avendo coscienza che la materia, il nostro corpo, è “vuoto-vuoto” e l’unico che lo può riempire è lo spirito, per questo il Clown è: “uomo intero”.

Il Clown è colui che vi può accompagnare e guidare nel viaggio avendo coscienza che: “Mio Padre che faceva l’autista di camion mi diceva sempre: non andare di fretta tanto quando arrivi sei già li che ti aspetti da un pezzo.”

Clown "Dottore" Nanosecondo

CLOWuNESCO





...SIAMO FINITI PURE NELLA GAZZETTA...

ma no ..erano calzini...






http://www.gazzettabenevento.it/Sito2009/dettagliocomunicato.php?Id=8091



I cLOWN SONO bio

la sostenibile leggerezza dei clown

un dono per chi dona.......






BENEVENTO 14 NOVEMBRE
un dono per chi dona
quelli del Comitato
RADUNO NAZIONALE CLOWN DOTTORI



INCONTRO

CLOunesco

ci hanno fatto pure la foto di gruppo con il fotografo....
















non vi preocupate si sparano le pose......





LA BANDA.....







..bandissima









...salire o scendere questo è il dilemma?


Uaooooo!!!!

alla fine ci sIAMO STATI e pure fermati a Benevento per la Festa del Volontariato organizzata da CESVOB (Centro Servizi al Volontariato) nel corso della settimana UNESCO a titolo Città e Cittadinanza, nell'ambito del DESS (Decennio di Educazione allo Sviluppo Sostenibile).


I clown HANNO rianimATO il pomeriggio, facendo spolveratine di cdr emotivo, riciclando calzini vecchi che sono diventati magici draghi e affascinanti desdemone, scrivendo anche su un librone magico i desideri di grandi e piccini, e cosa ognuno è disposto a donare, appendendo idee e speranze all'albero dei beni comuni.

I clown vengono come è noto dalla polvere, dalla paglia dell'arena e dalla terra, e nessuno quanto loro sa come è difficile vivere, e nessuno quanto loro sa come è difficile ridere e solo se lo immaginiamo insieme un altro mondo è possibile.

a cura dei Clown Dottori RNCD


domenica 15 novembre 2009

Siamo SBARCati in CANADA...















"C'era una casetta piccolina in canadà, con tanti pesciolini e tanti fiori di lilla e tutte le ragazze che passavano di là dicevano che bella la casetta in Canadà......"
La mostra fotografica di:
Valerio Ancona – Cecilia Guzzo – Andrea Paolini
è SBARCAta in CANADA.........uaoooo.

MISSIONE TERABITHIA in Albania dal 5 al 7 gennaio 2010

La Naukleros www.naukleros.com , assieme all'Associazione multietnica di Volontariato Anelli Mancanti www.anellimancanti.it , seborga nel mondo ONLUS sta organizzando una spedizione in quel di Valona (ALBANIA) dal 5 al 7 gennaio 2010.

Partecipazione: max 15 operatori, tra cui un interprete e un responsabile RSPP safety and security e 8 clownterapeuti.




Partenza: giorno 5 gennaio 2010 da Brindisi con traghetto e in cuccetta;

Obiettivo: giorno 6 gennaio 2010 mattina "casa di accoglienza/orfanotrofio" di Valona - Pomeriggio U.O. di Pediatria Ospedale di Valona;

Ritorno: giorno 7 gennaio 2010 da Valona con traghetto e in cuccetta.

Carico a seguito:
occorre procurare cancelleria per i bambini (priorità assoluta) - coperte (priorità assoluta) - giocattoli (evitare peluches o cmq pochi)- bolle di sapone e palloncini.
Naukleros di Brindisi sta cercando finanziamenti e sponsor per coprire le spese di viaggio in modo da non gravare su nessuno dei partecipanti. Se anche dalla vostra sponda riuscite a procurarvi uno sponsor comunicatecelo che vi spediremo tutta la documentazione!

Il costo di andata e ritorno a persona (traghetto con cuccetta) è di 85 euro procapite comprensivo di diritti portuali. Per dormire e mangiare lì considerate 30 euro a persona.

Coordinamento
Responsabile Missione : Cristiana Zongoli (Dott. Stelllina)

Coordinamento aggiunto Comitato RNCD: Enzo Maddaloni (Nanosecondo)
Operatori clown: Angelo Cofano (Dott. Birimbao - Equipe Naukleros)Domenico Chirico (Dott. Panzetta - Equipe Naukleros) Andrea Rubino Responsabile RSPP, Safety and security: Davide Cafarella (RSPP Naukleros) ; Enzo Maddaloni Clown Nanosecondo;

Al momento 20/novembre/2009 la lista passeggeri, clown che hanno già dato la loro disponibilità per la missione è bloccata per questo:

E' APERTA una LISTA D'ATTESA per L'IMBARCO.
I Clown delle Associazioni della Campania e del "resto del mondo" che vogliono comunicare la loro disponibilità invino la richiesta al Comitato RNCD - Nanosecondo 3384122630 info@radunonazionaleclowndottori.org

Interprete: risorsa in attesa di comunicazione.
Documentazione necessaria per l'ingresso nel Paese:
Passaporto/carta d'identità valida per l'espatrio. E' necessario viaggiare con uno dei due documenti che abbia una scadenza superiore di almeno tre mesi alla data di rientro dall'Albania.


Potete scaricare tutte le info su www.viaggiaresicuri.it/index.php?albania

Coordinamento Generale Missione:
Dr.ssa Cristiana Zongoli
Amministratore e Rappresentante Legale
Società Coop. NAUKLEROS a.r.l.
Sede Legale: Piazza delle Gardenie, 172100 Brindisi

P.I.02008070746
Mobile: 328.9482029

E-mail: czongoli@naukleros.com
Website: http://www.naukleros.com/
Website naukleros nel sociale: http://ridichetipassa.naukleros.com/
Attività nel sociale: clownterapia

COMITATO RNCD

info@radunonazionaleclowndottori.org




Chi e' il clown ?

Clown da colonus (contadino, lo zotico, l'inurbano), quindi terra, polvere... umili origini.
Tutti possono sentirsi superiori verso un clown, perché lui è il più in basso di tutti.

Il Clown è una figura povera, nel senso che non va nel mondo con beni materiali ma va con ciò che egli è. Egli ha solo il suo corpo.

Nel Clown c’è il primato (primate:la scimmia) dell’essere sull’avere. Il Clown mantiene il gusto dei propri passi, non li spreca, perché sa che non sono infiniti. In questo senso il clown va contro la mentalità drogastica del sempre più sempre più.

Porta ANCHE TU il Tuo mistero con TE:

1. RiconciliaTI col mistero
2. AccettaLO
3. StaCCi dentro con amore, presenza, umiltà, semplicità, porosità, gioia.

·
voce decisa
· passo deciso e piedi ben piantati per terra
· sorriso interiore
· giusta natura

RECUPERA LA TENEREZZA, IL BATTITO DEGLI UMANI,
E DI TUTTI I NOSTRI ANTENATI ANIMALI...IL BATTITO DELLA TERRA

Recupera L’INCANTO non siamo soli, nessuno di noi è solo, e anche se uno di noi cessa di battere, ci sono gli altri, trascinati nel moto perenne....

I morti non sono soli lì nella terra, sentono tutta questa musica, ogni momento un concerto diverso....

ANCHE SE IO NON CI STO VOI CI SIETE...

Unisco LE mie mani come in PREGHIERA e mando a tutti il mio pensiero:
ONORO TUTTI VOI....ONORO IL GRANDE SPIRITO.

Clown CARAMELLA

mercoledì 11 novembre 2009

Alla ricerca del tuo clown....ma se trovi qualcos'altro va bene lo stesso

sottotitolo
“Elogio alla Fuga”



Riporto uno dei più belli passaggi de "L’elogio alla fuga" di Henry Laborit: "Quando non può lottare contro il vento e il mare per seguire la sua rotta, il veliero ha due possibilità: l'andatura di cappa che lo fa andare alla deriva, e la fuga davanti alla tempesta con il mare in poppa e un minimo di tela. La fuga è spesso, quando si è lontani dalla costa, il solo modo di salvare barca ed equipaggio. E in più permette di scoprire rive sconosciute che spuntano all'orizzonte delle acque tornate calme. Rive sconosciute che saranno per sempre ignorate da coloro che hanno l'illusoria fortuna di poter seguire la rotta dei carghi e delle petroliere, la rotta senza imprevisti imposta dalle compagnie di navigazione. Forse conoscete quella barca che si chiama desiderio."


Lo stesso Laborit nel suo libro “Elogio alla Fuga” ed. Oscar Mondadori riprende il tema …."Per noi, la causa prima dell'angoscia è l'impossibilità di realizzare l'azione gratificante, e sottrarsi a una sofferenza con la fuga o la lotta è anch'esso un modo di gratificarsi, quindi di sfuggire all'angoscia." Ed ancora …."L'uomo è un' essere di desiderio. Il lavoro può solo soddisfare i suoi bisogni. Sono rari i privilegiati che riescono a soddisfare i bisogni dando retta al desiderio. Costoro non lavorano mai.”.

Ecco quando mi sono costruito la mia moto del tempo sono fuggito da una mia angoscia che rappresentava all'ora una mia "verità" di pensiero ma non la mia "realtà" biologica. E' così sei anni fà nacque Nanosecondo, scienziatissimo patafisico (e che fisico!) che utilizzando i fuori confini della fisica quantica e grazie alla sua esperienza di elettrauto si costruì la moto del tempo. Nanosecondo diventò cavia di Enzo.

Come per Emile Coué un famoso farmacista francese, Nanosecondo coprese che: “Non è la volontà che ci fa agire, ma l’immaginazione” lo stesso Laborit affermava che "...perseguire un obiettivo che cambia continuamente e che non è mai raggiunto è forse l'unico rimedio all'abitudine, all'indifferenza, alla sazietà. E' tipico della condizione umana ed è elogio della fuga, non per indietreggiare ma per avanzare. E' l'elogio dell'immaginazione mai attuata e mai soddisfacente". E' chiaro che bisogna utilizzare una moto del tempo e mettersi un casco idoneo con effetto memoria per evitare di sbattere la capoccia e farsi male.

Ora non riconoscere che la biologia è strutturata secondo archetipi, che la catena della vita è formata da 21 aminoacidi, che molti dei cicli vitali si ordinano sulle energie. Che la nostra memoria biologica rappresenta la realtà, mentre i nostri pensieri - come accennavo prima - sono solo la nostra verità; che bisogna porre più attenzione alla nostra "realtà biologica" più che alla nostra "verità di pensiero", potremmo dire che la "realtà biologica" e la stessa "realtà spirituale" e tutte e due raccontano la stessa storia e che il resto “la nostra verità” il nostro pensiero è pura illusione. Il corpo la materia è un vuoto-vuoto solo lo spirito lo/la può riempire.

Quindi ogni volta che ci raccontiamo la "nostra verità" che è composta di pensieri, apprendimenti, credenze, cultura, dovremmo comprendere che tutto ciò non è vero, reale, non è l'IO SONO ma siamo noi (cioè l'ego). Noi siamo è illusione , l'IO SONO è reale, è la nostra realtà biologica ed evolutiva.

Ogni volta che noi non riusciamo a nominare la nostra realtà allora siamo malati. Ma quando si può nominare la realtà? Quando siamo in grado di dire “IO SONO” abbandonando l’ego, neutralizzando il pensiero e trasformando il sentimento o il ri-sentimento.

Nel laboratorio Clown che propongo “Alla ricerca del tuo clown … se trovi qualcos’altro và bene lo stesso” c’è un esercizio incentrato proprio su questa frase e quando "IO SONO" parlo e si inizia a parlare del “se”. La parola prende contatto con la “realtà”, che non è più pensiero ma è “memoria biologica” essenza della nostra realtà. E' un pò una parola magica nel mentre "io sono" io creo. Il pensiero, la "credenza" controlla la percezione; La percezione controlla il comportamento ed i geni; La percezione riscrive i geni ed il comportamento. Riscrivere la credenza da la possibilità di riscrivere la percezione. Riscrivere la percezione significa poter riscriere i geni ed i comportamenti.

E, se mi accade quello che mi accade è perché “IO SONO” perché quella memoria biologica è la sola che nominandola mi fa vivere la mia realtà. Solo così, “nominandola” è possibile cambiare la “realtà” che non mi piace. E ciò puo avenire solo, immaginandone una diversa, senza volontà semplicemente immaginandola. Attraverso il mio clown Nanosecondo sono "fuggito" non dalla mia "realtà" ma dalla mia "verità" cercando di recuperare quella parte autentica di me, di realtà che non più in armonia mi faceva star male. Il clown quindi come strumento di realtà e non di fantasia.

Un esperimento di Henry Laborit consisteva nel dimostrare come una cavia che riusciva a fuggire da una certa realtà non si ammalava. La stessa cosa se riusciva a combattere (con i suoi Draghi) e che solo se non riesce a fuggire si può ammalare. La stessa cosa capita anche agli uomini.

Insomma se non riusciamo a dare una risposta all’inibizione della nostra azione “io sono…..nella merda” ad esempio, rischiamo di ammalarci.

La nostra biologia mette in moto tutti i segnali di allarme e sprechiamo inutilmente energie perché attraverso il pensiero ci leghiamo ad una verità che è fuori dalla nostra realtà e resistiamo. Solo se invece ci lasciamo attraversare come un colabrodo riusciamo ad ascoltare la nostra realtà ed a trasformarla. Il Clown poi in questo ci aiuta, lui ha grandissime capacità di riciclaggio dei rifiuti tossici e nocivi.


Ma come attraverso la parola possiamo modificare la nostra biologia, la nostra chimica. In verità più della parola è l’immaginazione e come le parole agiscono su certi livelli emozionali anche lo stress agisce su specifici comportamenti ma essenzialmente su specifici tessuti del nostro corpo.
Il tessuto/comportamento ma se sappiamo il comportamento possiamo conoscere anche il tessuto? Certo che si. Il problema è anche un altro è il “risentito” nel senso come viviamo quella realtà nel caso che attraverso il clown non riusciamo a trasformala da paura in desiderio, da desiderio in amore “a-mores” assenza di morte?


Beh! in quel caso il tessuto collegato al risentito vissuto in maniera negativa non ci fa “comprendere” come possiamo cambiare il nostro “risentito” ed è a questo punto che ci ammaliamo. Rancore e risentimento producono sostanze nocive al nostro organismo.

Va detto che nel corso dei millenni l’evoluzione del corpo umano ci ha insegnato e quindi memorizzato nei tessuti i nostri comportamenti, se questi non sono in equilibrio rispetto alla “verità pensiero” (a come noi viviamo il “risentimento” – il conflitto) la nostra “realtà” biologica cambia e quindi si ammala.

La stessa evoluzione ai quali l’uomo si è dovuto adattare hanno permesso di formare comandi (sinapsi - neurotrasmettitori a specchio, ecc) al nostro cervello che però sono in grado di risolvere ogni volta un avvenimento specifico e quindi ha modificato il tessuto e lo stesso comportamento.

Ma per fare ciò devo riconoscere la mia “realtà-biologica” e costruire una nuova “alba dei tempi” devo rinascere clown: uomo intero. IO SONO CLOWN!

Ma perché ho scelto il clown per la trasformazione perché è l’unico che è capace di trasformare la mia vertà e recuperare e semmai far evolvere la mia realtà biologica attraverso l’immaginazione. Per questo con alcuni amici abbiamo studiato anche un processo di riconoscimento del “se” (senza accento, mi raccomando) proprio per il nuovo significato evolutivo del “se” (che non è e non rappresenta un affermazione "sé" ma...) … è un andare verso. Utilizzare quella capacità del nostro corpo di evolversi, o se volete la nostra farmacia interna.

Perché il Clown è fondamentale in tutto questo, una volta compresa la nostra “realtà” biologica? Perché è l’unico che può arrivare al “ri-sentimento” e passandoci attraverso come un colabrodo lo mette a tacere eliminando la collera ed i rancori e trasformando gli stessi in consapevolezza e quindi in gioia ed in amore verso se stessi. La collera però và attraversata, consumata. E’ la collera che crea i blocchi energetici e che toccando la nostra realtà profonda attraverso il nostro pensiero “verità” (culturale, ecc) ci fa ammalare. L'ambiente in questo caso è determinante. Non solo l'ambiente fisico ma anche emotivo.

La realtà biologica quando la si và a guardare è semrpe terribile, ma se ci andiamo in compagnia del nostro clown possiamo ricavare sollievo! Nell’occhio del ciclone tutto è calmo il problema è semmai attraversare il ciclone ma in questo caso volando ai limiti, ai confini del nostro “IO SONO” con il nostro clown possiamo certamente superare il ciclone.

E’ un istante! Un istante dura 1/8 di secondo un Nanosecondo appunto. Un istante siete vivi un istante siete morti. Il nostro cervello è capace di realizzare un conflitto in pochi decimi di secondo , un battito di mano, perché il cervello biologico non conosce che noi e quindi il cervello ha sempre una risposta per la nostra sopravvivenza. Ogni volta che riusciamo a distrarre il nostro cervello dalla “verità del ri-sentimento” (del nostro pensiero) riportandolo alla nostra “realtà biologica” il cervello fornisce la soluzione, perché la necessità di sopravvivenza gli impone di abbassare lo stress.


Il Clown quindi attraverso la sua azione di trasformazione fuori dai confini della “verità del nostro pensiero” (fuori di testa.."il fool e il suo scettro" Willeford) rispondendo alla “nostra realtà biologica”, è l’unico che riesce a dare la risposta giusta a me stesso e vale a dire: poiché il cervello non conosce che me quando parlo dell’altro (me stesso), parlo di me stesso, quindi se trasferisco nel clown le mie storture o meglio ciò che mi perturba, le mie paure, i miei difetti o meglio quello che credo siano difetti, le stesse affermazioni, critiche che faccio agli altri ma che in fondo sono verso me stesso, attraverso il clown le potrò riconoscere e faccio parlare al clown di me. Così faccio morire il ri-sentimento nei miei confronti e quindi posso guarire, perché quello che mi disturba dell’altro corrisponde al mio stesso conflitto che faccio vivere al clown e quindi lo porto in saturazione.

Quando devo giustificare qualcosa di me stesso, giustifico il contrario di ciò che è realmente. Quando giustifico qualcosa di fatto, giustifico l’inverso della mia realtà. Se questo capovolgimento lo affido al mio Clown riesco a fare la quadratura del cerchio.

Attraverso quindi un percorso di “riconoscimento del “se” ..o se volete dell’IO SONO posso stabilire qual è la mia “carta dei bisogni” e attraverso il clown aiutarla a soddisfarli, lavorando sulle sue credenze “realtà biologica” e “verità di pensiero” e cosi poter lavorare direttamente sulla “genealogia” della persona, nel suo contesto evolutivo, e poiché il cervello non fa nessuna differenza tra vero e falso, tra reale ed immaginario attraverso il clown è possibile non solo simbolicamente intervenire per modificare le false credenze come sostiene Bruce Lipton nel suo libro “La biologia delle Credenze” o epigenetica.


In questo caso và precisato che ogni ri-sentimento (malattia) ha un suo sintomo ed uno specifico tessuto/comportamento. Lo stesso conflitto però predispone ad un adattamento ad una evoluzione e quindi ad un processo di guarigione che è la condizione della vita.


Un altro “strumento di lavoro” è la “biblioteca dell’anima: il cerchio del council” raccontarsi , evitando dirette, nella modalità del council lasciando che il racconto vada avanti così come viene aiuta a guarire. Ormai è scientificamente riconosciuto. Una delle domande che mi sono sempre fatto è stata sempre quella ma “io sono” figlio di mio padre e di mia madre? In realtà il nostro corpo “IO SONO” è autentico nel momento che riesco a riconoscermi: “sono quello che dico e dico quello che sono” e quindi “Mi Chiamo ….” Nel nome di clown ci si può riconoscersi. E, quindi finalmente come “persona” (in greco è la persona che si metteva la “maschera”) abbandona l’immagine che ha di sé e diventa uomo intero: clown.

E così come clown non c’è più bisogno di nascondere: l’innocente, l’orfano, il viandante, il guerriero, il mago, il folle, la santa, il cattivo, e di fatto possiamo trovare una risposta a tutti i nostri ri-sentimenti e guarire. L’autenticità emerge. Riusciamo così a gestire le contraddizioni o meglio quello che ci sembrano i difetti li possiamo trasformare in pregi facendoli vivere al nostro clown perché è la nostra “realtà”.



Il clown così facendoci uscire “fuori dai nostri confini” ci dà la possibilità di evolvere, di riconoscerci, di essere autentici: né bene, né male. E, così posso permettermi di amare.

Clown "Dottore" Nanosecondo


Bibliografia:
Henri Laborit - Elogio alla Fuga; Dio non gioca a dadi;
Ryke Geerd Hamer – Testamento per una nuova Medicina;
Bert Hellinger – Riconosci ciò che è; I Due volti dell’amore;
Paolo Lissoni – Lo Spirito Sposa la Scienza;
Fritiof Capra – Il tao della Fisica;
Patrick Lemoin – Effetto Placebo;
Joly Jean – Boujard Daniel – Manuale di biologia per Psicologi;
Frankl Viktor E. – Logoterapia e analisi esistenziali;
Emile Couè – Il Dominio di se stessi;
Bruce Lipton – La Biologia delle Credenze, epigenetica;
Candace Pert – Biochimica delle emozioni;
Joe Dispenza – Il cervello;
Boris Cyrulnik – I brutti anatroccoli. Le paure che ci aiutano a crescere;
Carl Rogers – Un modo d’essere;
Focusing, Eugene Gendlin, Astrolabio 2001
Focusing, Il potere della focalizzazione nella vita e nella pratica terapeutica, Ann Weiser Cornell, Crisalide 2007
Biospiritualità, P.A.Campbell e E.M. McMahon, Crisalide 2001
Apprendere le terapie focalizzate sulle emozioni, E. Elliot - J.C. Watson - R.N. Goldman - L.S. Greenberg. Sovera 200