lunedì 27 settembre 2010

KHESED (tenerezza di Clown)

Il clown non è un “guru” se non vogliamo farlo essere, anzi il clown è di per "se" il contrario del "guru".

Egli irride il “re”, ma in quest’epoca che i “re” non ci sono chi è il“re” se non io. E, già “io sono” !

Il Clown in questo caso può far chiudere gli occhi all’uomo (se stesso) sul suo mondo per fargliene vedere uno nuovo, e porlo oltre "se" stesso. "Trascendere": uscire dai suoi confini, attraverso una sana follia che si prende cura di “se”, quel "se" (senza accento) quel “se” congiunzione quel "se" che unifca senza nessuna affermazione di "se".

Un uomo quindi intero che non si pone di educare l'altro, ma semplicemente se stesso. Un uomo che unifica quindi il suo male per trasformarlo in bene. Il Clown è un essere che per sua natura si muove verso. Il Clown come stato di grazia verso "se" e verso gli altri.

Mio padre che faceva l’autista di camion mi diceva sempre: "quando il camion si guasta non è morto, deve solo essere ricoverato in officina" , e molte volte se lo aggiustava da solo.

Heidegger parlava di "cura autentica" ed di "cura inautentica" . Per cura autentica egli intendeva quando l’uomo riesce a prendersi cura di “se” (senza accento) senza delegare nessuno (fin dove è possibile). Per cura inautentica intendeva quando l’uomo delega alle “tecniche” e qui l’uomo diventa macchina.

Ora considerato che non sono un camion mi sono chiesto qual è l’officina migliore dove posso essere ricoverato per curare i miei mali? Dentro di me!

Gli stessi riferimenti di valori prestazionali oggi di un ospedale, in mancanza di un vero è proprio “governo clinico” che pone “sotto esame” l’efficienza e l’efficacia di un intervento di carattere sanitario hanno trasformato gli ospedali in “aziende”. L’azienda di per se è valida sé produce un bene, ma in questo caso il valore del bene è l’uomo, e l'uomo non è una macchina. Il clown cerca nella sostanza di promuovere un'azione che recupera "arte & scienza" due componenti che sono alla base di tutte le medicine.

In questo senso il clown attraverso il suo intervento nell’ambito della comico terapia prova a trascendere il corpo attraverso un sorriso, trasformando la macchina in persona, in essere umano intero. Il clown "solleva" il corpo fisico e cerca di riallienarlo ad una eperienza un pensiero positivo.

Il sorriso come scintilla che unisce al tutto, in cui tutto è possibile anche “volare” (qui il volare resta non solo metaforico, ma esperienza di percezione e di vita del mio essere clown nel momento in cui effettua un intervento in ospedale. Molte altre sono le possibilità e le "tecniche" di volo che si possono esperienziare). Il clown non è in questo caso il forzato della risata anzi in alcune condizioni aiuta a far piangere perchè lui sa che il dolore è come il nocciolo di un frutto, si deve rompere per essere esposto di nuovo ai raggi del sole e germogliare.

Ognuno di noi è istinti e spiritualità, d’altronde lo spirito mette a dura prova sempre il nostro corpo nella sua dualità. Un nascosto nella trascendenza come lo definiva Freud, ma egli si sbagliava, perché è nascosto dentro ognuno di noi, ed ognuno di noi è trascendenza. Ognuno di noi è spirito e corpo insieme e allora il problema rimane la scelta di andare verso qualcosa.

Ma dov’è oggi questo qualcosa?

Non è più nella tecnica ma nel senso e nell’alto, qui la metafora del “volo”. Se la materia è un vuoto l’unica cosa che la può riempire è lo spirito: l’eros, l’amore nel senso più antico del termine.

Hegel sostiene che l'amore supera il diritto, è qualcosa che va oltre ed è più importante. È pertanto auspicabile uno Stato, una Comunità società e famiglia centrate sull'amore piuttosto che sulle leggi. L'amore non ha i confini del diritto, fatto di opposizioni e bilanciamenti tra poteri e continue distinzioni; l’amore è antitesi a tutte le opposizioni e a tutte le molteplicità. È nell'essere la rinuncia a sè stessi per un altro che porta all'identificazione del soggetto in un’altra persona, e, ugualmente nel pensiero, al fatto che il soggetto perde la coscienza di sè e diventa cosciente di questa identità, di essere tutt'uno e di non poter vivere senza l'altro:

«L’amore esprime in generale la coscienza della mia unità con l’altro, per cui io, per me, non sono un isolato, ma la mia autocoscienza si afferma solo come rinuncia al mio essere per sé e come unità di me con l’altro » (Filosofia del diritto, pag. 158)


«La vera essenza dell’amore consiste nell’abbandonare la coscienza di sé, nell’obliarsi in un altro se stesso e tuttavia nel ritrovarsi e possedersi veramente in quest’oblio. Quindi è identificazione del soggetto in un’altra persona, è il sentimento per cui due esseri esistono solo in una unità perfetta e pongono in questa identità tutta la loro anima e il mondo intero » (Lezioni d'estetica)


Tutta la nostra scienza si è affidata alla tecnica considerando l’uomo una macchina. La medicina cosi ha fatto l’uomo a pezzi affidando ogni pezzo ad una tecnica, con tutto quello che ne è derivato, in questo ha rinunciato, la stessa medicina, ad una delle sue più potenti medicine: l’amore.

Le ultime scoperte nel campo della fisica quantistica e delle neuroscienze e della biologia, ci stanno facendo comprendere sempre più che la mente “ è un energia non localizzabile” e ciò non può interessare né la psicologia classica, ne tanto la biologia materialistica.

Purtroppo queste credenze attuali della scienza si sono rilevate palesemente errate in universo quantistico dove conta la percezione e l’intuito più che la tecnica.

Oggi ad esempio più che di effetto placebo bisognerebbe parlare di un “effetto percezione” o “effetto credenza”.

Insomma l’effetto placebo viene trattato in malo modo nelle facoltà di medicina affidando il tutto alla farmacopea e/o alla chirurgia, inserendo con ciò dei parametri “scientifici” di valutazione dei livelli di “produttività” (efficienza-efficacia delle prestazioni sanitarie) producendo nelle strutture come gli ospedali contraddizioni enormi anche di natura etica con aberranti conseguenze: il caso della Clinica Santa Rita di Milano di alcuni anni fa resta emblematico anche in assenza di strutture deputate al controllo del: “governo clinico”.

Un po’ come dire che il vigile del fuoco prende lo stipendio se spegne incendi.

Insomma una medicina non basata sull’evidenza ma sulla cocorrenza.

In questo si inserisce la responsabilità della "cura autentica" ed "inautentica" e quindi la malattia come metafora della vita e dell’essere e non come guasto di un pezzo della macchina.
Quando per spiegare un fenomeno, secondo la regola filosofica e scientifica di Occam “il rasoio di Occam” vengono proposte ipotesi diverse, quella più semplice è l’ipotesi più probabile, e va considerata per prima, quando la fisica quantistica unita ai principi spirituali di alcune antiche filosofie o le stesse diverse religioni offrono spiegazioni semplici non solo alla medicina allopatica, ma anche della stessa filosofia e delle pratiche alternative e delle guarigione spirituali, il tutto non viene affatto considerato.

Il problema è ora comprendere che noi siamo immortali, perchè siamo esseri spirituali che esistono (non) separatamente (non) localmente e che la morte fisica è solo l’inizio di una nuova vita.

Quando pensiamo che una tribù di 40 nativi della Colombia come gli U'WA vanno “accompagnati” e difesi nella loro unicità, siamo consapevoli del fatto che essi sono gli unici tra i popoli arcaici della terra che pensano che l’universo è uno.

Essi non fanno distinzioni tra le rocce, l’aria, le piante, l’acqua e gli esseri umani. La materia è l’energia sono in perfetta interconnessione.

C’è stato un momento che gli scienziati sono stati costretti a separarsi dallo spirito. Copernico ruppe questa separazione affermando coraggiosamente che non era la terra al centro dell’universo (conosciuto) ma era il sole. Giordano Bruno fu bruciato come eretico. Un secolo dopo Renè Descartes insistette sul metodo scientifico per esaminare la validità di tutte le “verità” precedenti, escludendo da queste però le forse invisibili del mondo spirituale. Quando poi alcuni scienziati furono incoraggiati a studiare il mondo naturale e le “verità” spirituali, gli stessi furono definiti “non scientifici” perché la loro verità non poteva essere dimostrata anche se era la più semplice.

Darwin poi diede il là ad una vita che avesse senso solo se si ha e non se si è. La competizione ed il merito hanno posto l’uomo nelle stesse condizione dell’animale nella giungla. Ma noi siamo fatti ad immagine e somiglianza dell’universo! E, allora?

Certo resta ancora difficile pensare ad un tempo in cui ogni uomo potrà decidere di guarire da solo, ma dobbiamo pur cominciare da qualche parte ed in questo la terra ci sta aiutando perchè adesso: la terra è incinta!

Per il momento, considerato che siamo tutti angeli caduti proviamo almeno ad imparare a volare. Credo nella sostanza che solo se riusciamo ad imparare a volare con qualsiasi altro espediente riusciremo a vedere e realizzare anche un mondo più pulito.

Nota di precisazione sul termine eros e amore:

Nel greco antico i termini utilizzati per definire i vari sensi con cui attualmente si usa la parola "amore" sono maggiori e perciò più precisi, rispetto sia all'uso comune in italiano che in molte lingue moderne, per questo vi cito i significati in greco ed in ebraico, in particolare proprio Khesed "tenerezza" mi è sembrata la parola più giusta come titolo di questa mia nota:

Agape (αγάπη) è amore di ragione, incondizionato, anche non ricambiato, spesso con riferimenti religiosi: è la parola usata nei vangeli.
Philia (φιλία) è l'amore di affetto e piacere, di cui ci si aspetta un ritorno, ad esempio tra amici.
Eros (έρως) definisce l'amore sessuale.
Anteros (αντέρως) è l'amore corrisposto.
Himeros è la passione del momento, il desiderio fisico presente ed immediato che chiede di essere soddisfatto.
Pothos è il desiderio verso cui tendiamo, ciò che sogniamo.
Stοrge (στοργή) è l'amore d’appartenenza, ad esempio tra parenti e consanguinei.
Thelema (θέλημα) è il piacere di fare qualcosa, il desiderio voler fare.

Anche nel greco antico non è comunque possibile tenere i vari sensi ben separati e così troviamo agape talvolta con lo stesso significato di eros, e il verbo “agapao” con lo stesso significato di “phileo” (come nell'antico testo greco della Bibbia).

L'ebraico contiene la parola “ahava” per "affetto" e "favore", ma la più importante è la parola “khesed” che combina i concetti di "affetto" e "compassione" e viene talvolta tradotta con "tenerezza".

"Lo spirito è davvero come un alito di vento: soffia dove vuole, e tu ne senti la voce soltanto, ma la sua mente non arriverà mai a capire da dove viene e dove va. E da questo Spirito occorre che tu nasca , e che ti accorga che il tuo "io" (non noi) vero è della stessa natura dello spirito" ...."...Tu impara perciò ad ascoltare l'Io (te stesso/a), invece di farti maestro d'Israele , e maestro di un Noi..." ...."perchè quel che nell'uomo può salire in cielo (e volare) è soltanto quell'Io, (se stesso) quel figlio dell'uomo che dal cielo è disceso , e che apprtiene al cielo" . "Occorre adesso speigare cos'è l'Io (se stessi) , il figlio del Dio e dell'uomo, cosi che quando qualcuno comincerà a scoprirlo in se stesso , sappia cos'è e lo riconosca" ..."Ma in ogni caso , non è possibile che un Noi si coverta all'Io, nè che un uomo possa capire l'Io e sentirsi in pace con il Noi al quale vuole appartenere. Tu sei un maestro di Israele: se vuoi restare maestro d'Israele , ciò che ti sto dicendo non è per te" (Nicodemo 3,1-15; Numeri 21 e 9).

La nostra Comunità di Clown & Sognatori Pratici è fondata sulla libertà, perché ogni uomo o donna, clown e non, si decide di volta in volta per “se” e per la stessa Comunità.
Proprio in questa decisione si nasconde il fattore di libertà. Così tra questa libertà e la stessa Comunità nasce un rapporto autentico, di consolidamento, e non di semplice appartenenza o attaccamento.
Possiamo dire che la nostra Comunità garantisce il significato della individualità delle singole persone che vi partecipano perché solo la tutela della individualità delle persone garantisce la comunità.
Ciò distingue il senso della Comunità che vogliamo realizzare dalla "collettività" (qui la differenza tra “io sono” ed il “noi”) o dalla "massa", per promuovere proprio quella ricerca sull’io sono, non atomistico o asociale, ma fondamentalmente unico e per questo unitario perché và verso l’altro.
In questo senso l’occhio del clown riconosce sempre il “suo maestro” in tutte le persone che incontra, perché siamo tutti angeli caduti, e ciò è possibile perché davanti alla punta del suo naso c’è il paradiso.
Il percorso del Clown quindi è un "viaggio", un "percorso", e la stessa percezione del volo è una metafora per una ricerca del proprio “se”.
In questo senso l’io sono và “percepito” ed “intuito” perché così ci renderemo conto che siamo tutti maestri e che non abbiamo bisogno di nessun “guru”, anzi come dicevo all'inizio: siamo tutti angeli caduti.

"Se siamo uniti tutto si risolverà....."

sabato 25 settembre 2010

OLTRE SE'......













Ho conosciuto una ragazza

Dagli occhi azzurri, del mare.

Lei si imbarcherà

su una nave di colore nero

poi man mano, sale di grado.

Il suo capitano l’ha incontrato

Sulle ali di un castello,

Per riuscire ad avere un amore,

senza toccarlo.

Abiterà in un'ala

e lui in un'altra

E, gli parlerà

del suo amore fatto di carezze

baciate da gocce.

Gocce di quel mare avvolgente,

che non si tocca ma si immerge,

per salire al cielo,

e poi riscendere giù,

in forma planata di uccello

che si bagna in schiume di carezze

senza sudare passioni

perché scivoleranno silenziose

nell’onda a prua della nave.



E, cosi lei sorriderà nel sole,

nei colori dell'arcobaleno,

il suo volto toccato dal mare

fino a baciare labbra di vite insaporite

dal sale.



E, cosi salirà di grado il suo amore,

perché sarà fatto nell’incanto del sole,

al tramonto.

Così, la rugiada risalirà al cielo,

della sua notte fredda.

Lei resterà avvolta negli sguardi increduli

di un sogno, mai sognato

da amori disincanti

mentre dice “io ho amato così!”



Quando lei è innamorata si esalta,

ma ha anche paura,

e così fa pasticci: si arrabbia, esplode

la collera, ma spesso è solo dolcezza,

perché, non trova altri ingredienti

e se ne va, sulla sua nave.

Lei è antica, come il mare,

mentre guarda i colori di una canzone,

con le mani, e resta sola,

incapace di farsi amare,

perché non viene vista.



Ma ora finalmente fa danzare,

le sue mani bianche che parlano,

senza conoscere le parole che dicono.

Le sue mani , cercano di riprendere il movimento,

che si era un po' spento,

si, ora va meglio, e cosi può portare il suo dono.

Si ricorda di farsi dare le scarpe,

e cosi si mette in cammino sull’acqua,

si ricorda che ha scelto un colore

di base nera,

con il tocco di verde, per regalarlo al suo amore.

E, così con questi colori lo avvolge e lo benedice



I colori sono magici,

sono fatti di tante piccole gocce di mare sottili,

senza bagnarsi ma soltanto incantarsi.

E, così gli dirà che lei starà per sempre,

nell'altra ala del castello,

che è grande quanto il mondo,

che a lei non mancano i colori per proteggersi,

e come gli insetti colorerà il suo amore.



Non si possono toccare i tramonti,

come si può pensare di toccare l’amore?

E, cosi Lei immerge i colori fino all'osso,

avvolgendo di profumi il suo amore

e lui così la vedrà e resterà per sempre incantato.

Ogni qualvolta vedrà un tramonto

Vedrà il suo amore su una nave,

che viaggia in mare aperto,

sarà la sua immagine,

questo è più che toccare,

è stare immersi nel mare.



Oggi l’amore è silenzio e solca a vele spiegate,

sulle ali di un castello incantato

l’onda, il cielo, e cosi potrà essere tutto,

oltre sé...con il tocco del mare.


(Storie d'amore di un Clown che si chiama Nanosecondo..in forma di rosa.)

mercoledì 22 settembre 2010

Zona Franca: "una nuova strategia d'amore" con il RNCD Clown Dottori | NTR24

Zona Franca: "una nuova strategia d'amore" con il RNCD Clown Dottori NTR24

FESTIVAL “POESIA IN FORMA DI ROSA”
20 settembre 2010 Benevento
Laboratorio

“Una Nuova Strategia d’Amore”
“Gli Dei nascosero la poesia nel cuore degli uomini, perché nessuno l’avrebbe cercata. La trovarono solo i bambini, i poeti e i clown...proviamo a cercarla insieme?”

Poesie raccolte nel corso del laboratorio sotto i pini di piazza san modesto a benevento, dopo averci abbracciato gli alberi che devono abbattere perché anche loro si sono ammalati di tristezze…..

Quando ho chiuso gli occhi
Si sentiva di più il vento.

Quando ho chiuso gli occhi,
mi sono accorto per la prima volta,
che le scarpe erano un po’ strette.

Quando ho chiuso gli occhi,
facevo così con le mani.

Quando ho chiuso gli occhi,
aprivo gli occhi e potevo finalmente
guardare gli altri.

Quando ho chiuso gli occhi,
ho sentito il vento.
Era bianco, nero e giallo.
E, poi ho visto i primi occhi azzurri,
di cui non avuto paura.
Ho capito che gli occhiali mi servivano,
per circoscrivere la paura.

Quando ho chiuso gli occhi,
mi sono chiesto cosa abbia visto la mia compagna,
attraverso i miei occhi sfuggenti,
spero dei colori.

Quando ho chiuso gli occhi,
ho visto un essere umano come me.
L’umanità è sempre struggente.

"Io Ti voglio bene"...,
un’esperienza molto bella e complicata.
Un’esperienza di amore universale,
non erotica verso un uomo.
E, questo per me
è totalmente una scoperta.
Abbraccio con lui un albero,
faccio parte del tutto.
Guardando l’altro negli occhi,
mi sembrava di vedere mio padre.

Quando ho chiuso gli occhi,
c’ero anche quando non c’ero.
E, anche un modo,
di essere col tutto.

Guardo perché sei la donna più bella,
guardo il cuore batte,
tu sei la mia vita sempre,
e la forza mia.
Ha gli occhi belli,
perché mi batte il cuore.
La prima che ho conosciuto,
e mi sono innamorato.

Quando ho chiuso gli occhi,
le nuvole dei pensieri tristi,
attraversano gli occhi,
per vedere negli occhi tuoi,
e diventare nuvole di pensieri felici.
E, così le onde del sole sollevano,
le mani fino al viso.

Ora guardami negli occhi,
e dimmi cosa è la felicità.
E, così capisco che quando non penso a lei,
sono infelice.

E’ stato bello perché sono stata bene,
mi è sembrata una cosa strana,
è la prima volta che una persona estranea,
mi dice: ti voglio bene.
Ci siamo divertiti.

Quando ho guardato negli occhi il mio compagno,
ho provato un’emozione,
e poi non sono riuscito a guardare bene,
i suoi occhi.
Mi faceva lacrimare i miei occhi.


La mia esperienza più bella è quella che ho vissuto adesso:

i ragazzi del centro “E’ più bello insieme”,
mi sono stati vicini,
in questi giorni in ospedale.

Volevo scrivere una cosa che rimanesse nella storia.
Scrivo Benevento che rimarrà nella geografia.


(testi scritti nel corso del laboratorio del 20 settembre dagli stessi partecipanti.)

Il 23 settembre si è parlato a lungo di......

http://www.ntr24.tv/it/video/2584

http://www.ntr24.tv/it/video/2582

Rassegna Stampa (parziale)

http://www.ilquaderno.it/festival-zona-franca-primo-bilancio-positivo-lassessore-del-vecchio-gia-pensa-prossima-edizione-50851.html

http://www.gazzettabenevento.it/Sito2009/dettagliocomunicato.php?Id=20657


P.S. Se sta cosa ha funzionato, come tutte le cose inutili, lo sapremo solo tra quindici anni......non vi scoraggiate!

venerdì 17 settembre 2010

PROCESSIONE D'AMMORE CON I CLOWN

Incontro tra CONCERTO MUSICALE SPERANZA di Pino Ciccarelli e la RNCD Comunità Libertaria di Clown & Sognatori Pratici.
Hanno suonato:
Pino Ciccarelli:sax soprano e clarinetto
Davide de Gregorio:sax tenore
Mario Nappi:pianofote
Roberto Giangrande:contrabbasso
Max Capocotta:Fisarmonica
Marco Caligiuri:batteria

Coreografie (straordinarie!): Tutti i clown, nessun escluso.

"PROCESSIONE D'AMMORE"

1° INCONTRO COMUNITA' RNCD 2-5 SETT. 2010
C'è sempre una prima volta ma spero tanto che San Lorenzello (BN), l'immaginifico Borgo Antico, tanto antico che ci stanno pure i dinosauri, ogni anno possa ospitare la nostra "processione d'ammore", perchè? Ma per praticare la nostra nuova strategia d'amore. Quest'anno per ...me è stato bellissimo, grazie a tutti voi ed in particolare consentitemi di ringraziare CONCERTO MUSICALE SPERANZA con Pino Ciccarelli e la sua banda sono stati veramente mitici, auguro a tutti loro infiniti successi.

Un grazie specialissimo a Cinzia ProLoco a Federico & la mitica Clown Squasapasa.

ops... dimenticavo il primate cittadino Miereco Sindaco Giovanni Di Santo, il Parroco Don Michele - che ci ha pure dato la sua benedizione domenicale -, l'Arma dei Carabinieri, la Protezione Civile, le Onoranze Funebri Civilli .."uno sponsor per la vita" che ci ha fatto la "fascia" ....i Vigili Urbani che ci hanno permesso l'occupazione provvisoria del suolo pubblico, le CUOCHISSIME signore che ci hanno sfamato con i loro culinari buffet, e tutti gli Operatori Ecologici che il giorno dopo hanno provveduto alla raccolta differenziata, insomma i cittadini tutti di San Lorenzello.

Clown Nanosecondo - Presidente Comunità RNCD

Musiche by: Concerto Musicale Speranza PROCESSIONE D'AMMORE http://www.youtube.com/watch?v=40R8Yr ... per gentile concessione degli autori.

Fotografie by:

Lorenzo Federico & Luigi Cofrancesco.

giovedì 16 settembre 2010

ARTEMPORI FESTIVAL "POESIE IN FORMA DI ROSE a Benevento

Le idee di Art’Empori per il
Festival “Poesia in forma di rosa”
a Benevento

dal 18 al 24 settembre 2010



Comunità RNCD
Laboratorio

20 settembre 16/20.00
Piazza San Modesto

in caso di condizioni meteo avverse
PALESTRA scuola
Rione Libertà
Via Firenze - Benevento

"Una nuova Strategia d'Amore"

Gli Dei nascosero la poesia nel cuore degli uomini, perché nessuno l’avrebbe cercata. La trovarono solo i bambini, i poeti e i clown...proviamo a cercarla insieme?






QUI IL PROGRAMMA COMPLETO DEL FESTIVAL
"POESIE IN FORMA DI ROSE"
http://artempori.wordpress.com/2010/09/16/zona-franca-poesia-in-forma-di-rosa-no-tag-politicamente-scorretti-dal-17-al-26-settembre-2010/









in particolare segnaliamo l'incontro...

GIOVEDI’ 23 SETTEMBRE
Art’Empori per Poesia in forma di Rosa

Ore 18:00 –
Teatro De Simone
Parol_incontr_azione
Dibattito pubblico sulle parole capaci di azione, sulle emozioni capaci di bene comune:
- Presentazione del PoeCivismo e degli strumenti connessi;
- La responsabilità sociale dell’artista. Interventi delle associazioni culturali e di volontariato.

Art’Empori e Rete Arcobaleno su “Il verticismo emozionale nell’arte come linguaggio dell’omologazione nel sentire comune. L’esperienzialità per un fruitore che diventa coautore di una cittadinanza non delegata. Un uso etico dell’arte per un mondo che si evolve nelle emozioni quotidiane e non nelle grandi rivoluzioni”, tramite Alessio Masone.

Art’Empori su “La rosa fiorisce senza un perché: la poesia, il (per)dono, lo sguardo del nascente“, tramite Nicola Sguera.

Comunità RNCD Clown Dottori su “Il clown è poesia fatta persona: uomo intero come superamento del dualismo”, tramite Enzo Maddaloni.

Città di Eufemia su “La poesia vince di mille secoli il silenzio: curare lo sguardo per riabitare il mondo”, tramite Carmela Longo.

Città di Eufemia su “La scultura sociale di Joseph Beuys per una condivisione sociale dell’arte”, tramite Mario Festa.

Centro per disabili “E’ più bello insieme” su La fragilità si protegge con la bellezza, non con la forza. Per una nuova strategia di inclusione sociale basata sulle emozioni etiche e non sulle leggi”, tramite Angelo Moretti.

Il Girasole, minori e disagio su “Il linguaggio dell’arte come linguaggio dell’anima: suo valore terapeutico e trasformativo”, tramite Anna Tecce.

Nell'attesa.......

Le cose che ho imparato nella vita - Paulo Coelho





Ti dimostro come puoi cambiare la tua vita...






La sezione artemporiana del Festival "Poesia in forma di rosa" è promossa dalle seguenti realtà associative:

- Art'Empori. Comunità dell'arte biodiversa;
- Rete Arcobaleno. Associazioni per un'economia solidale;
- Comunità RNCD Clown Dottori;
- Centro per disabili "E' più bello insieme";
- Città di Eufemia. Nodo di economia solidale;
- LIPU Benevento;
- Lerka Minerka. Associazione escursionistica;
- La Cinta Onlus. Associazione per il recupero della relazione uomo/animale;
- GAS Arcobaleno. Gruppo d'Acquisto Solidale
- Tandem21/Quinua. Consumo Critico e Commercio Equo e Solidale

lunedì 13 settembre 2010

E vedo mia Madre














Tolgo con gli occhi,

le amarezze dal mio petto.

Abbraccio il respiro,

e le dolcezze della pancia.

Respiro la mia faccia,

di carezze a mani calde.

Sprofondo nell'armonia,

di due note: ti voglio bene.

Salgono pensieri dal mare,

fino a volare.

Guardo negli occhi un gabbiano,

e vedo mia madre.


Nanos

SAN NAZZARO (BN) 18 E 19 SETT. 2010 "BORGO VICINO"

2° FESTA DELL'ECO VICINANZA AL TERRITORIO E ALLE PERSONE

EVENTO ORGANIZZATO DALLA RETE ARCOBALENO - ECO SOLIDALE DI BENEVENTO, DAL COMUNE DI SAN NAZZARO, PRO LOCO E TANTI ALTRI....

PASSEGGIATE, LABORATORI DI RINASCITA, PIAZZETTA DELL'ECO VICINANZA, GIOCHIAMO CON LE LENTEZZA, MUSICA E TAVOLATA.

E POI SE VUOI PUOI ANCHE


"PROVA IL TUO CLOWN ....."

http://beneventoecosolidale.wordpress.com/2010/09/11/sannazzaro-borgovicino-2%C2%B0-festa-dellecovicinanza-18-e-19-settembre-2010/

venerdì 10 settembre 2010

UNA SQUOLA DI CLOWN: UOMINI INTERI

Tutta la mia attenzione …..

Sul mio vivere oggi come clown, in una “nuova epoca” di quel sentimento - che torna sempre - di mancanza assoluta di significato della vita per molti, tutta la mia attenzione è rivolta a realizzare un compito: "educare".

Qui devo chiarire che il mio concetto di “educare” non è quello classico di trasmettere delle conoscenze e delle nozioni, ma piuttosto come clown di affinare la mia coscienza in maniera tale che possa scorgere le esigenze racchiuse nelle singole situazioni della mia vita e dichiarare: “io sono”.


In questa “nuova epoca” in cui forse anche i dieci comandamenti sembra stiano perdendo la loro validità incondizionata per molti uomini, credo anch’io che l’uomo deve essere in grado di percepire i “diecimila comandamenti” che sorgono dalle diecimila situazioni con cui la vita lo mette a confronto, solo così la sua vita gli apparirà piena di significati (piena di compiti).

Solo una coscienza sveglia e affinata, considerando che la coscienza non ci appartiene è qualcosa a cui però possiamo accedere, lo rende capace di “scegliere”, senza nessuna delega, in modo da non cedere al conformismo e non piegarsi a nessun totalitarismo, per questo siamo una comunità di "clown libertari".

Il clown è giullare e può deridere il "Re". Ciò vuole dire che può deridere "se stesso" ed il suo “ego” il suo "Re" e così deridere un modello di “educazione” non più valida nella misura in cui non è più un "educazione" alla responsabilità.

Quando un po’ di tempo fa ho proposto ad un folto gruppo di studenti di alcuni licei psicopedagogico (in un laboratorio) di abbracciarsi, o dirsi ti voglio bene, o raccontarsi un amore guardandosi negli occhi, i propri insegnati mi hanno detto “ma sei matto?.. non si può fare questa cosa…!” ……io, mi sono chiesto: “…ma chi è il matto adesso?”

La nostra società è caratterizzata da un benessere non solo a livello materiale, ma a livello di informazione: siamo nell’esplosione dell’informazione. Un numero sempre più grande di libri e di giornali, cellulari, internet stesso, ci informano ma non ci comunicano, non ci svelano. Veniamo sopraffatti da eccitazioni molteplici consumando le nostre dipendenze affettive, in droghe, alcool, ecc, e non solo di carattere sessuale, perdendo di vista il "gioco dell’amore".

Per questo i clown fanno “processioni d’ammore” perché l’amore, nel suo penetrante sguardo della realtà, anticipa qualcosa: si tratta delle possibilità personali di ognuno, non ancora realizzate, che ogni persona che si ama o che ama nella sua concretezza, ancora nasconde in sé e che va ricercato non solo attraverso un cammino profondo, ma una "processione (alta) d'ammore".

Insomma se non puoi camminare adesso c'è bisogno provare a volare. Anche per questo molti anni fà mi sono costruito una "moto del tempo". Il rischio è che se l’uomo, in tale clima di stimoli e di eccitazioni provenienti dai mezzi di comunicazione di massa, crea un modello: “io sono se appaio” rischia di restare se stesso di "fotografare" un'immagine di se statica e si deve confrontare con un “io sono” che non riesce a recuperare ciò che è essenziale e ciò che non lo è. In una parola, deve sapere che cosa ha significato, e che cosa non lo ha e ciò certamente non glielo può dire un lungo spot pubblicitario ma solo se stesso nel confrontarsi a specchio con gli altri.

In questo senso il clown non si identifica con una morale, nel vecchio modo di pensare, la morale come modello esistente, già dato. Anzi il clown spera di non moralizzare più nessuno, nel senso che quello che è buono o quello che è cattivo non dovrà essere definito da ciò che si deve fare o ciò che non si deve fare, ma da ciò che promuove e favorisce il compimento del significato affidato e richiesto ad ognuno di noi definendo negativo ciò che per ognuno di noi impedisce il compimento della ricerca “conquista” di tale significato “alto" e non "profondo”.

In questo senso si inserisce quel mio “se” senza nessun accento. Il mio è un “se” congiunzione (non affermazione, statica) che attraverso la consapevolezza esclusiva dell’io sono mi porta sempre più ad avvicinarci alla dimensione di quella coscienza universale alla quale possiamo attingere quello che per noi è il significato dell’amore. Un giorno una clown in un laboratorio mi disse sai Nanos non ho trovato il mio Clown però ho incontrato di nuovo Gesù. Anch'io non andavo a messa da molti anni e domenica scorsa vi ho partecipato, ho sentito forte la presenza di mia Madre e di Mio Padre li a fianco a me.

Il compito della coscienza infatti credo che stia proprio in questo. Lo spirito mette sempre alla prova il nostro corpo nelle parti duali per farlo elevare “trascendere”.

Il ridere di "se" del nostro clown si inserisce all’interno di questo significato dell’essere: “io sono” con amore.

Alla “legge morale” (nel senso dell’imperativo categorico di Kant) il mio clown cerca con la sua sana follia di scrivere una “legge dell’individuo” una legge senza nessuna delega dell "io sono", la stessa coscienza nella forma in cui parlo qui, alla fine resta l’unica ad armonizzare, come un “concerto musicale speranza” la mia speranza di essere: “io sono”.

Per questo il significato non può essere dato da nessuno, ognuno lo deve solo trovare, avendo coscienza che cio non può essere avulso dal comprendere cos'è l'amore. L'amore è assolutamente niente nel più completo silenzio del dono della luce di un tramonto, e li difronte a questo incanto della natura che non andiamo più alla ricerca di qualcosa, non c'è assolutamente un centro. Allora c'è amore.

Il processo di “educazione”, la pedagogia della nostra “SQUOLA CLOWN” è, e resta “il viaggio” … Alla ricerca del tuo clown … ma se trovi qualcos’altro va bene lo stesso!”, questo è la nostra ricerca per una nuova strategia d’amore, perché credo che solo l’amore è in grado di scorgere una persona nella sua giusta luce e nella sia unicità.

Questa oggi è, tutta la mia attenzione!

Clown Nanosecondo



Tutta la mia attenzione....




















Tutta la mia attenzione,
osserva il corpo,
che si è trasformato
in clown.

E, come la sera
dona un tramonto,
al suo giorno,
anche la luna
si innamora
capricciosa
di due puntini
qui a terra.

E, come
profili d'amore
aiutano l'ombra
a preparare la valigia,
per un viaggio fantastico,
a cui presto oggi,
al riparo dal vento
e dalla pioggia,
tutta la mia attenzione.....
per far ritorno.

Nanos

martedì 7 settembre 2010

14 SETTEMBRE ORE 20,00 APICE BN


Apice (BN)

con il Patrocinio del Comune

14 settembre 2010

Piazzale Papa Giovanni XXIII

(in condizioni meteo avverse l’incontro si terrà nel Centro Sociale Polivalente)



Ore 20,00 “Clown in Carrozza”

Ore 21,00 Spettacolo Clown Bergamotto

Ore 22,00 Abbracci liberi

Il Clown è polvere di magia

Vi proponiamo un viaggio alla ricerca del vostro clown che rappresenta una vera e propria pedagogia, un percorso per riscoprire l’abitazione straordinaria dell’energia, essere vicini alla propria verità, trovare le proprie scarpe.

Il clown, è uno stato d’animo incarnato, non è un personaggio, o una maschera è uno stato di grazia. Il clown è netto, non media: il termine ci riconduce a contadino, terrone, grezzo, animale, terreno, pauroso, scimmiesco, ha a che fare con la paglia e con il letame, ma tutti sappiamo che “..solo dal letame può nascere un fiore”. Per questo il Clown è poesia


…. anche le ferrovie dimenticate aspettano un tuo sorriso!



Rassegna Eco Solidale a Benevento: "I COLORI DEL CINEMA"


Venerdì 23 aprile
al via la rassegna


"I COLORI DEL CINEMA”

"I colori del cinema che si proiettano anche nelle coscienze" è una rassegna che coinvolge le associazioni ecosolidali e alcuni operatori culturali, quali testate giornalistiche e librerie del territorio beneventano. Per 23 venerdì, alle 20,30, a turno, le realtà associative o culturali propongono la propria interpretazione della sostenibilità e della promozione sociale tramite la proiezione di un film, di un corto, di un documentario o di foto. Accompagnano le immagini anche alcuni interventi sul tema oggetto della serata. A seguire, un aperitivo del territorio che consolida l'attitudine aggregativa dell'iniziativa che intende mettere in circuito orizzontale le numerose realtà associative e culturali sannite.

Nel corso del primo appuntamento, verrà presentata anche l'iniziativa degli "Avamposti Civici, una rete dei luoghi promossi dall'associazionismo".

Presso la libreria Masone, venerdì, 23 aprile 2010, ore 20,30, i "Colori del cinema" prende il via : primo appuntamento, presso la libreria Masone con le associazioni Rete Arcobaleno, GAS Arcobaleno (Gruppo d'Acquisto Solidale) e Tandem21/ Quinua (Commercio Equo e Solidale) che propongono la seguente scaletta:"I colori del cinema: rassegna della biodiversità e della coesione sociale", introduce Gennaro Del Piano; "Avamposti civici - la rete dei luoghi promossi dall'associazionismo", introduce Enzo Auletta (GAS Arcobaleno). Segue la proiezione di "Di mestiere faccio il paesologo" (2009, 50 min), video documentario di Franco Arminio e Andrea D'Ambrosio. Intervento del regista Andrea D'Ambrosio (suo il documentario "Biutiful cauntri") e "Appunti di paesologia", un intervento di Franco Arminio, fondatore di questa disciplina. A concludere, "L'ecovinanza in risposta al verticismo culturale", intervento di Alessio Masone.

http://www.beneventoecosolidale.wordpress.com/


Segue calendario della rassegna
"I colori del cinema"

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Gli appuntamenti "I colori del cinema" si proiettano (anche nelle coscienze) Di venerdì, ore 20,30
Se non specificato diversamente, gli appuntamenti si svolgono presso la Libreria Masone di Benevento vIA DEI RETTORI, 71


Il nostro appuntamento è fissato per il 15 ottobre

http://www.facebook.com/fischietto.clown?ref=pymk#!/event.php?eid=121291871229170&index=1

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23 aprile 2010
Rete Arcobaleno - GAS Arcobaleno (Gruppo d'Acquisto Solidale) - Tandem21/Quinua (Consumo Critico e Commercio Equo e Solidale)
"I colori del cinema: rassegna della biodiversità e della coesione sociale" - Introduce Gennaro Del Piano
"Avamposti civici - la rete dei luoghi promossi dall'associazionismo" - Introduce Enzo Auletta? (GAS Arcobaleno).
"Di mestiere faccio il paesologo" (2009, 50 min) - Video documentario di Franco Arminio e Andrea D'Ambrosio.
Intervento del regista Andrea D'Ambrosio.
Appunti di paesologia - Intervento di Franco Arminio.
"L'ecovinanza in risposta al verticismo culturale" - Intervento di Alessio Masone.
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30 aprile 2010 - Luogo dell'evento: Centro per disabili "E' più bello insieme" c/o scuola elementare san modesto, Benevento
E' più bello insieme - Centro per disabili Benevento
"Cuore sacro" (Italia 2005) - Film di Ferzan Ozptek.
"Inclusione e comunicazione con l'altro" - Intervento di Angelo Moretti.
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7 maggio 2010
Emergency (gruppo BN/AV)
Introduce Maurizio Pecoriello (gruppo emergency AV/BN).
"Kabul: i volti degli effetti collaterali della guerra" (2009) - Proiezione delle foto realizzate da Carmen Papaianni, medico anestesista, durante la sua esperienza presso l'ospedale Emergency di Kabul.
"Cosa ho imparato dagli afgani: tre mesi all'ospedale di Kabul" - Intervento di Carmen Papaianni.
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14 maggio 2010
Art'Empori (Comunità dell'arte biodiversa)
"Dalla diversità nell'arte all'inclusione sociale" - Intervento di Tullia Bartolini e letture di Loredana La Peccerella.
"Benevento nelle foto di Ernesto di Gennaro" - Proiezione delle foto (2006/2010) realizzate per il libro "Benevento e la sua provincia" di Giuseppina Bartolini Luongo, Alisei Edizioni - Intervento di Ernesto di Gennaro.
"Obscura Nox" (2010, 8 min), corto di Giustino Pennino, con Peppe Fonzo, Giovina Guerra (aiuto regia).
Intervento di Giustino Pennino.
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21 maggio 2010 - Luogo dell'evento: Libreria Luidig, Palazzo Collenea, Benevento
Luidig - Associazione culturale
Fahrenheit 451 (GB 1966, 112 min.) film di François Truffaut.
Introducono Elisabetta Landi e Yuri Di Gioia.
Interviene Antonio Medici.
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28 maggio 2010
Lerka Minerka - escursionismo naturalistico

"Questo è il mio paese, nel Sannio e nel Matese con gli Intillimani" (1976, 25 min) - Video documentario di Ugo Gregoretti, con gli Intillimani, relativo alla Marcia della Fame di San Bartolomeo in Galdo (1957) e al territorio del Matese.

"Sentiero degli anarchici", escursione da San Lupo a Letino, dall'11 al 13 giugno 2010 - Introduce Roberto Pellino (zio Bacco)
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4 giugno 2010
Comitato Provinciale di Benevento per la Campagna referendaria per l'acqua pubblica
"La storia dell'acqua in bottiglia" (2010, 8 min.) video di Annie Leonard
Introduce Marilina Mucci
"La campagna referendaria per l'acqua pubblica" - Intervento di Alex Zanotelli
"Acqua bene comune" - Intervento di Maria Masone
Durante l'evento, si raccoglieranno le firme per la presentazione dei tre quesiti referendari.
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11 giugno 2010
Sanniopress Onlus e Palazzo di Città
Proiezione del film "Il mio piede sinistro" di Jim Sheridan (Irlanda - 1989) - durata 103 minuti
Introduce Billy Nuzzolillo (Sanniopress Onlus)
Intervento di Antonio Medici (Palazzo di Città)
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18 giugno 2010
Parliamone
Sensibilità e sconcerti
Video-installazione autoprodotta
Materiali sonori "RUR atelier multimediale"
Interventi di Tullia Bartolini e Vanni Miele
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25 giugno 2010 - Luogo dell'evento: La Cinta, fattoria zooantropologica, c/da San Vitale, Benevento
La cinta onlus
"La cittadinanza del cane" - Intervento di Tullio Zullo - referee locale SIUA
"Hachiko - il tuo migliore amico" (USA 2009, 93 min) - FILM di Lasse Hallström
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9 luglio 2010 - Luogo dell'evento: Corte di Palazzo dell'Aquila, piazza Orsini, Benevento
Emisfero Sud - Associazione per il Commercio Equo e Solidale - GAS I nove semi (Gruppo d'Acquisto Solidale)
"Terra libera Tutti" (2009 - 50 min) - Video documentario di Luigi Abramo ed Emanuele Piano
"Libera di don Ciotti, per un'emancipazione dalla cultura mafiosa" - Intervento di Chiara Vesce (o di Giorgia Georgopoulos)
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16 luglio 2010 - Luogo dell'evento: L'Abbazia benedettina del SS. Salvatore, San Salvatore Telesino
Città di Eufemia - San Lorenzello
"Il villaggio dell'arte" (2006) - Video documentario di Marcello Malaguti e Romano Montesarchio.
"I laboratori di arte partecipata" - Intervento di Mario Festa
"Energia sociale e partecipazione" - Intervento di Carmela Longo
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23 luglio 2010 - Luogo dell'evento: San Salvatore Telesino
No inceneritore a San Salvatore Telesino (comitato civico)
Viaggio nel paziente - diverso bio- cammino del seminare, piantare, raccogliere e mangiare in un paese di provincia - Proiezione di foto liberamente scattate nell’orto
Proiezioni di spezzoni liberamente tratti da “ Il pianeta Verde” (Francia 1996, 99 min) - Film di Coline Serreau
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3 settembre 2010 - Luogo dell'evento: Guardia Sanframondi
A Guardia dell'ambiente (comitato civico di Guardia Sanframondi) - Cittadini in movimento San Salvatore Telesino
"Food inc." (USA 2008, 94 min) - Docu-Film di Rob Kenner
"La nuova economia, ambientale e sociale, inizia dal mondo contadino" - Intervento di Luca Zolli
Intervento di Flaviano Foschini - Agronomo
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10 settembre 2010
Slow Food Benevento
Terra Madre (Italia 2009, 78 min) - FILM DOCUMENTARIO di Ermanno Olmi
"TERRA MADRE - Comunità dell’apprendimento e culture popolari" - Intervento di Maria Elena Napodano
TERRA MADRE - economia di piccola scala e alternativa alla globalizzazione - Intervento di Erasmo Timoteo
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17 settembre 2010
LIPU Benevento
"Zona umida del vallone San Giovanni a Ceppaloni" - Foto - Intervento di Marta Kocsis (zoologa)
"Le gru a Benevento e l'Oasi zone umide beneventane" - Video e foto - Intervento di Marcello Stefanucci (delegato LIPU)
"SOS fauna selvatica: la piaga del bracconaggio e i recuperi della Lipu Benevento" - Foto - Interventi di Martino Izzo, Simone Iovino, Serena Iele, Chiara Caporaso, Stefano Solina, Federica Francesca (attivisti lipu)
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24 settembre 2010
CAI Club Alpino Italiano - Sezione di Benevento
"Into the Wild - Nelle terre selvagge", (2007, 148 min) - Film di Sean Penn
"Andiamo in natura ma... sempre con misura!" - Intervento di Enzo Ascione - Presidente di Club Alpino Italiano - Sezione di Benevento
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1° ottobre 2010
NTR 24.tv - web tv di Benevento
"Il giornalismo web e sue articolazioni" - Intervento di Geppino Grande (NTR24.tv)
"Le notizie che fanno notizia" - Video-antologia di un anno di lavoro
"Prove di giornalismo webtv con il coinvolgimento del pubblico presente"
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8 ottobre 2010
Bmagazine - rivista di approfondimento mensile
"Uno Zero Quattro" - Video inchiesta di Luigi Furno, Alessandro Caporaso, Alessandro Paolo Lombardo, Emy Martignetti.
Introduce Emilio Fabozzi
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15 ottobre 2010
RNCD
(Raduno Nazionale Clown Dottori - Comunità libertaria per sognatori pratici)
Nel contesto della Rassegna I Colori del Cinema
http://radunonazionaleclowndottori.blogspot.com/2010/04/rassegna-eco-solidale-abenevento-i.html
la nostra associazione si presenterà attraverso la proposta del film
"CLOWN IN KABUL"
Regia di STEFANO MOSER & ENZO BALESTRIERI
anno 2002
DOCUMENTARIO
Della missione di un gruppo di medici e clown a Kabul nel 2002.
qui un anteprima CONSIGLIATA AD UN PUBBLICO ADULTO
http://www.youtube.com/watch?v=3bkr7Fd3rJs
Saranno ospiti della serata:
Stefano Moser (uno dei Regista e Sceneggiatori del Film)
&
Serena Roveta (una delle Clown che ha partecipato alla missione)
tema della serata:
“IL CLOWN: UN VIRUS POLITICO?”
approfondimento:
http://www.girodivite.it/Il-Clown-Shady-va-a-fare-la-pace.html

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22 ottobre 2010
Archiattack - Luogo dell'evento: [archiattack]studio, via francesco paga, 77, benevento
MY PLAYGROUND a film about the modern movement in urban space di Kaspar Astrup Schröder - Danimarca
(2009, 50 min.) - lingua: inglese
Introducono Piergiorgio Romano e Gianluca Francesca
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29 ottobre 2010
Messaggio d'Oggi
"Fitzcarraldo" (Germania 1982, 158 min.) di Werner Herzog
"Natura e cultura" - Interventi di Danila De Lucia e Anna Lisa De Mercurio
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12 novembre 2010
Codisam - Comitato Difesa e Salute
Storia di un paese invaso: il nemico rifiuto - video inchiesta a cura del Codisam
Introduce Nicola Colangelo
"Emergenza ambientale e società" - Intervento di Erika Farese


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Come Comunità RNCD ci piace pensare ad un PIANETA più VERDE
per questo abbiamo aderito con convinzione anche noi alla bellissima rassegna.....






lunedì 6 settembre 2010

ISCRIZIONI 2010/2011 SCUOLA MUSICOTERAPIA GESUALDO (AV)

La Scuola Triennale di Musicoterapia “Carlo Gesualdo” Gesualdo (Av) è lieta di comunicare l’apertura delle selezioni per l’ammissione al corso per l’anno accademico 2010/2011.

Requisiti di accesso: Diploma di scuola media superiore, Diploma di Conservatorio o Compimento medio di uno strumento musicale, Laurea in discipline medico/psicologiche o sociologiche.


Inoltre costituisce requisito di accesso l’operare già in strutture tecnico/riabilitative e socio-sanitarie nonché in contesti di relazione d’aiuto (medici, psicologi, insegnanti, educatori ecc ). Per concorrere è necessario inviare una breve domanda di ammissione con i propri dati anagrafici ed allegare un curriculum vitae.
Per ulteriori informazioni chiamare il Comune di Gesualdo o chiamare il 347.7419809 oppure scrivere al seguente indirizzo mail: sabatino.miranda@libero.it

http://istitutogesualdiano.it/public/?p=3,3



Anche quest'anno, dopo l'esperienza del Raduno 2009 di Flumeri (AV), abbiamo avuto il piacere di partecipare come clown nel nostro 1° Incontro Comunitario RNCD a San Lorenzello (BN) dal 2 al 5 settembre 2010 ai laboratori di musicoterapia che ci ha proposto la Scuola di Gesualdo "curati" dal suo immaginifico Direttore Sabatino Miranda e dello splendido Prof. Fausto Russo (psicoterapueta).



Con la loro scuola spero che presto possa nascere una proficua collaborazione per realizzare un "PERCORSO INIZIATICO INTEGRATO" dei due approcci "comico terapia e musicoterapia" che credo abbiano in comune gli stessi "strumenti":


CORPO;

VOCE;

EMOTIVITA';

RITMO;

ASCOLTO;

ARMONIA;

ENERGIA;

DISCIPLINA (della serenità);

IMMAGINAZIONE;

...insomma l'ARTE & la SCIENZA i due elementi a base di tutte le medicine.

Ciò per realizzare il sogno della nostra nuova "SQUOLA DI CLOWN Dottori e Sociali"

Nel frattempo vi invito ad acquistare e leggere questo bellissimo
volume

"La Medicina dei Suoni. L'esperienza sonoro-relazionale come cura del sè"
(Perilli - Russo)

Vittorino Andreoli(*) scrive di questo libro:

"..Considerata la musica come linguaggio, espressivo e comunicativo, ne deriva anche il suo intrinseco significato terapeutico..Non vi è dubbio che esista uno stretto rapporto tra percezione dei suoni, dei ritmi e affettività, con modificazione degli stati d'animo e del comportamento;
non si sono condotte tuttavia ricerche che permettano di stabilire un preciso protocollo, tale da garantire un'utile indicazione e la previsione di effetti terapeutici. Il problema è quello di lavorare su un terreno di sicuro interesse clinico, cercando di controllare il più possibile le dinamiche attraverso cui la musica agisce..Occore insomma studiare questa materia utilizzando tutti i paradigmi di una psichiatria che dispone di metodologie comunque da rispettare. Non si tratterà, in ogni caso, di criteri definitivi, come del resto è proprio di ogni disciplina che si fondi sull'osservazione, sulla sperimentazione e debba tener conto di molti fattori. Il volume a cura di Gabriella G. Perilli e Fausto Russo: "La medicina dei suoni, L'esperienza sonoro-relazionale come cura del sè" è certamente un contributo che si colloca in questa direzione e merita, pertanto, non solo la lettura, ma un'attenta valutazione da parte di tutti coloro che sono inseriti all'interno di un processo terapeutico rivolto alla sofferenza e al disagio psicologico."

(*) Vittorino Andreoli - direttore del Dipartimento di Psichiatria di Verona - Soave)

L’azione ludico/creativo che ci dovremmo proprorre di costruire in questa sinergia è "l'armonia". In sostanza riceve la sua energia propulsiva nel momento in cui si tocca il caos. La stessa esperienza del laboratorio di musicoterapia di questi giorni anche rispetto alla prima dell'anno scoros mi ha fatto comprendere che ciò risulta costituito dall’incontro con l’altro sullo stesso piano d’azione: il concerto musicale della speranza e della processione d'amore. In questo senso l'intezione è quella di realizzare "una nuova strategia d'amore".

Credo che occorra adesso ritrovare, sperimentare, che il “figlio”, la “madre”, il "padre" sono uniti nella creazione. L'attuale modello di società, nel suo sviluppo ha sminuzzato questa unità, perdendo di vista l’insieme originario e la consapevolezza che lo spirito si educa per mezzo della creatività e dell'armonia musicale.

Per questo il lavoro del nostro “Cerchio della Comunità di Clown & Sognatori Pratici” dovrà essere arricchita con proposte di performance ludiche collettive, come le performance musicali polifoniche e poliritmiche, improntate su ritmi , la stessa antica tradizione dei tamburi dei nativi d'America fatta nei cerchi.


Don Juan Castaneda nel suo libro "L'Isola del Tonal" scrive: "Non riuscirete a calmarvi muovendo così la testa in su e in giù, vi farete solo venire mal di testa. Il segreto non è nello scuotere la testa, ma nelle sensazioni che arrivano agli occhi dalla zona sotto lo stomaco..".


E, cosi il personale e il collettivo faranno all'amore, come il segno dell'infinito indica e che i Greci chiamarono Eros.


IL NOSTRO CORPO E' FATTO DAL 70% DI ACQUA E DAL 30% DI "MATERIA". OGGI SAPPIAMO CHE CIO ' CHE DEFINIAMO "MATERIA" E' UN "VUOTO". L'UNICA COSA CHE PUO' RIEMPIRE QUESTO "VUOTO" E' LO SPIRITO, L'ARMONIA E LA MUSICA DELL'UNIVERSO: