"..non parlare , danza! "
.......ultimo suggerimento come atto estremo d’amore per la vita di odio dichiarato per ogni forma di sapienza dottrinale o di autorità. La vita come canto e come danza “ quello stato di ebbrezza in cui tutto si arricchisce con la propria pienezza “ e che risponde all’arte dell’imperativo della perfezione in cui l’uomo gode se stesso nella festa del dio.
O tu che guidi il coro delle stelle che spirano fuoco, guardiano delle parole notturne, fanciullo, progenie di Zeus, manifestati, o Signore, insieme alle Tiadi, che ti seguono che folli per tutta la notte danzano intorno, celebrando, te, Iacchos, il dispensatore Sofocle, Antigone
“..non parlare, danza!"
“Pensiero impensabile lasciato agli uomini prima di affrontare, come nella tragedia classica, la vendetta del dio che lascia all’uomo che ha osato sospettare o abbattere il padrone lògos e la meretrice mètis, la unica via di uscita possibile: il sacrificio di sé nella notte della follia".
ZIBALDONE DI PENSIERI
"Altro è la forza altro la fecondità dell'immaginazione e l'una può stare nell'altra. Forte era l'immaginazione di Omero e di Dante, feconda quella di Ovidio e dell'Ariosto. Cosa che bisogna ben distinguere quando si sente lodare un poeta o chicchessia per l'immaginazione. Quella facilmente rende l'uomo infelice per la profondità delle sensazioni, questa al contrario lo rallegra colla varietà e colla facilità di fermarsi sopra tutti gli oggetti e di abbandonarli e conseguentemente colla copia delle distrazioni. E ne seguono diversissimi caratteri. Il primo grave, passionato, ordinariamente (ai nostri tempi) malinconico, profondo nel sentimento e nelle passioni, e tutto proprio a soffrir grandemente della vita. L'altro scherzevole, leggiero, vagabondo, incostante nell'amore, bello spirito, incapace di forti e durevoli passioni e dolori d'animo, facile a consolarsi anche nelle più grandi sventure ecc. [...] Così una stessa facoltà dell'animo umano è madre di affetti contrari, secondo le sue qualità che quasi la distinguono in due facoltà diverse. L'immaginazione profonda non credo che sia molto adattata al coraggio, rappresentando al vivo il pericolo, il dolore ecc. e tanto più al vivo della riflessione, quanto questa racconta e quella dipinge. E io credo che l'immaginazione degli uomini valorosi (che non debbono esserne privi, perché l'entusiasmo è sempre compagno dell'immaginazione e deriva da lei) appartenga più all'altro genere". (Giacomo Leopardi, 5 luglio 1820)
"Frammenti di immagini" raccolti da Mauro Orlando su...
Elisir d'amore per ........l'immaginazione!
http://elisiramore.blogspot.com/2009/11/elisir-damore-per-limmaginazione.html
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento