e le sue differenziate emozionali.........
Storie lunghe di anni, che hanno perso vigore e che non scaldano più, le compattano e ci fanno il micropallet tutte colorate, per farsele girare nei giochini nelle piazze, poi se diventano proprio proprio misere misere, le riuniscono insieme e imbastiscono un microcredito per gonfiarle tutte e farle volare.
E poi distribuiscono nuvolette per far scriverci sopra tutti i pensieri brutti e trasformarli in tante gocce di pioggia per innaffiare i giardini dove possono nascere tanti fiori bellissimi e rari con il petali rossi e così possono anche loro volare come farfalle.
Per recuperare tutto quello che di buono c'è stato tra il cielo la terra loro scendono in piazza per spazzarle di tutto il grigiore , recuperando sacchetti abbandonato di Munn Ezza ricliando e differenziando la plastica realizzando braccialetti magici con le bottiglie e con i tappi collane coloratissime, trasformando tutti i rifiuti in cose buone e continuando a farle dare tutte le cose buono che hanno dato, perchè le storie andate a male tengono la memoria dentro, come la memoria dell'acqua che serve per fare tante bolle di sapone tutte colorate e traspartenti.
Certo alcune però hanno i cristalli che si sono imbruttiti, come l'acqua inquinata (Masaro Emoto) o, come l'acqua vicino alla quale è stato scritto "Io ti ucciderò" ma ci sono anche cristalli bellissimi dove l'amore ha toccato ed in quel caso il clown ha poco da fare, si deve prima recuperare un minimo di tenerezza, come il criscito del pane, dice la mia amica clown Sospiranda
Altro che inceneritore, chiamate i clown e vi riciclano, riusano, riparano, riassestano, riamano per bene!
Alla fin fine infatti è solo questione d'amore!
E, si! Ora sono CLOWN CARAMELLA
Da quando ho deciso che il mio nome è Caramella mi sento che posso squagliarmi da un momento all'altro. Non ho più l'angoscia di Patagoscha, nè il doppio senso tra patata alimentare ( base di molti piatti che nutrono lo stomaco) e la patata profana, base di ben più complessi e artistici nutrimenti.
Svanita, scoppiata, un'altra vita quella di Patagoscha.
Ora c'è Caramella, più bambinesca, più leggera, dà quel sollievo al senso di fame, la offri ai bambini, infatti non si dice loro "vuoi un cioccolatino?" ma "vuoi una caramella?".
Caramella è più comune, ci sono tanti clown caramella, ma va bene così, perchè dovrei avere l'esclusiva? Io sono una caramellina insieme a miliardi di altre, e dò il mio piccolo sollievo....a volte come ora mi squaglio dal caldo, dalla tristezza, dalla nostalgia.... però poi mi ricompatto perchè amo, e l'amore è una forza anabolica, mentre il rancore è una forza catabolica.
Io non ho tempo per provare rancore, perchè la rabbia me la sfogo per bene e non la accumulo.
Nel cuore delle caramelle c'è posto per l'amore per tante persone, e come dice l'amico Renato O, "il mio letto è singolo ma il mio cuore è un grandhotel".
Le caramelle sanno di nonne, che le facevano sciogliendo lo zucchero e aggiungendo le essenze.
Io sono una clownetta da quattro soldi, pesco solo nel mio cuore....ci trovo tante cose....tanto amore....Clown Caramella
IL CLOWN HA BISOGNO D’AMORE
Il clown ha bisogno d'amore. Ha bisogno di essere riconosciuto, di essere guardato. Di essere abbracciato. Riconosciuto nella sua esistenza. Il clown ha bisogno di innamorarsi e di essere qualcuno di cui qualcun altro è innamorato. Di amare totalmente e di essere ricambiato. Il clown rispetta il silenzio. Rispetta il disastro. Rispetta il dolore e non si intrufola. Non usa situazioni per tamponarne altre, per riempire i vuoti, colmare abissi, piangere lacrime. Quando un clown piange gli si squaglia tutto il trucco, e principalmente il naso rosso, e col naso gocciolante si perde....Il naso rosso è la parte più delicata del clown. Quella più vulnerabile.
Clown Caramella
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