Un clown non indossa colori, ma con i colori amplifica la parte più vera di sè, quella che si emoziona quando riceve carezze, quella che vibra quando incontra uno sguardo amico che nel silenzio di un attimo ti spiega una vita, quella che piange quando sente vibrare le corde dure e dolorose dell'anima, quella che gioisce quando l'allegria la invade, quella che sa attraversare il canale del dolore di un rifiuto, mettendo pure in discussone, ma senza mai tradirsi, consapevole che da quel dolore nasceranno dei fiori, quella che trova il coraggio di lanciarsi nel vuoto, sorretta dalla fiduciosa sincerità di braccia quasi sconosciute ma che sanno intessere la grande coperta dell'umanità.
Braccia che investono nella vita poichè dalla vita traggono energia e solidarietà, energia che circola nella ludicità di qualche canalina e d'una pallina, quattro assi ed un pò di corde, con l'obbiettivo di non mollare anche quando è dura.
In questo la Clown Mecala si sta ritrovando, tra un fiore sheriniano dal saper di spazzatura, tra morbidi e colorati pon pon che con tanto amore betunghese mi coccolano di gioia, mentre grazie ad un Clown Trombele riesumo il suo violino per creare una melodiosa ed unica armonia in MI da regalare a Caramella che nel faticoso reciclaggio mai ha smesso di prendersi cura dei suoi amici... e mentre Nanos acrobatizzava sul trenino di nuovi progetti e prossime praticità, mano nella mano con una scimmietta pazzerella distribuivo ilarità orgasmometriche tra serenate e nasi strofinati...
Un gran sorriso ora mi brilla nel cuore oltre che sul viso
grazie anche al popolo san salvatoriano che le è stato tanto amico....Clown Mecala
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