“Io ho un sogno!”
Ne ho accennato spesso in passato con alcuni amici. E così, continuo a pensare di vacche! Me la sogno anche di notte “La Terra del Sorriso” e così, per realizzarlo cerco di farvelo anche condividere, perchè io lo sto praticando da un bel pezzo.
Per realizzare ci vogliono persone che possono fare a meno del condizionatore, che le formiche non le impressionano, che il silenzio non li angoscia, che le farfalle non gli sono indifferenti, che i reality tv non li appassionano se non li vivono direttamente….Ma, se proprio non puoi fare a meno delle tue comodità non ti preoccupare, ti voglio bene lo stesso!
“Lettere da Kirghisia” (Silvano Agosti). E, un paese straordinario “dove ognuno sembra poter gestire il proprio destino e la serenità permanente non è un’utopia, ma un bene reale e comune”, insomma è un luogo dove non ci sono ne guardie, ne sentinelle. Dove nessuno si fustiga più da solo.
Nella "COMUNITà' DEL SORRISO" (come nel paese di Kirghisia), carissimo Alessio, non c’è bisogno di scrivere o ri-scrivere l'antropologia o la storia e neppure la costituzione perché tutti la sanno a memoria, è composta di una sola frase: “Al centro di ogni iniziativa, l’attenzione dello Stato e dei cittadini va innanzitutto all’essere umano”.
Ecco il progetto dovrebbe partire dalla “forma” e da un ”luogo”.
Ad Apice l'altra sera la sindacasse e l'assessore al ramo della pargoletta mana ci ha indicato il Castello ...oh che bel castello.....ma potrebbe essere anche un vecchio casale da ristrutturare con un pò di spazio intorno fatto appunto di cielo e terra con noi in mezzo....uaooo. Tutto intorno, a questo luogo immaginifico dove sarà possibile anche realizzare un minimo di residenzialità per le persone del gruppo comunitario propomotore ci potranno vivere e poi mano mano prevedere la possibilità di costruire case.
Certo con le balle di paglia (come mi ha suggerito Mario Festa un mio amichissimo architetto che sta cercando di unire tutti i fili del grano http://www.ecoblog.it/galleria/case-di-paglia e così realizzare iniziative che potete leggere anche qui sotto nella proposta più generale del progetto.
Costruire la terra del sorriso con un’ottica di autosuffcienza. Un villaggio locale inserito nel futuro globale del mondo. Dove sarà possibile coltivare e mangiare prodotti genuini ed incontrarsi con le persone e prendersene cura.
Certo le difficoltà sono molte ed alcuni di questi progetti sono falliti. Lo so e ne sono cosciente. Lo dico subito: è un progetto che stavamo realizzando con alcuni amici in Umbria (Orvieto sul Monte Peglia) con altre persone. E’ fallito perchè non si era compreso il senso vero della ”comunità di umani” che si doveva “formare” per realizzare un progetto così impegnativo. Io credo che qui ci siano le basi per costruire questa realtà.
Ecco, anche molti carissimi amici "comunitari provvisori", mi avevano chiesto che ognuno di noi desse un contributo per realizzare una nuova prospettiva di vita? Ecco questa è l’utopia, il sogno che “provvisoriamente” sto praticando.
Sono cosciente che un Clown come me non può certo trasformare il mondo ma come ogni clown, comici, pagliacci, giullari e buffoni so però che posso lottare contro questa mancanza di reciproco rispetto, a partire da me e forse cosi non ci sarà più bisogno di penitenze.
Io sò, che un clown può esprime felicità, felicità che può aiutare ad interrompere, anche se per un’attimo, le sofferenze umane. Io sò, anche che il clown è l’unica creatura che ride dei propri sbagli e proprio per questo può affrontare la violenza ed i violenti. Io sò, che un clown può amplificare il sorriso della Terra ed ecco perché ……
”Noi, clown del mondo, abbiamo il dovere di dire agli uomini ed alle donne della nostra era, di ogni religione e di ogni nazione: coltiviamo la risata! Coltiviamo la risata contro le armi che distruggono la vita, coltiviamo la risata che si oppone all’odio, alla carestia ed alle ingiustizie del mondo. Non la risata che discrimina gli altri, per il loro colore, religione, razza, abitudini, gusti… ma la risata che celebra tutte queste differenze. Coltiviamo un sorriso che sia come la nostra vita: vario, diverso, armonioso e generoso…..(perchè) …. MENTRE RIDIAMO SIAMO PACE!
(Joao Pessoa Brazil 2 dicembre 2002 - "Manifesto del Clown").
Ecco questo è quello che vorrei fare da grande!
Linee guida per un progetto di realizzazione di una “Comunità di Cloen & Sognatori Pratici" (o isola che non c’è…o Paese delle Meraviglie….o cosa?
FONDO, FONDATORI & fondazione?
Ne ho accennato spesso in passato con alcuni amici. E così, continuo a pensare di vacche! Me la sogno anche di notte “La Terra del Sorriso” e così, per realizzarlo cerco di farvelo anche condividere, perchè io lo sto praticando da un bel pezzo.
Per realizzare ci vogliono persone che possono fare a meno del condizionatore, che le formiche non le impressionano, che il silenzio non li angoscia, che le farfalle non gli sono indifferenti, che i reality tv non li appassionano se non li vivono direttamente….Ma, se proprio non puoi fare a meno delle tue comodità non ti preoccupare, ti voglio bene lo stesso!
“Lettere da Kirghisia” (Silvano Agosti). E, un paese straordinario “dove ognuno sembra poter gestire il proprio destino e la serenità permanente non è un’utopia, ma un bene reale e comune”, insomma è un luogo dove non ci sono ne guardie, ne sentinelle. Dove nessuno si fustiga più da solo.
Nella "COMUNITà' DEL SORRISO" (come nel paese di Kirghisia), carissimo Alessio, non c’è bisogno di scrivere o ri-scrivere l'antropologia o la storia e neppure la costituzione perché tutti la sanno a memoria, è composta di una sola frase: “Al centro di ogni iniziativa, l’attenzione dello Stato e dei cittadini va innanzitutto all’essere umano”.
Ecco il progetto dovrebbe partire dalla “forma” e da un ”luogo”.
Ad Apice l'altra sera la sindacasse e l'assessore al ramo della pargoletta mana ci ha indicato il Castello ...oh che bel castello.....ma potrebbe essere anche un vecchio casale da ristrutturare con un pò di spazio intorno fatto appunto di cielo e terra con noi in mezzo....uaooo. Tutto intorno, a questo luogo immaginifico dove sarà possibile anche realizzare un minimo di residenzialità per le persone del gruppo comunitario propomotore ci potranno vivere e poi mano mano prevedere la possibilità di costruire case.
Certo con le balle di paglia (come mi ha suggerito Mario Festa un mio amichissimo architetto che sta cercando di unire tutti i fili del grano http://www.ecoblog.it/galleria/case-di-paglia e così realizzare iniziative che potete leggere anche qui sotto nella proposta più generale del progetto.
Costruire la terra del sorriso con un’ottica di autosuffcienza. Un villaggio locale inserito nel futuro globale del mondo. Dove sarà possibile coltivare e mangiare prodotti genuini ed incontrarsi con le persone e prendersene cura.
Certo le difficoltà sono molte ed alcuni di questi progetti sono falliti. Lo so e ne sono cosciente. Lo dico subito: è un progetto che stavamo realizzando con alcuni amici in Umbria (Orvieto sul Monte Peglia) con altre persone. E’ fallito perchè non si era compreso il senso vero della ”comunità di umani” che si doveva “formare” per realizzare un progetto così impegnativo. Io credo che qui ci siano le basi per costruire questa realtà.
Ecco, anche molti carissimi amici "comunitari provvisori", mi avevano chiesto che ognuno di noi desse un contributo per realizzare una nuova prospettiva di vita? Ecco questa è l’utopia, il sogno che “provvisoriamente” sto praticando.
Sono cosciente che un Clown come me non può certo trasformare il mondo ma come ogni clown, comici, pagliacci, giullari e buffoni so però che posso lottare contro questa mancanza di reciproco rispetto, a partire da me e forse cosi non ci sarà più bisogno di penitenze.
Io sò, che un clown può esprime felicità, felicità che può aiutare ad interrompere, anche se per un’attimo, le sofferenze umane. Io sò, anche che il clown è l’unica creatura che ride dei propri sbagli e proprio per questo può affrontare la violenza ed i violenti. Io sò, che un clown può amplificare il sorriso della Terra ed ecco perché ……
”Noi, clown del mondo, abbiamo il dovere di dire agli uomini ed alle donne della nostra era, di ogni religione e di ogni nazione: coltiviamo la risata! Coltiviamo la risata contro le armi che distruggono la vita, coltiviamo la risata che si oppone all’odio, alla carestia ed alle ingiustizie del mondo. Non la risata che discrimina gli altri, per il loro colore, religione, razza, abitudini, gusti… ma la risata che celebra tutte queste differenze. Coltiviamo un sorriso che sia come la nostra vita: vario, diverso, armonioso e generoso…..(perchè) …. MENTRE RIDIAMO SIAMO PACE!
(Joao Pessoa Brazil 2 dicembre 2002 - "Manifesto del Clown").
Ecco questo è quello che vorrei fare da grande!
Linee guida per un progetto di realizzazione di una “Comunità di Cloen & Sognatori Pratici" (o isola che non c’è…o Paese delle Meraviglie….o cosa?
FONDO, FONDATORI & fondazione?
Gia ci siamo costituiti a Gennaio in Associazione e si potrebbe prevedere per la gestione la costituzione di una cooperativa sociale. La soluzione dell'associazione è più semplice e veloce e costa anche meno. Poi in seguito si può pensare anche ad altra struttura giuridica che affianchi per la gestione di attività specifiche. Non più di sei sette soci.
Se poi non ci interessa in concetto di proprietà si puo pensare ad uno strumento giuridico e se avessimo un pezzo di terra ad una fondazione (lo sapete che per fare una fondazione basta un "fondo"? In ogni caso le soluzioni di gestioni da punto di vista “giuridico e di tutela” potranno essere studiate in base alle esigenze che si prospetteranno.
Acquisizione di un casale con terreno agricolo con possibilità di realizzare un minimo insediamento abitativo anche per due tre famiglie; realizzare delle sale idonee per le attività dei laboratori, ed altro. In verità si potrebbe azzardare il recupero di un vecchio borgo o paesino abbandonato ...e perchè non di un bel castello. Ma per non complicarci la vita andrebbe bene anche la prima soluzione.
Natura sociale del progetto: “Fattoria Sociale”
Con tutte le attività sociali, agricole ed artigianali che si possono sviluppare. Oggi sono previsti anche dei finanziamenti per queste ultime tipologie di strutture.
Chi potrebbe aderire
Persone di diversa provenienza ed estrazione che hanno compreso finalmente quali sono i reali bisogni di vita. Suggerirei all’inizio non molte, bastano anche quattro o cinque ben affiatate. L’inizio mette sempre a dura prova le persone quindi preferibile che siano persone fortemente motivate sul progetto. Di fatto accomunate dall’appartenenza o contiguità al progetto della nostra “Comunità di Clown & Sognatori Pratici”. In seguito si possono aggregare anche altre associazioni in patnariato semmai.
Persone fondamentalmente che hanno deciso di unire i propri sforzi per dotarsi (e dotare in futuro i propri figli) di una possibilità diversa di vita, immaginando ed iniziando a praticare una comunità di intenti (economica, sociale, culturale, spirituale) fondamentalmente che pratichi la “comunicazione non violenta”; che abbia contemporaneamente carattere di estrema apertura all’esterno e si proponga come modello e punto di riferimento per quanti cercano strade diverse dall’alienazione dei modelli di vita contemporanea e da tutti i flagelli e flaggelamenti possibili ed immaginabili.
Una comunità che costruisca la sua democrazia interna unificando tra i componenti: dolori , pauri e amori. (Ueh! Non fate subito cattivi pensieri non intendo sesso selvaggio, ma anche questo e ammesso senza delega dell'assessore! ah ah ah ah!!!!)
Nella sostanza ispirati da alcuni valori condivisi che tentano di allargare la sfera dell’amore incondizionato, attraverso la contaminazione tra arte e scienza. Per contrastare: la paura o meglio la percezione di essa in rapporto alle nostre false credenze, i suoi corollari (violenza, odio, invidia, gelosia, avidità, menzogna, malattia), utilizzando strumenti come: l’esercizio delle emozioni positive, la discilina della serenità, tra le quali il ridere è una delle più potenti.
Dove potrebbe e dovrebbe agire questa esperienza. Ovunque, in particolare nei luoghi in cui si soffre, ma anche nelle strade e nelle piazze, nei paesi e nei borghi. E, questo lo stiamo già praticando.
Se ci chiederanno ma cosa è veramente importante per noi dovremmo rispondere: il servizio, l’umiltà, l’ascolto che non crea gerarchie. Quell’ascolto che ci rende liberi e non “prigionieri”. La qualità, la ricerca di noi stessi nei confronti con gli altri perché solo la collaborazione e non la competizione può farci evolvere.
Se ci chiederanno a chi ispiriamo la nostra azione possiamo certamente rispondere agli insegnamenti di vita di: Gesù, San Francesco d’Assisi, Ghandi, Michel Focault, Jiddu Krishnamurti, Donald Winnicot, Franco Basaglia, Ernest Rossi, Eric Berne, Francesco Bottaccioli, Victor Frankl, Michail Bacthin, Bruce Lipton, Roger, Rosemberg, Guendellin, Candace Pert, Joe Dispensa, Manitonquant, Fritjof Capra, Dario Fo, poeti, filosofi e scrittori, artisti di strada , saltimbanchi, contadini, calzolai, idraulici, librai, insomma tutti gli uomni di buona fede,.............solo per citarne alcuni.
Possiamo anche aprire una "Squola di Clown" , una Squola non di eroi ma di disertori, di non maestri, anche perchè anche noi come Jean Léon Jaurès siamo convinti che:
“Non si insegna quello che si vuole; dirò addirittura che non si insegna quello che si sa o quello che si crede di sapere: si insegna e si può insegnare solo quello che si è.”.
In ogni caso, al di la dei libri che possiamo leggere, e qui la libreria Masone è ben fornità, sarà il nostro “modo d’essere” che ci potrà insegnare vera saggezza nel mentre (esso) si rispecchia negli altri.
Ecco perchè pensiamo che dovremmo studiare oggi non solo per essere meno “stupidi” ma fondalmente per essere più “stupiTi!”.
Se poi ci chiedarro qual'è il mezzo per percorre un sentiero tanto difficile, dovremmo rispondere: diventa anche tu Volontario del Sorriso o Clown Dottore, o Clown Scemano, .....Clown creatore di una nuova “Comunità” e proprio perché umana fondamentalmente anche "provvisoria", ma non per questo poco stabile o peggio precaria. Certo avendo coscienza che chi pianta quest'albero non mangerà i suoi frutti.
Per realizzare questo progetto ci vogliono persone che possono fare a meno del condizionatore, che le formiche non le impressionano, che il silenzio non li angoscia, che le farfalle non gli sono indifferenti, che i reality tv non li appassionano se non li vivono direttamente…allora quanto segue fa per te. Ma non ti preoccupare, ti voglio bene lo stesso !
COS’È la “COMUNITA' DEL SORRISO”
Un luogo fisico, un luogo emotivo, un luogo mentale, un luogo spirituale, un luogo olistico. Un’entità giuridica.Fisicamente potrebbe essere posta nelle vicinanze di un raccordo autostradale tipo NAPOLI - BARI - TELESINA paesi della provincia di Benevento o Avellino ciò per facilitare l’accesso e la mobilità degli ospiti. Quindi un terreno in un paesino vicino a questi assi viari.
La struttura abitativa all’inizio dovrebbe dare la possibilità almeno al primo nucleo (4/5 persone di abitarci ed avviare un minimo di attività). Con possibilità sviluppare altre unità abitative. Estensione del terreno idoneo alla progettualità della fattoria sociale.
Quindi luogo di produzione di cibo sano, erbe medicamentose, animali da non sacrificare. Produzioni e residenzialità che non devono alterare l’equilibrio naturale.
Emotivamente è un luogo dei sogni da realizzare, il luogo del buono, del bello, della pace, dell’aiuto, della risata di gioia.
Mentalmente è il luogo della formazione, della comprensione, della sperimentazione di pratiche decisionali, economiche, terapeutiche, riabilitative nuove e diverse da quelle del mondo normale (che è in realtà il mondo alla rovescia).
Spiritualmente è uno dei luoghi di ancoraggio della luce nel passaggio epocale che stiamo attraversando. Il XXI secolo o sarà spirituale o non sarà (per spirituale intendo che ognuno possa liberamente pregare il suo dio.)
Olisticamente è il mondo (in piccolo), semplicemente come dovrebbe essere, cioè al dritto.
Olisticamente è il mondo (in piccolo), semplicemente come dovrebbe essere, cioè al dritto.
Giuridicamente è un’associazione, una comunità di persone del tutto “provvisoria” e dove chiunque può sostare e chiedere asilo senza discriminazione alcuna.
COSA NON E’:
Un’utopia, anche se pensiamo in grande e per questo vogliamo così praticare l’utopia; Non è un agriturismo, anche se ci sarà ospitalità con vitto e alloggio; Una comunità confessionale: tra noi ci sono già cattolici, miscredenti, gnostici, panteisti, animalisti, ufologi, sindacalisti e falegnami, ex comunisti, comunisti di destra e di sinistra persi e dispersi paesani e spaesati e così ognuno potrà pregare liberamente il proprio Dio, senza fare torti agli altri.
Un buen retiro (?):
Certo ci sarà tempo per riflettere per divertirci e per ridere per fare e per pensare, tempo da dedicare a se stessi ma, anche per donarlo agli altri. Tempo non per affrettarci(ti) e correre ma, tempo per essere contento. Tempo non soltanto per trascorrerlo ma, tempo perché te (ce) ne resti, tempo per stupirci(ti) e tempo per fidarci(ti), tempo per toccare le stelle e per ascoltare il vento. Tempo per crescere, per maturare. Tempo per sperare nuovamente e per amare. Tempo per trovare te stesso, per vivere ogni tuo giorno ogni tua ora come dono. Tempo anche per perdonare. Altro che ritirarsi, sarà sempre pieno di gente e di cavoli da fare. Un modo per perdere denaro: neanche: di guadagnarne…diciamo che ci accontentiamo dei pareggi. Ecco perché non dico che ha più senso rimandare.
Un’utopia, anche se pensiamo in grande e per questo vogliamo così praticare l’utopia; Non è un agriturismo, anche se ci sarà ospitalità con vitto e alloggio; Una comunità confessionale: tra noi ci sono già cattolici, miscredenti, gnostici, panteisti, animalisti, ufologi, sindacalisti e falegnami, ex comunisti, comunisti di destra e di sinistra persi e dispersi paesani e spaesati e così ognuno potrà pregare liberamente il proprio Dio, senza fare torti agli altri.
Un buen retiro (?):
Certo ci sarà tempo per riflettere per divertirci e per ridere per fare e per pensare, tempo da dedicare a se stessi ma, anche per donarlo agli altri. Tempo non per affrettarci(ti) e correre ma, tempo per essere contento. Tempo non soltanto per trascorrerlo ma, tempo perché te (ce) ne resti, tempo per stupirci(ti) e tempo per fidarci(ti), tempo per toccare le stelle e per ascoltare il vento. Tempo per crescere, per maturare. Tempo per sperare nuovamente e per amare. Tempo per trovare te stesso, per vivere ogni tuo giorno ogni tua ora come dono. Tempo anche per perdonare. Altro che ritirarsi, sarà sempre pieno di gente e di cavoli da fare. Un modo per perdere denaro: neanche: di guadagnarne…diciamo che ci accontentiamo dei pareggi. Ecco perché non dico che ha più senso rimandare.
FINALITA’ GENERALI
La COMUNITA' DEL SORRISO è una comunità ospitale ed ha le seguenti finalità di fondo:
Contribuire alla costruzione di un’alternativa credibile al modello di sviluppo presente. Decrescita!
Dotarsi della possibilità di creare uno spazio vitale autonomo, dal punto di vista economico, sociale e spirituale, dove ogni partecipante (ed ogni ospite) tendenzialmente viva in completo equilibrio con le leggi naturali, nella solidarietà e nell’amore reciproco.
Realizzare un punto di riferimento concreto, un modello di nuove relazione e di approccio alle modalità di presa in cura di tutte le malattie, formazione, interculturalità, approcci basati tutti sul rispetto e la valorizzazione della persona umana. Prendersi cura della persona più che curare la malattia.
Dare la possibilità a quanti ci vorranno aiutare di pensare che nella "Comunità del Sorriso.... ”...c’è sempre un posticino anche per me?……”
QUALI ATTIVITÀ VI SONO/SARANNO ATTIVATE
QUALI ATTIVITÀ VI SONO/SARANNO ATTIVATE
Residenzialità
I componenti del gruppo promotore gradualmente dovrebbero dotarsi di infrastrutture abitative realizzate ex novo oppure ristrutturate secondo i modelli della progettazione bioedile, ( anche con l’uso di materiali innovativi e competitivamente economici ) nelle quali risiedere permanentemente (case con le balle di paglie). Insomma piu che una testimonianza sarà un progetto altamente tecnologico;
Produzioni agricole, allevamento, trasformazione prodotti agricoli. La fattoria Sociale tenderà all’autosufficienza alimentare: Saranno implementate colture tipiche della zona, ortaggi, allevamento di animali da cortile, apicoltura ecc…
Verranno usate le metodiche della permacoltura, nonché dell’agricoltura biologica. Verranno confezionate conserve, marmellate, liquori con uno specifico marchio di commercializzazione.
Presa in Cura delle persone:
Produzioni agricole, allevamento, trasformazione prodotti agricoli. La fattoria Sociale tenderà all’autosufficienza alimentare: Saranno implementate colture tipiche della zona, ortaggi, allevamento di animali da cortile, apicoltura ecc…
Verranno usate le metodiche della permacoltura, nonché dell’agricoltura biologica. Verranno confezionate conserve, marmellate, liquori con uno specifico marchio di commercializzazione.
Presa in Cura delle persone:
La Fattoria Sociale Comunità del Sorriso racchiude anche (chiaramente) una funzione di terapia e riabilitazione, nonché di promozione delle medicine olistiche (comico terapia, ecc).
Obiettivo e quello di realizzare uan capacità recettiva per ospitare, oltre i residenti, almeno fino a sei-sette persone in difficoltà psicofisica o disagio sociale.
La comunità del sorriso dovrà essere in grado di offrire loro cura e riabilitazione secondo le metodiche delle medicine cosiddette dolci, “medicine integrate” comico terapia utilizzando la vita sociale, animale, vegetale del luogo, come momento terapeutico.
Ospitalità turistico/ricreativa:
La Fattoria Sociale si caratterizzerà anche come struttura aperta all’ospitalità turistico/ricreativa. Con visite guidate ai borghi ed ai sapori della zona. Attraverso la riqualificazione anche su siti archeologici ed altro dal punto di vista paesaggistico. Saranno quindi in funzione un punto di ristorazione ed alcune camere per ricettività agrituristica, nonché di bungalows, roulottes e piazzole da campeggio. Sarà quindi possibile organizzarvi anche soggiorni in collaborazione con strutture pubbliche (ASL, Comuni, CRAL aziendali ecc…)
Centro nazionale di formazione:
Un’altra attività importante per la comunità sarà la possibilità di offrire formazione a gruppi di persone o gruppi professionali.
Oggetto della formazione: la gelotologia attraverso laboratori esperenziali di comicità e salute, lo studio delle medicine olistiche e dolci, la comunicazione non violenta, biodanza, ecc…
Centro di produzioni artistiche:
La “Comunità del Sorriso” status fattoria sociale dovrà caratterizzarsi come luogo di produzioni artistiche ed artigianali. Saranno riservati spazi per la produzione teatrale, pittorica, dell’arte ceramistica, musicale, video.
Parziale autosufficienza energetica:
Saranno messi in opera accorgimenti tecnici per il risparmio energetico e la produzione autonoma di energia: riscaldamento delle strutture, produzione di acqua calda e di energia elettrica (diversificazione delle fonti energetiche). Un fitodepurazione delle acque con la realizzazione di un laghetto artificiale di recupero delle acque reflue e piovane e tutto quanto utile e necessario a limitare l’impatto ambientale.
In occasione del 1° Incontro della nostra Comunità sarebbe bello discutere un pò anche di questo sogno, nel frattempo scrivetemi e fatemi sapere che ne pensate.
a cura di Nanosecondo
al secolo Enzo Maddaloni
Presidente Associazione
RNCD Comunità di Clown & Sognatori Pratici
http://www.radunonazionaleclowndottori.org/
info@radunonazionaleclowndottori.org
Presidente Associazione
RNCD Comunità di Clown & Sognatori Pratici
http://www.radunonazionaleclowndottori.org/
info@radunonazionaleclowndottori.org
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