martedì 11 gennaio 2011

LA LUMACA APLYSIA ... e i suoi conflitti d'amore "biologici"

L’amigdala è un centro del sistema limbico del cervello. Il termine deriva dalla parola greca che significa mandorla. Nell’architettura del cervello l’amigdala ha una posizione privilegiata in qualità di sentinella delle emozioni è capace all’occorrenza di “sequestrare” il nostro cervello.

Perché qui parlo dell’amigdala. Be perché è riconosciuto dalla scienza che gli input sensoriali provenienti dall’occhio (ma anche dall’orecchio) viaggiano dapprima diretti al talamo e poi servendosi di un circuito monosinaptico all’amigdala; un secondo segnale viene poi inviato dal talamo alla neocorteccia - il cervello pesante (antico) o pensante.

L’amigdala può reagire con delirio di collera o di paura prima che la corteccia sappia che cosa sta accadendo, e questo perché “l’emozione grezza” viene scatenata in modo indipendente dal pensiero razionale, e prima di esso.

Ma a cosa è legata “un’emozione grezza”? Qualcuno parla di “istinti” altri all’inconscio sarebbe più corretto parlare di “memoria biologica antica” legata ai tessuti con cui è fatto il nostro corpo (e già perché la memoria non è solo contenuta nella nostra mente ma anche nei tessuti del nostro corpo):

Endoderma (ed organi collegati) hanno il loro "relè" nel tronco cerebrale (la parte più antica) del cervello; in caso di tumore si avranno tumori solidi;

Mesoderma (le cellule del gruppo più antico) hanno il loro relè nel cervelletto e (le cellule del gruppo più recente) nel midollo cerebrale; in caso di tumore si avranno tumori solidi nel primo caso e necrosi o buchi nel secondo;

Ectoderma: ha il suo relè nella parte più recente del cervello, la corteccia cerebrale; in caso di tumore si avranno piaghe ulcerose.

L’Istituto Neurologico Mondino di Pavia, recentemente ha dimostrato che una struttura, un nucleo che si trova in profondità nell'encefalo umano, è implicata nei processi decisionali e si attiva in particolare quando l’individuo deve prendere decisioni importanti nella vita, che generano un conflitto. È una struttura anatomica piccola ed evoluzionisticamente antica (che l’uomo ha in comune con i moscerini, le rane e gli uccelli) chiamata subtalamo, grande più o meno come una lenticchia.

“I risultati di questa ricerca - spiega la dottoressa Manuela Fumagalli, ricercatrice presso l’UO di Neurofisiologia della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Policlinico, che ha preso parte allo studio - dimostrano per la prima volta il ruolo del subtalamo nei processi decisionali che generano un conflitto. Tutto ciò, oltre ad essere importante per la comprensione neurofisiologica dei processi decisionali, è rilevante per sviluppare nuovi approcci terapeutici a disturbi come lo shopping compulsivo, il gioco d’azzardo patologico, l’ipersessualità. Così come per studiare più a fondo l’eventuale capacità decisionale in pazienti con ampie lesioni della corteccia cerebrale”.

Qui facciamo un passo indietro l’ontogenetica: l'evoluzione delle singole specie fino a quella umana si trova riproposta nella fase embrionale. Noi conosciamo nello sviluppo embrionale tre differenti foglietti da cui derivano tutti gli organi: l'endoderma (interno), il mesoderma (in mezzo), l'ectoderma (esterno). Ogni cellula dell'organismo ed ogni organo del corpo si può ricondurre per la sua formazione istologica ad uno di questi tre foglietti.

Eric Kandel, premio nobel per la medicina nel 2002, (umanista e successivamente medico e psicanalista), per comprendere meglio il comportamento dell’uomo, la sua mente e i suoi ragionamenti, ha avuto un’intuizione geniale. Come psicanalista si rese conto che la memoria è la colonna portante della vita mentale dell’uomo, come biologo ha intuito che dall’osservazione dei fenomeni in natura, in un contesto filogenetico, avrebbe potuto convergere la distanza che separa la neurofisiologia dalla psicologia.

La difficoltà insormontabile per tutti gli studiosi del “cervello dell’uomo” è sempre stata la complessità di questo organo del corpo, costituito da oltre cento miliardi di cellule, (utilizziamo solo per il 15% pare).

Ora vediamo che fece Kandel al fine di risalire all’origine e analizzare i meccanismi elementari del cervello cercò nel mondo biologico un essere organico più semplice con poche cellule trovandolo nella lumaca di mare Aplysia (ne aveva solo 20.000).

Meraviglia delle meraviglia toccando con degli elettrodi la coda della lumaca, si accorse che la lumaca non solo muoveva i muscoli e ricopriva l’unica branchia, attraverso la quale respirava, ma “costruiva” ogni volta una membrana di pelle nuova. La deduzione dello scienziato fu che la lumaca, se attaccata, reagiva con un aumento di funzione cellulare finalizzata alla costruzione di una membrana per proteggersi. Il suo studio però era mirato solo all’osservazione dei meccanismi della memoria e non si preoccupò all’epoca di verificare cosa succedeva nei meccanismi neuronali della lumaca se sottoposta a continue sollecitazioni con elettrodi in ordine alla costruzione della membrana che copriva la branchia.

Così Kandel concluse che a livello cellulare si verifica un rimodellamento dei neuroni. Le cellule del circuito nervoso stimolato producono dei messaggeri chimici, delle sostanze che raggiungono il nucleo e agiscono direttamente sul DNA.

Il rilievo più eclatante però fu che i neuroni del circuito non solo diventano più recettivi, ma aumentano di numero. Siamo di fronte ad un aumento di cellule e quindi di funzione, dovuto a delle sinapsi tra neuroni, determinate da un evento esterno. Questo processo diventa tanto più stabile e aumenta in crescita, quanto più si ripete nel tempo questo messaggio esterno. Immaginate a quanti milioni di anni la terra ha avuto bisogno per partorire l’uomo?

L’esperimento di Kandel fu poi ripetuto su modelli più complessi, tipo quello dei topi, e i risultati furono confermati. Le osservazioni di questo scienziato portano dunque alla scoperta che le connessioni interneuronali del sistema nervoso di un essere vivente vengono modificate in modo preciso e prevedibile durante l’apprendimento.

E’ semplice arguire che noi siamo il prodotto della nostra storia - cervello antico ed evoluzione della specie (epigenetica) - e in questo modo viene avvalorata la ricerca di Kandel che ha dimostrato che un segnale di attacco ripetuto nel tempo determina un aumento di funzioni e di cellule, fino addirittura a costruire nuove cellule per realizzare una membrana di difesa della branchia.

Claudio Trupiano nel suo bellissimo libro “Grazie dottor Hamer” - Ed. Secondo Natura Edizione - tra l’altro scrive:

“Ad ulteriore conferma della corrispondenza delle due ricerche ritroviamo altre due assonanze importanti:

a) l’attacco inflitto all’improvviso alla lumaca Aplasia con degli elettrodi contiene le stesse caratteristiche del conflitto scoperto da Hamer: inaspettato, acuto e drammatico e vissuto solo da quell’essere organico.

b) mentre Kandel si è limitato ad osservare che, interrotto l’attacco con gli elettrostimolatori, la membrana di pelle che si formava sulla branchia della lumaca si riduceva, il dr. Hamer ha compreso tutti i processi di riduzione per caseificazione o per incapsulamento dell’aumento di massa cellulare, successivi alla risoluzione del conflitto di attacco.

Ribadiamo: quanto sopra rappresenta però solo una minima parte del lavoro del dr. Hamer, che, se sviluppata a livello così riduttivo, ha consentito al prof. Kandel di essere insignito di un Nobel, c’è da auspicare al dr. Hamer il riconoscimento dei prossimi dieci Nobel per la Medicina e la Biologia.

Infatti con la stessa metodica, ma con il supporto della scientificità biologica e delle connessioni tra i foglietti embrionali e la filogenesi evolutiva dell’essere umano, il dr. Hamer ha dimostrato tutta la fisiologia patologica del corpo umano, con un processo analogo per gli organi diretti dal tronco cerebrale e con un processo inverso per quelli diretti dal midollo e dalla corteccia cerebrale.

Ovviamente anche le implicazioni delle due scoperte variano nella loro portata, perché mentre per il prof. Kandel ci si è limitati ad osservare il fenomeno della memoria a breve e a lungo termine, senza dare peso alla formazione della nuova membrana sulla branchia del mollusco, per le scoperte del dr. Hamer le implicazioni sono evidentemente di una portata troppo vasta, sino a demolire tutta l’impalcatura della patologia medica.

E, come la storia insegna nei suoi corsi e ricorsi, forse questo è troppo!”

(brano liberamente tratto da “Grazie dottor Hamer” di Claudio Trupiano.

Oggi la medicina la stessa psicologia dovrebbe fare un salto di unificazione. In parte attraverso la PNEI emozioni – cervello – organo , la biologia totale, la stessa neuro scienza con la scoperta dei neuroni a specchio, l’epigenetica con le ultime scoperte nel campo della biologia di Bruce Lipton e Tian Xu (Nature Gennaio 2010) come pure le ultime ricerche dell’Università di Udine sull’effetto placebo e la memoria biologica, confermerebbe sempre più un approccio integrato delle medicine, aprendo la strada allo straordinario percorso di rivalutazione dell’individuo e della sua componente umana la “psiche” (l’unificazione tra: coscienza, anima e corpo) avendo co-scienza che una cosa sono i conflitti psicologici (controllati dalla mente) ed un’altra i conflitti biologici (che sono al di fuori di questo controllo) perché appartengono alla “memoria evolutiva biologica del nostro corpo” e dei suoi tessuti.

Cosa significa questa cosa? Ma è evidente che i geni propongono, ma è l’ambiente (emozionale) che dispone ed da qui che si può aprire un’affascinante capitolo della nuova frontiera della medicina (epigenetica e conflitti biologici).

Fatta questa premessa mi sembra necessario (in questo senso) fare una riflessione sulle ricerche che negli ultimi anni sono stati fatti dalla Francine Shapiro (EMDR Desensibilizzazione e riabilitazione attraverso i movimenti oculari) e dai suoi collaboratori a mia opinione sono riduttive del perché i movimenti oculari possono aiutare a rimuovere i traumi.

Le ricerche andrebbero integrate sia dal punto di vista della semplice osservazione dei casi trattati, ma anche dai nuovi approcci dei conflitti biologici. Credo che attraverso queste nuove conoscenze si possono riscrivere non solo le nostre memorie “recenti” ma anche i conflitti biologici rappresentati dalle memorie più antiche dei tessuti e quindi la stessa biologia del nostro corpo e le stesse malattie.

Perché come Clown “dottore” scrivo di queste cose? Beh più che clown dottore mi piace definirmi “uomo di medicina” come sostiene Manitonquant (nativo d’america) a cui abbiamo ispirato la nostra comunità di clown scemani & sognatori pratici (Ritorno alla Creazione), un uomo che cerca di prendersi cura di sé.

Si a me a noi clown piace sognare e pensare - come sostiene Pach Adams (richiamato anche nel libro di Claudio Trupiano) - che:…. “la salute si basa sulla felicità”…nella primaria preoccupazione a cui tende : l’individuo e la sua paura”…..” quando Pach Adams sostiene che non è la risata la migliore medicina, (anche se con essa si produco sostanze endogene tese a migliorare la stessa azione terapeutica) ma l’amicizia, l’empatia, che lega il clown al paziente con il sorriso, rinnova la validità del fondamentale bisogno di un paziente, come di ogni essere umano, di non essere lasciato solo: esattamente ciò che Hamer definisce: “lo stato di profugo”…..attraverso il clown (cavallo di Troia) usciranno i clowns (necessari) a conquistare e a dimostrare la valenza dell’individuo nella sua interezza: psiche-organo. Una volta risolto o attenuato lo stato di panico e di paura, l’ulteriore intervento dovrà essere affidato …a medici e terapeutici con le mani calde….. L’incontro con il paziente diventa cosi un incontro tra due persone che collaborano , ciascuno con un suo compito . Un incontro di grande umanità, un valore spesso non considerato da molti medici oggi.” (tratto da “Grazie dottor Hamer” pag 337 -338)

"Caenorhabtitis elegans" è il nome di un verme di un millimetro. Il Biologo R. Horvitiz si interessò a "lui" per capire quando era triste e quando era felice. "Lui" (il verme) si sentiva veramente felice solo dopo aver mangiato. "Il verme" pare che abbia le caratteristiche cellulari primordiali a base di tutta la vita sulla terra: il boccone, l’ingestione, la digestione, l’espulsione, la rilassatezza....io ci aggiungo l'ultimo l'amore, per evitare ogni conflitto.

Ops. dimenticavo che c'entrano i conflitti D'AMORE della lumaca Aplysia con questa cosa dei conflitti biologici?

Beh pare anche dalle ricerche fatte da Kandel la capacita della memoria di coinvolgere modificazioni a livello delle sinapsi, e quindi realizzare nuovi seganvie e siti di contatto dove la comunicazione nervosa passa da un neurone a quello successivo, non sia quella a breve termine e questa modificazione e' di tipo funzionale, e pare che non restino visibili neppure al microscopio: insomma consiste in cambiamento sterico di proteine implicate nel trasferimento dell'informazione. Per sua natura tale cambiamento e' effimero, ma invece nella memoria permanente che un emozione come l'amore può dare si ad un cambiamento di forma dei rami piu' fini dell'arborizzazione del neurone. Questo rimaneggiamento cellulare puo' essere visibile al microscopio ed e' duraturo.

"E' una complessa operazione molecolare che richiede l'intervento del Dna che dirige la costruzione di nuove strutture e l'eliminazione di quelle che non servono, proprio come capita durante lo sviluppo del cervello. Insomma possiamo iniziare a comprendere come l'ambiente esterno, che possiamo creare, interagisca con l'individuo; come il tempo passato entra a far parte di noi e contribuisce a far si' che ciascuno di noi diventi un individuo unico e irripetibile. Il mondo esterno non fa altro che continuare in maniera sottile e raffinata, e quasi con le stesse modalita' molecolari, quell'opera di formazione, di rimaneggiamento del cervello iniziatasi nel periodo fetale della nostra esistenza."

(brano tratto da 06.03.1996 TUTTO SCIENZE di Pier Giorgio Montarolo Universita' di Torino)

E, pensare che basterebbe così poco per rendere felici e prendersi cura di un sacco di "abitanti" della terra, con tanti e duraturi attimi d'amore!

a cura di Nanos


Bibliografia e Fonti:

- Ritorno alla Creazione di Manitonquant;

- Dialogo tra i geni di Ernest Lawerence Rossi

- Grazie Dottor Hamer di Claudio Trupiano;

- EMDR.... di Francine Shapiro;

- Il cervello Antico ... http://italiasalute.leonardo.it/ ;

- Biologia delle Credenze di Bruce Lipton ;

- Intelligenza emotiva e cervello emotivo:

punti di convergenza e implicazioni per la psicoanalisi

di Graeme Taylor, James D.A. Parker, R. Michael Bagby;

- L'intelligenza emotiva di Daniel Goleman;

- Il cervello emotivo (Le Doux 1996) è il sistema dell’elaborazione emozionale che opera indipendentemente ed al di fuori dell’esperienza cosciente ;

- Logoterapia e Analisi esistenziale di V. Frankl;

- Tian XU

http://translate.google.it/translate?hl=it&sl=en&u=http%3A%2F%2Finfo.med.yale.edu%2Fgenetics%2Fxu%2F&ei=QWofTeygB47wsgbNlaTjDA&sa=X&oi=translate&ct=result&resnum=1&ved=0CCEQ7gEwAA&prev=%2Fsearch%3Fq%3Dtian%2Bxu%26hl%3Dit%26biw%3D999%26bih%3D561%26rlz%3D1R2GPEA_it%26prmd%3Divns

- I Movimenti Oculari e l'antica tradizione SUFI

http://tradizionesacra.blog.tiscali.it/2009/01/06/esercizi_oculari_sufi_1_1958304-shtml/



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