lunedì 6 settembre 2010

ISCRIZIONI 2010/2011 SCUOLA MUSICOTERAPIA GESUALDO (AV)

La Scuola Triennale di Musicoterapia “Carlo Gesualdo” Gesualdo (Av) è lieta di comunicare l’apertura delle selezioni per l’ammissione al corso per l’anno accademico 2010/2011.

Requisiti di accesso: Diploma di scuola media superiore, Diploma di Conservatorio o Compimento medio di uno strumento musicale, Laurea in discipline medico/psicologiche o sociologiche.


Inoltre costituisce requisito di accesso l’operare già in strutture tecnico/riabilitative e socio-sanitarie nonché in contesti di relazione d’aiuto (medici, psicologi, insegnanti, educatori ecc ). Per concorrere è necessario inviare una breve domanda di ammissione con i propri dati anagrafici ed allegare un curriculum vitae.
Per ulteriori informazioni chiamare il Comune di Gesualdo o chiamare il 347.7419809 oppure scrivere al seguente indirizzo mail: sabatino.miranda@libero.it

http://istitutogesualdiano.it/public/?p=3,3



Anche quest'anno, dopo l'esperienza del Raduno 2009 di Flumeri (AV), abbiamo avuto il piacere di partecipare come clown nel nostro 1° Incontro Comunitario RNCD a San Lorenzello (BN) dal 2 al 5 settembre 2010 ai laboratori di musicoterapia che ci ha proposto la Scuola di Gesualdo "curati" dal suo immaginifico Direttore Sabatino Miranda e dello splendido Prof. Fausto Russo (psicoterapueta).



Con la loro scuola spero che presto possa nascere una proficua collaborazione per realizzare un "PERCORSO INIZIATICO INTEGRATO" dei due approcci "comico terapia e musicoterapia" che credo abbiano in comune gli stessi "strumenti":


CORPO;

VOCE;

EMOTIVITA';

RITMO;

ASCOLTO;

ARMONIA;

ENERGIA;

DISCIPLINA (della serenità);

IMMAGINAZIONE;

...insomma l'ARTE & la SCIENZA i due elementi a base di tutte le medicine.

Ciò per realizzare il sogno della nostra nuova "SQUOLA DI CLOWN Dottori e Sociali"

Nel frattempo vi invito ad acquistare e leggere questo bellissimo
volume

"La Medicina dei Suoni. L'esperienza sonoro-relazionale come cura del sè"
(Perilli - Russo)

Vittorino Andreoli(*) scrive di questo libro:

"..Considerata la musica come linguaggio, espressivo e comunicativo, ne deriva anche il suo intrinseco significato terapeutico..Non vi è dubbio che esista uno stretto rapporto tra percezione dei suoni, dei ritmi e affettività, con modificazione degli stati d'animo e del comportamento;
non si sono condotte tuttavia ricerche che permettano di stabilire un preciso protocollo, tale da garantire un'utile indicazione e la previsione di effetti terapeutici. Il problema è quello di lavorare su un terreno di sicuro interesse clinico, cercando di controllare il più possibile le dinamiche attraverso cui la musica agisce..Occore insomma studiare questa materia utilizzando tutti i paradigmi di una psichiatria che dispone di metodologie comunque da rispettare. Non si tratterà, in ogni caso, di criteri definitivi, come del resto è proprio di ogni disciplina che si fondi sull'osservazione, sulla sperimentazione e debba tener conto di molti fattori. Il volume a cura di Gabriella G. Perilli e Fausto Russo: "La medicina dei suoni, L'esperienza sonoro-relazionale come cura del sè" è certamente un contributo che si colloca in questa direzione e merita, pertanto, non solo la lettura, ma un'attenta valutazione da parte di tutti coloro che sono inseriti all'interno di un processo terapeutico rivolto alla sofferenza e al disagio psicologico."

(*) Vittorino Andreoli - direttore del Dipartimento di Psichiatria di Verona - Soave)

L’azione ludico/creativo che ci dovremmo proprorre di costruire in questa sinergia è "l'armonia". In sostanza riceve la sua energia propulsiva nel momento in cui si tocca il caos. La stessa esperienza del laboratorio di musicoterapia di questi giorni anche rispetto alla prima dell'anno scoros mi ha fatto comprendere che ciò risulta costituito dall’incontro con l’altro sullo stesso piano d’azione: il concerto musicale della speranza e della processione d'amore. In questo senso l'intezione è quella di realizzare "una nuova strategia d'amore".

Credo che occorra adesso ritrovare, sperimentare, che il “figlio”, la “madre”, il "padre" sono uniti nella creazione. L'attuale modello di società, nel suo sviluppo ha sminuzzato questa unità, perdendo di vista l’insieme originario e la consapevolezza che lo spirito si educa per mezzo della creatività e dell'armonia musicale.

Per questo il lavoro del nostro “Cerchio della Comunità di Clown & Sognatori Pratici” dovrà essere arricchita con proposte di performance ludiche collettive, come le performance musicali polifoniche e poliritmiche, improntate su ritmi , la stessa antica tradizione dei tamburi dei nativi d'America fatta nei cerchi.


Don Juan Castaneda nel suo libro "L'Isola del Tonal" scrive: "Non riuscirete a calmarvi muovendo così la testa in su e in giù, vi farete solo venire mal di testa. Il segreto non è nello scuotere la testa, ma nelle sensazioni che arrivano agli occhi dalla zona sotto lo stomaco..".


E, cosi il personale e il collettivo faranno all'amore, come il segno dell'infinito indica e che i Greci chiamarono Eros.


IL NOSTRO CORPO E' FATTO DAL 70% DI ACQUA E DAL 30% DI "MATERIA". OGGI SAPPIAMO CHE CIO ' CHE DEFINIAMO "MATERIA" E' UN "VUOTO". L'UNICA COSA CHE PUO' RIEMPIRE QUESTO "VUOTO" E' LO SPIRITO, L'ARMONIA E LA MUSICA DELL'UNIVERSO:



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