lunedì 15 febbraio 2010

Le FATE ..del Clown Grizabella


“Da sempre amo tutte le forme d’arte, in particolare quelle dove la creatività deve affermarsi lottando a tu per tu con la materia”.



Un’espressione questa, che potrebbe essere pronunciata da qualsiasi artista, se non fosse per il fatto che a pronunciarla è Anna Nuzzo - nostra amicissima Clown Dottofessa Grizabella - quando parla di sé e della sua attività. Donna semplice, dolce e riservata, accetta finalmente l’invito a svelare quella parte di “sogno ritrovato” di cui parlano le sue splendide Fate.

Perché se è vero che le Fate rappresentano simbolicamente il sogno, Clown Dottofessa Grizabella rappresenta simbolicamente le Fate. E tanto bene le rappresenta che vien quasi spontaneo rivolgersi a Lei come alla “Signora delle Fate” .


Ma perché nello sterminato universo simbolico, Clown Dottofessa Grizabella ha scelto di comunicare il suo essere nel mondo ricorrendo all’ancestrale simbolo della Fata? Molti ritengono che le Fate rappresentino il mondo fantastico, il mondo dei sogni, dei desideri, delle aspirazioni, dell’assoluto.
Eppure il termine "FATA" deriva dall’antico “faunoe o fatuoe “, e significa creatura selvatica , abitante nel mondo naturale; ma ha anche una derivazione latina: ” fatum “, cioè destino. Sicché la Fata starebbe a rappresentare, oltre che la natura incontaminata, anche il fato, il destino, il percorso che ognuno di noi compie nella vita in virtù di ciò che realizza tramite le sue azioni.

Così anche la “Signora delle Fate” ha realizzato il suo fato e circa otto anni fa, per gioco, per ispirazione o forse per caso, ha cominciato a creare bambole di stoffa, con tratti ricamati e teneri abitini. Poi la sua magica ispirazione – una volta in vita – ha cercato amici fidati con i quali percorrere le intricate strade del mondo; e tra i tanti ne ha scelti due, poco appariscenti ma di provata efficacia. Volontà e metodo.

Allora – da autodidatta – ha cominciato ad informarsi su libri e riviste finendo con l’apprendere le svariate tecniche che le avrebbero permesso, in seguito, di far progredire sempre più la sua arte. Col tempo ha imparato a padroneggiare le paste modellabili e la porcellana sintetica.

Oggi crea splendide Bambole e Fate OOAK ( One-Of-A-Kind), acronimo inglese utilizzato per indicare il “ pezzo unico”, cioè un manufatto realizzato senza l’ausilio di stampi.

Nessun commento: