PREMESSA
Si è perso il tempo delle carezze. E così le mani si confrontano sempre meno con il sentimento e l’amore che esse stesse sanno dare. Quello che si propaga attraverso le mani è meditazione, è stato di nuova consapevolezza, è grazia che ci serve per cogliere un fiore, è disegnare la vita con nuovi colori, è tirare le corde di un aquilone, è modellare un pezzo di creta, è creare le parole per chi non sente e non parla, è dirigere un concerto, ma la cosa forse più bella che le mani possono creare, insieme, è l'abbraccio. L'abbraccio fa parte dell'amore e dell'amicizia senza differenza d'importanza. L'abbraccio come opera d'arte. Mani sulla fronte per trattenere ricordi, mani sulla bocca per reprimere emozioni, mani intrecciate che sciolgono grovigli di pensieri, mani sulla guancia che asciugano lacrime di sfogo, mani tese in avanti che attendono un abbraccio, mani che si lavano della loro stessa ipocrisia, mani giunte per pregare. Mani che cercano le mie mani, mani che guariscono il dolore. Mani che sanno far male, mani che sfiorano il suo viso, mani che esplorano il suo corpo, mani di chi le mani le usa da una vita e che attraverso le mani mostra i segni del suo passato e perché no anche del suo presente.
MOTIVAZIONI
La scelta di questo tema, credo, sia già stata ben spiegata nella parte precedente. Nella mia vita le mani, o meglio quello che le mani sono in grado di trasmettere, in maniera particolare rispetto alle altre parti del corpo, hanno rappresentato e rappresentano tutt’ora una parte vitale del mio vivere quotidiano e che in ogni modo cerco di ottenere dalle persone con cui sono portato ad approcciarmi. E’ per questo che ho deciso di rappresentarle attraverso la fotografia, uno dei mezzi artistici che di più apprezzo in assoluto, che ha a mio modo di vedere la capacità di immortalare l’attimo esatto in cui quest’energia o “semplicemente” quest’emozione si trasmette. Senza contare che numerosi fotografi conosciuti hanno scelto questo soggetto come tema per i loro lavori fotografici, essendo all’occhio di tutti in qualche modo fotogenico e immensamente comunicativo.
I° Multimediale – Accademia delle Belle Arti - Urbino 01/12/2010
Andrea Maddaloni
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