Sessantacinque anni fa,
il 27 gennaio 1945,
venivano aperti
venivano aperti
i cancelli di Auschwitz.
“Se il cielo fosse di carta
e tutti i mari del mondo inchiostro,
non potrei descrivervi tutte le mie sofferenze
e tutto ciò che vedo attorno a me”
(di Chaim, ebreo polacco, ucciso nel campo di Putzkow, a 14 anni)
e tutti i mari del mondo inchiostro,
non potrei descrivervi tutte le mie sofferenze
e tutto ciò che vedo attorno a me”
(di Chaim, ebreo polacco, ucciso nel campo di Putzkow, a 14 anni)
"Ma cosa credete, che non veda il filo spinato, non veda i forni , non vedo il dominio della morte, si, ma vedo anche uno spicchio di cielo, e questo spicchio di cielo ce l'ho nel cuore, e in questo spicchio di cielo che ho nel cuore io vedo libertà e bellezza. Non ci credete? Invece è cosi!" (Dal Diario di Etty Hillesum, Auschwitz 1941/1943)
Registrando e riflettendo incessantemente su tutto questo, la stessa Etty Hillesum è spesso presa da una preoccupazione primaria (come tanti altri ebrei): non farsi trascinare dall'odio e continuare ad amare la vita.
"Se anche non rimanesse che un solo tedesco decente quest'unico tedesco meriterebbe di essere difeso...e grazie a lui non si avrebbe diritto di riversare il proprio odio su un popolo intero" (15 marzo 1941).
"Se anche non rimanesse che un solo tedesco decente quest'unico tedesco meriterebbe di essere difeso...e grazie a lui non si avrebbe diritto di riversare il proprio odio su un popolo intero" (15 marzo 1941).
Etty Hellisum - muore ad Auschwizt, nel 1943.
Nel 2006 visitai per la seconda volta il campo di Dachau (un paesino a circa 20 km da Monaco di Baviera), e scrissi ....
Shoa in bianco e nero
Quel giorno a Dachau faceva freddo. Le immagini che scattavo rivedendole oggi mi mettono in forte imbarazzo, mi sono portato a casa, la realtà di quello che è successo ed un mio ricordo di famiglia......
(per continuare a leggere)
http://www.girodivite.it/Shoa-in-bianco-e-nero.html
"C’è un uomo che guarda un altro uomo che sulla spiaggia si alza, si china e si rialza. Gli chiede: “Scusi, ma lei che cosa fa?” Quello risponde: “Vede, ogni volta che c’è la bassa marea anche le stelle marine rimangono all’asciutto: io le prendo e le riporto in mare, in modo che non muoiano”. E l’altro: “Ma lei è pazzo, non riuscirà a mai a salvarle tutte”. “Sì, lei ha ragione, però vede, per questa stella marina una differenza c’è”.
(Il Raccoglitore di Stelle Marine)
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