Si dice che la prima volta non si scorda mai. Non sto parlando di "quella" prima volta ma di un'altra, che è una "prima volta" lo stesso. Si tratta di quella sera in cui mi sono buttata.
Il loro era un vero naso rosso e tondo perchè avevano già fatto esperienze. Sopratutto erano loro veri clown perchè avevano già finito il corso di clown. Avevano anche un nome. E anche un vestito specifico per il loro personale clown.
Io ero un mezzo clown. Solo metà corso. Niente naso rosso vero e tondo, niente vestito, niente nome.
Però... mamma mia, che bello!!! Anche senza queste cose sulla linea che sta tra il "prima" e il "dopo" mi sono sentita così tanto me stessa!!
Si proprio lanciata a tuffo (che ora mentre scrivo al mio pc e bevo un sorso di tisana posso dire) incoscientemente.
Ricordo che c'è stato un "prima" fatto di rossetto sul naso per farlo diventare rosso, di colore sulle guance per renderle un po' buffe, di togliersi le scarpe per sentirmi ed essere più libera e di tante vicendevoli rassicurazioni da parte dei miei due compagni. Però ecco, i miei due compagni il naso rosso lo avevo vero.
Il loro era un vero naso rosso e tondo perchè avevano già fatto esperienze. Sopratutto erano loro veri clown perchè avevano già finito il corso di clown. Avevano anche un nome. E anche un vestito specifico per il loro personale clown.
Io ero un mezzo clown. Solo metà corso. Niente naso rosso vero e tondo, niente vestito, niente nome.
Però... mamma mia, che bello!!! Anche senza queste cose sulla linea che sta tra il "prima" e il "dopo" mi sono sentita così tanto me stessa!!
Appena un cm oltre la linea del prima e del dopo, ovvero la linea segnata dall'occhio della prima persona che ti vede, il cuore mi ha cominciato a battere forte forte forte forte.
La testa era completamente vuota, tremavo e non riuscivo nemmeno a pensare a cosa avrei potuto fare.
Infatti è stato il trionfo del "qui" e "ora"!
Senza nemmeno accorgermene mi sono ritrovata nel flusso creato dalle persone, tra i tavoli, tra i bicchieri, tra gli occhi, tra i sorrisi, tra la curiosità, tra le aspettative e tra la gratitudine di coloro che hanno apprezzato la nostra silenziosa prova che abbiamo donato.
Questo flusso di dare e avere vicendevole mi sembrava sospeso nel tempo. Forse per l'emozione, forse per inesperienza, forse per la fusione con gli altri io non riuscivo a percepire il tempo durante durante la nostra esibizione.
Mi sono resa conto solo dopo, quando ero ormai con le mani sotto l'acqua, e il fazzoletto di carta che mi strofinavo sul viso era diventato a macchie rosse, che il tutto era durato veramente pochissimo.
Forse quasi un breve poetico quarto d' ora.
Io non so se la ricorderò sempre questa "prima volta" ma mi pare di intuire che ogni volta, davanti ad una persona nuova che ti osserva sarà sempre un po' una prima...
E, già "io sono" Giorgia De Filippis, la prima a sinistra nelle foto.... (Nanos ma che scrivi? A destra, destra....)
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