Egoisticamente penso al mio, di dolore. L'entrata nel campo, in lontananza due biciclettine vicino a una tenda. Una è delle winx, come quella di mia figlia. Mi sembra veramente di piegarmi in due.
Da una tenda esce un anziano, lo vedo curvo di spalle, si appoggia al bastone. No, mi dico, veramente forse è meglio che me ne vado subito, io non ci riesco. Io lì ho visto mio padre, ma lui non c'è più.Sembrava irreale, tutto assurdamente irreale, tutto nella mia testa, fino a quando non è scoppiata la bolla e ci siamo scambiati due parole con il capo campo e due volontari.
Non si sa quale asilo partirà a settembre. Non si sa delle elementari e delle medie. Si sentono presi in giro, venduti a qualche tv per aumentare l'audience e per farsi pubblicità. Sono molto critici, espongono fatti circostanziati e situazioni dettagliate.
E, poi Nanos..."ma come non c'è manco la piscina, e che villaggio tenda è? Ma come stiamo a Civita di Bagno e non c'è possibilità di farsi il bagno? Lo sapevo! Ne dobbiamo costruire una! Meno male che mi so portato le pinne ed il salvagente. ....
La Protezione Civile ci dà il planning dei nostri interventi nei vari campi (oltre al nostro, altri quattro).
Ogni campo ha una situazione particolare, che dipende dalla grandezza, dall'età delle persone che ci sono, dalla situazione delle case, da eventuali lutti che lo hanno segnato, dalla presenza o meno e dall'integrazione di persone di altre nazionalità, in prevalenza rumeni e ucraini.
In uno di questi campi, la sera, abbiamo fatto uno spettacolo di magia, coinvolgendo le persone, facendole travestire con parrucche, abiti innominabili, ecc. C'era molta disponibilità a partecipare, c'era voglia di ridere, di trascorrere un pò di tempo alla maniera dei clown, cioè bassa bassa, semplice, anche stupida, poco ricercata, molto carnale, a tratti equivoca, sempre ammiccante, spensierata, bambinesca. CLOWNESCA.
Poi ci mettiamo in cerchio per fare il gioco del giramento di palle. Ilarità assoluta, ma qualcuno ci dice, serio, che lì le palle già girano che è una bellezza!
Due signore un pò avanti con l'età si skiattano dalle risate, perdono il conto delle palle, si impicciano. Chiedo loro, cercando di attingere alla mia faccia più seria, da quanto tempo non maneggiano le palle per essere così imbranate.
Quando ce ne andiamo tutti ci stringono in abbracci gioiosi. Non so con quante benedizioni ci hanno salutato. Mi chiedo perchè. Abbiamo ricevuto ovunque molto di più di quello che abbiamo dato.
Da un pò di giorni Nanos ama citare frasi quotidiane che diceva il padre, buonanima, e inizia così: "Mio padre, che faceva l'autista, diceva sempre: saluta i bambini con un bacio prima di andare a dormire".Lui questa cosa l'ha presa in parola, e ogni sera nella tenda si buttava addosso a ogni clown (sembravamo tutti suoi figli dato il dislivello di età) per darci il bacio della buonanotte, dopo averci fissato lungamente, uno ad uno, in piedi, con maglia gialla e mutanda nera. Poi si lasciava cadere sul letto, si anestetizzava con la sua ultima scoreggia, e si addormentava.
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