giovedì 23 giugno 2011

SI FA CHIAMARE MERCUZIO….e dice di essere un angelo.

Vi ho lasciato teneramente e dolcemente dormire te e la Edda sgombrandovi la strada dai brutti e freddi pensieri e predisporvi per sogni colorati e leggeri come le nuvole di primavera e….tu clown-bambino hai voluto raccontarli a tutti e hai parlato anche di me di quello che potevi umanamente immaginare di me.

Tu non potevi vedere ad esempio il mio incontro sulle spiaggia di Acciaroli con un mio assistito da lungo tempo .Un ormai non più giovane poeta e cantautore che mi racconta spesso ha cantato di te , “donne cannone” e umanità varia di sognatori anche non pratici……di angeli che girano senza spada e un cuore pieno di ricordi e fantasie. Di clowns con nella faccia un principio di tristezza a consolare le prime rughe dell’anima e di altre indaffarate tra sogno , piatti da lavare, camice da stirare e figli da custodire….

Mi ha detto che ti aveva appena lasciato libero nel sogno e che ti aveva visto leggero e libero volare in un quadro dell’angelo che si fa chiamare Chagal mentre cercavi di allontanare le nuvole nere lanciando nell’aria sorrisi di aquiloni colorati e …ballare come una baccante invasata dal dio Dioniso a gara con gabbiani e saraghi volanti. Ti teneva d’occhio e d’orecchio mentre ti distraevi attirato dal canto amoroso delle sirene e dalle parole fangose delle girine…..e parlavi infervorato del sogno, dei colori ,della luce del sole e del mare…..

Mi ha raccontato di te ….uomo di passaggio che insiste a volare alto nel cielo nuvoloso e nero di Napoli in cerca della tua Partenope del cuore, geloso della tua libera e dolce curiosità, incurante del tempo che passa disegnando spirali come il volo dei gabbiani senza compassi e squadre e ritornare eterno come le rondini a fuggire i freddi dei gelidi inverni degli uomini e dell’anima.

Mi ha raccontato quanta fatica ha fatto a insegnarti a ridere e non solo sorridere come sanno fare gli uomini oggi ma sopratutto a non piangere come non sanno e non possono fare solo gli angeli. Ti ha consigliato di preservare gli occhi dalle fuliggini e le orecchie dai rumori e dagli inciampi di una ragione troppo possessiva ,prescrittiva ed autoritaria.

Vi volavamo intorno leggeri ,silenziosi ed invisibili con alle spalle un tiepido tramonto napoletano accompagnato dai zeffiri sereni. Nel frattempo ci ha raggiunto per vie traverse e opposte un bel gruppetto di personaggi ben assortiti e impegnati in discorsi oscuri ma leggeri : due vecchi proto-filosofi Parmenide e Zenone e un giovane poeta-cantore siciliano in perenne ricerca di un centro di gravità permanente …stufo di stare in una trincea di lusso a Lentini o ad Velia ,la vecchia Elea a costruire scuole di pensiero da espandere in tutto il mondo greco occidentale e a curare lo sviluppo delle scienze mediche e matematiche.

I due vecchi sapienti accalorati raccontavano al giovane e attento ascoltatore di come a fatica dotarono la città di “buone leggi” grazie alle quali gli Eleati riuscirono a contrastare gli attacchi della vicina e turistica Poseidonia….(Paestum)…. E dicevano di venire direttamente dal nostro padrone e signore con il compito pedagogico di contaminare i tuoi sogni perché si dimenavano come anime malnate tra fredde leggi,codicilli,statuti e che stavi rischiando molto in leggerezza ,rapidità,esattezza ,visibilità e molteplicità che pure un altro angelo ti aveva no da molto raccomandate come statuto dell’anima per il nuovo millennio che avete appena cominciato..E mi hanno detto di prendersi sopratutto “cura” di te.

Di insegnarti a proteggerti dalle paure dell’ipocondria e dalle tristezze della solitudine..dai turbamenti che incontrerai per la tua via,dalle ingiustizie,dagli inganni e dai poteri, dai fallimenti che per tua natura attirerai, dai dolori a dagli sbalzi di umore e di amore ,dalle incomprensioni delle umane malie ,dalle ossessioni e dalle umane manie, dalle dolci e insidiose malinconie, dalla voglia e abbaglio di superare con il pensiero le correnti gravitazionali e le maree del cuore, ad ascoltare il racconto di un altro angelo che vi spiega la quadratura del cerchio nei “cerchi caldi” delle passioni addomesticate e dei sentimenti freddi,umani troppo umani, di volare sopra gli spazi e la luce che non fanno invecchiare, a guarire tutte le malattie come esseri speciali con la semplice e difficile “cura di sé”.

Mi dicevano che volevano addirittura insegnarti col pensiero ad esser più leggero e veloce delle aquile per attraversare il mare e saper ritornare come le rondini nel silenzio e la pazienza per percorrere con gli uomini le vie che portano all’Essenza, dove i profumi d’amore inebriano le menti, i cuori ed i corpi per affrontare anche le bonacce d’agosto e gli zeffiri ruffiani che pretendono di saper calmare e frenare i sensi. Ti insegneranno a conoscere le leggi del mondo , a rispettare gli “archè” naturali …acqua ,terra,aria e fuoco …che fanno il mondo in un indicibile gioco di luci riflesse e…le trame del canto e della poesia, e i passi armoniosi di danza……insomma ad essere uomo tra gli uomini e basta…….

Mentre tra di noi parlavamo di tutto questo un po’ animatamente ….. vi siete svegliati e vi abbiamo visto e sentito parlare di macchina, di tempo ,di cena e viaggio di ritorno in compagnia un certo umano Mauro che tra di voi si spaccia per essere un angelo e si fa chiamare ….Mercuzio…….

che, ormai riesce a parlare solo ai clowns, ai poeti ed ai filosofi.

(di Mauro Olando - Presidente Onorario Comunità RNCD)

LETTERA SULLA FELICITA' A MENECEO (Epicuro)

http://www.liberliber.it/biblioteca/e/epicurus/lettera_sulla_felicita_a_meneceo/html/lettera_.htm

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